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le classi del Comune di Milano

2d - Elementare Fabbri - 3 maggio 2005

I bambini e le bambine della 2d arrivano puntuali all'appuntamento in cascina. Qui, dopo esserci salutati, osserviamo che un paio di persone stanno facendo qualcosa di particolare: stanno prelevando un bel bruppone di api che si sono sitemate sotto le grondaie di un'ala della cascina. L'operazione è sicuramente abbastanza lunga e da farsi con attenzione. Dopo un po' ci allontaniamo ed entriamo nel bosco.

Durante la prima uscita vi aveva accompagnato Claudia: visto che non mi conoscete ci presentiamo.
Quindi espongo alla classe il programma per questa mattinata (non fa particolarmente caldo e ci sono un po' di nuvole).
Oggi andremo alla ricerca di Albero d'Oro - il loro albero - e di un po' degli altri alberi scelti dalle altri classi. Faremo in pratica una specie di caccia al tesoro (o meglio: una caccia all'albero).

Camminiamo un po', fino ad incontrare un tappeto di piccole piantine di acero appena nate dai semi caduti dagli alberi più vecchi. Intorno ci sono anche parecchi funghi.

Ci spostiamo verso Albero d'Oro. Troviamo un' acero segnato con il gesso giallo: credo di aver riconosciuto il loro albero - i bambini non sono molto d'accordo. In effetti avete ragione voi, come potremo capire poco dopo.
Notiamo che questo albero contiene, all'incrocio dei suoi tre rami principali, una piccola piantina appena nata - sempre di acero.

Iniziamo la ricerca degli alberi. Uno alla volta, in successione, troviamo:

Sono un po' storto - ma non troppo. Cerco sempre la luce intorno a me… ma mi sfugge sempre! Il mio nome è…

Stortignaccolo (Acero)

 

Questo albero una volta era d'oro, poi l'inverno è passato, e i suoi rami ha spogliato Come mi avete chiamato?….

Albero d'oro (Acero)

Eccolo qui!!!

 

Non mi svegliano gli uccellini e neppure il volo del calabrone, sono proprio un gran…

Dormiglione (Tronco in terra)

 

Sono un albero con tre forti tronchi e mi hai scovato di mercoledì. Le mie foglie, ampie come mani, si protendono verso di te… anche negli altri dì. Mi chiamo…

Mercoledalbero (Acero)

Non sono un platano e neanche un pioppo. Ma la P ce l'ho anch'io. Maiuscola, anche se piccoletto io sono. Mi chiamo….

Pinetto (Pino)

 

In questo luogo delle piante una volta c'erano, fitolacca si chiamavano, e una capanna formavano. ora il luogo si è trasformato, ma il nome può essere ricordato. Come mi hai chiamato?….

Fitocapanna (luogo)

 

Sono un albero diviso a metà, un bell'accento, tante foglie e molta voglia di crescere. Come mi hai chiamato? ………è

Metafogliè (Quercia)

 

Sono un grande tronco che giace coperto di rovi. Le spine mi circondano e chi vuol passare, come un ponte mi deve usare. Mi chiamo…

Pontespino (Tronco in terra)

In totale abbiamo trovato 8 alberi: un bel risultato!

La mappa del vostro percorso: i punti che avete trovato

Nel frattempo tra una ricerca e l'altra, facciamo merenda, dopo la quale leggiamo le interessanti definizioni che i bambini hanno scritto a partire dalle parale usate per descrivere Albero d'Oro durante la prima uscita.

 

Albero d'Oro

 

Lo abbiamo chiamato così perchè aveva i colori caratteristici dell'autunno.

Albero storto

Forse è nato così o forse quando era piccolo e gracile il vento lo ha piegato! Magari pende da un lato perchè più pesante.

Graffiato

Perchè la corteccia è ruvida; forse è stato un picchio oppure un gatto: o un uomo ha tentato di tagliarlo senza riuscirci e vi ha lasciato dei segni

Marrone

E' il colore proprio del legno e della corteccia

Triforcuto

Il tronco si divideva in tre parti

Corti

I rami sono proprio così o si sono spezzati o sono stati tagliati per liberare il passaggio.

Lunghi

Alcuni rami sono più lunghi di altri o forse dove arriva più luce il ramo cresce più che all'ombra.

Bernoccoli

Sporgenze, piccole gobbe; forse in passato è stato tolto un ramo ed è rimasto un piccolo segno sporgente sul tronco.

Occhio

Era una specie di grande buco; era grande. forse la tana di un animale?

Righe verdi

Strisce, striature di muschio: è una sostanza molliccia, come erba umida, scivolosa; si stacca facilmente; è spontanea e cresce anche sui sassi; cresce a nord della pianta.

Foglie

Possono essere: a cinque punte; verdi in primavera e in estate; gialodorato in autunno; palmate; a zig zag

Erba

Ospita insetti e animali; dà loro il cibo; abbellisce il bosco; forma un morbido tappeto su cui sdraiarsi.

Cespugli

Ospitano insetti e animali; danno loro il cibo; abbelliscono il bosco.

Ritorniamo vicino ad Albero d'Oro.
Qui, utilizzando appunto le sue parole, dovremo ora cercare di raccontare una storia...

Ogni bambino ha in mano una parola: poco alla volta, mettendo queste parole in fila, viene a formarsi una frase, dal significato non proprio chiarissimo.

La frase che avete costruito con le vostre parole.


Questo è l'elenco delle parole presenti nella frase/storia:

Albero storto - graffiato - cespugli - erba - tronco - giallo dorato - marrone - a 5 punte - rami - muschio - palmate - corti - foglie - verdi - righe verdi - a zig zag - occhio - bernoccoli - triforcuto - lunghi.

Sicuramente abbiamo così scritto una definizione completa di Albero d'Oro. Però, se guardiamo bene, qualche elemento per iniziare a raccontare una storia c'è...

C'era una volta un albero storto, con un bernoccolo sull'occhio, delle strane righe verdi sul suo tronco e dei piedi a papera. Proprio bello non era! Era molto invidioso della bellezza degli altri alberi, per cui decise che li avrebbe mangiati tutti!
Però l'Angelo Giallodorato, che era un po' il custode del bosco, cercò di far cambiare idea al nostro albero bruttino. Gli promise che, se non avesse mangiato gli altri alberi, ma si fosse accontentato di quelli morti, lo avrebbe reso bello, molto bello.
Così fù e, il brutto albero divenne bellissimo, con le foglie tutte d'oro e prese il nome di Albero d'Oro.

Bella la storia! raccontata in pochi minuti, che contiene una grande verità: gli alberi vivi possono vivere proprio perchè ci sono alberi ( e non solo) che ogni momento muoiono che danno loro sali minerali e humus necessari alla loro vita.

Sarebbe ora molto bello se questa storia venisse raccontata meglio da voi in classe: magari con i vostri disegni!

La mattinata insieme sta per terminare: vi aspetta un bel picnic e un pomeriggio di gioco.

Ciao a tutti!