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le classi del Comune di Milano

2a - Elementare via Bussero - 20 aprile 2005

Ci rincontriamo davanti alla cascina e ci incamminiamo verso il bosco.

Prima di entrare proviamo a stare in silenzio: gli uccelli cinguettano intorno a noi, e proveremo a tener bassa la voce per non spaventarli.

Dalla scorsa volta il bosco è cambiato, è più verde.

Oggi torneremo al luogo che avevate identificato la scorsa volta, ma prima giocheremo con i luoghi delle altre classi, cercando di scoprire il nome dato con un indovinello nascosto in un contenitore sottoterra: eggià, bisognerà scavare.

Prima di partire decidiamo che questo gioco sarà accompagnato dalla scoperta degli alberi e delle loro foglie.

Il punto di partenza è un bellissimo biancospino fiorito.

Da qui ci spostiamo alla ricerca di alberi con un particolare segno giallo, il segno che ci indicherà i luoghi dove fermarci.

Il primo punto è un frassino, scopriamo che ha le foglie composte, e che sul suo tronco ci sono come degli occhi.

Scava scava ecco l'indovinello:

 

Con il mio ramo incurvato formo un arco ampio e avvolgente; di mille colori. Mi hai immaginato come un ……… di mille colori, in un cielo tempestoso.

Arcobaleno (Frassino )

 

Seguiamo il sentiero e arriviamo a due alberi particolari: il pioppo bianco ed il pioppo nero, di cui vi riesco anche a trovare le foglie.

Sotto il pioppo nero c'è da cercare!

 

Sotto le mie foglie e i miei rami si dan da fare 1000 api di un ….

Alveare (Pioppo)

 

La soluzione ci spinge ad osservare meglio: è proprio vero, sotto il nido artificiale si vede ancora la traccia dell'alveare.

Andando avanti siamo attirati da una pianta con piccole foglie rosse: è una giovane quercia rossa, per l'appunto. Le sue foglie sono rosse quando nascono, e quando in autunno si colorano.

Un nuovo luogo in cui scavare: stavolta la pianta si chiama scotano, ma nessuno aveva mai sentito questo nome. E strana perché sui rami è come se avesse una barba bianca.

Barba e cappello, per questo alberello, non cadono mai! Ma ho perso una O! l'hai trovata tu? Mi chiamo….

Barbutin (Scotano)

 

Ci facciamo avanti tra erba alta e rigogliosa, fino ad arrivare in una radura di funghi,

e poi ancora ad un albero completamente ricoperto d'edera: anche l'edera ha la sua importanza, e si può considerare un albero, anche se ha bisogno del tronco degli altri per salire in altezza.

L'albero coperto è un olmo.

Qui è più diffcile scavare, e l'indovinello non si trova. Lo leggo io.

 

Magico questo luogo è, forse grazie al verde che c'è. Il mio nome è….

Magico verde (Olmo)

 

Bravi, avete indovinato tutte le risposte!

Prima di andare cerchiamo il vostro luogo: Pontespino.

E' cambiato dall'ultima volta, l'erba è cresciuta, non ci sono più i funghi pelosi. Scopriamo che sono presenti dei cespugli molto grandi, che si possono confondere con un albero: i sambuchi.

Io ho portato le parole che vi erano venute in mente, e in più aggiungiamo quelle degli alberi conosciuti oggi.

Con queste parole cerchiamo di comporre una frase, o una storia, aggiungendone via via senza cambiare il loro ordine una volta appoggiate a terra.

Ecco la storia che avete inventato:

C'era una volta in un bosco del Parco Nord un luogo chiamato Pontespino, dove cresceva il sambuco, e vicino al sambuco viveva anche un olmo, ricoperto dall'edera. Un giorno una stella cadde su un pioppo bianco del bosco e ricoprì di mille colori quel luogo speciale. Lo scotano che viveva poco lontano, con le sue forme da palla di neve, chiese all'amica quercia rossa di chiamare la stella perchè colorasse di rosso le erbacce, i funghi pelosi e i frutti di ontano che aveva intorno. La stella però confuse i colori, fracendo diventare il pioppo nero ed il ramo arquato del frassino un arcobaleno. Da quel giorno il bosco è speciale per tutti i bambini.

Leggerete questa storia su queste pagine, e chissà, forse la illustrerete?

Arrivederci!