Il sito del Parco Nord Milano

.: Torna alla home page :.

.: Mappa del sito :.

le classi del Comune di Milano

3d - Elementare via Cesari - 2 febbraio 2005

Vengo nella vostra classe e ci presentiamo. Oggi esploreremo un pezzo di Parco Nord presso la vostra scuola.

Usciamo subito e varcata una sbarra verde ci sentiamo dentro il Parco. Troviamo un posto dove fermarci e mi mostrate due cartelloni. Partendo dalla parola Parco avete scritto le parole che il Parco Nord vi faceva venire in mente.

Ecco la mappa realizzata in classe:


Questo è l'elenco delle parole presenti nella mappa:

Vegetazione, cascina, bocce, campigioco, curare, boschetti, ecologia, grandezza, ambiente, scuola, giochi, fontana, odori, botanica, muschio, percorsi, picnic, natura, laghetti.

Sul secondo cartellone le avete riordinate secondo quattro raggruppamenti: elementi artificiali, gioco, elementi naturali, natura.

Scopro che siete tutti "diplomati " giornalisti, e che amate raccontare delle storie. Come giornalisti il primo incarico è di scoprire se le parole immaginate sono realmente presenti e se ce ne sono anche altre.

Aiutati nel nostro percorso da una mappa iniziamo l'avventura. Vi racconto la storia di questo Parco, che prima era solo campagna con campi coltivati e qua e là alberi da frutta.

Il primo luogo che osserviamo sono gli orti, e vi colpisce il luogo dove si raccolgono gli scarti vegetali per realizzare il compost. Gli orti potrebbero raccontare la storia di chi li cura.

Notiamo lungo i viali che gli alberelli sono stati piantati in fila, e che i loro tronchi sono sottili.

Un boschetto attira la vostra attenzione: ci sono gli alberi con i sei "elicottero", cioè i semi dell'acero. Scoprite che probabilmente era un vivaio, e gli alberi che allora dovevano essere sottili ora sono cresciuti. Vi colpisce molto anche la "discarica dei camion" alle spalle del boschetto: non c'entra nulla con la natura!

Più avanti osserviamo un ciliegio, che ha l'aria di essere qui da un po' di anni: chissà cosa potrebbe raccontare!

Invece ad una giovane quercia vorreste chiedere perché non perde le foglie.

Passiamo vicino ad un grande albero: il suo tronco ricorda la pelliccia di un ghepardo, o una giraffa!

E' un platano, e quelli tondi che trovate sono i suoi frutti.

Ora vi racconto io una storia: quella dei contadini che per far germogliare i loro semi avevano bisogno dell'acqua: qualcuno ipotizza che scavarono una galleria che portasse l'acqua fin qui. Ha quasi ragione, fu scavato un canale: vediamo chi lo trova!

Non ci mettete molto: questa fossa è quel che resta di un vecchio canale.

Poco più il là troviamo degli alberi di fichi: hanno dei bellissimi rami, e le gemme sono già spuntate pronte per la primavera.

Un altro albero attira la nostra attenzione: e pieno di rametti, sembrano una ragnatela.

Ai suoi piedi trovate un nido: quale sarà la sua storia? Forse un giorno un colpo di vento lo ha strappato dell'albero che ora è triste di averlo perso.

Niente paura però, perché gli uccelli che lo costruirono ne rifaranno un altro! E come sono bravi ad intrecciare legnetti, paglia e muschio!

Vicino a quest'albero vedete una lunga siepe. Avvicinandoci vi spiego che quando si riempie di foglie gli animali vi si possono nascondere. Osservando bene alcunni trovano dei piccoli buchi, ma non sono tane di talpa come immaginate, probabilmente di piccoli topi.

Qualcuno sostiene di avere visto un animale correre in un "campo" davanti a noi. In realtà è un terreno piantumato con giovani alberelli. Entrando vi accorgete della plastica a protezione delle radici. Gli alberelli sono piccoli, ma già si distinguono: riconosciamo piccole querce e piccoli aceri.

Alcune palline attirano la vostra curiosità: vi spiego che sono galle, e che le forma la pianta intorno all'uovo che un insetto depone: l'interno della galla sarà il cibo per la larva.

Un altro animale che può essere protagonista di una storia è il picchio, un uccello che conoscete ma che non avete mai visto dal vero. Con una corsa raggiungiamo gli alberi più alti che riuscite a vedere, per scoprire che sono due pioppi e che il picchio ha lasciato la traccia del suo becco!

Riapriamo il cartello fatto a scuola e circondiamo le parole che non abbiamo trovato, scoprendo che ci possono essere ma non in questo angolo del Parco. Scriviamo poi in rosso tutte quelle nuove scoperte oggi. In classe le raggrupperete come avete fatto per le altre.

Ecco la mappa fatta a scuola dopo la fase di verifica:

Rimane un ultima cosa da fare: stabilire quale sarà il luogo della vostra classe dove raccontare delle storie. Siete indecisi tra l'albero del nido e il quadrato con gli alberelli giovani: la maggioranza sceglie quest'ultimo.

Ognuno si siede in questo spazio e lo osserva.

Su una mappa raccolgo le parole che vi sono venute in mente.

Ecco la mappa realizzata oggi:


Questo è l'elenco delle parole presenti in questa seconda mappa:

Miniature, brivido, spade, orto, poltrona, tronchi, rami sottili, campo di fiori, sabbia, isola, quadrato, paglia, foglie secche, boschetto, tranquillità, quercia, stalla, albero rotto, relax.

Questo luogo si chiamerà La tranquilla Isola delle Miniature.

Vi ispira tranquillità, il posto adatto dove sedersi, ascoltare, raccontare, inventare delle storie. Qualcuno però vorrebbe anche realizzare un gioco: lo deciderete in classe. Volete anche creare un simbolo per questo luogo.

Scoprirò cosa inventerete la prossima volta. Ci salutiamo: a primavera!