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le classi del Comune di Milano

1a - Elementare via SCialoia - 11 aprile 2005

Seconda uscita con i bambini e le bambine dell 1a. La volta scorsa avete portato la neve, oggi portate la pioggia!
Ci incamminiamo con i nostri ombrelli aperti verso la cascina.
Qui ci fermiamo per vedere insieme i lavori fatti dalla classe.

E' molto interessante e ben riuscito il cartellone realizzato con le parole che la classe aveva attribuito al loro albero - il frassino Stortignaccolo. Qui sono presenti le definizioni della parole: sono belle e fantasiose.

Che tocca il cielo, vuole prendere il sole, graffia le nuvole Vestito adatto ad ogni stagione, non liscio Con la gobba, tutto curvo Insalata marcia dell'albero Punti più grosi del tronco Tante braccia che si vogliono allungare sempre più Pulci o piccoli bruchi dell'albero Matita gigantesca di colore scuro quasi nero I pezzi rimasti del grande ombrello che riparava l'ebero dalla pioggia e dal sole
"Naviga" con il mouse sopra al cartellone per leggere le definizioni scritte dalla 1a.
Se volete leggere queste definizioni scritte su Stortignaccolo potete anche andare a visitare il Vocabolario e cercare queste parole in ordine alfabetico.

Poi osserviamo alcuni disegni rappresentanti:

la nevicata

il frassino Stortignaccolo

il bosco con le piccole piantine appena piantate e protette dai denti dei conigli

Infine leggiamo insieme la storia che hanno ideato e scritto a scuola.
Si tratta della storia di Stortignaccolo e Biagio...

Terminata la lettura diamo nuovamente uno sguardo al cartellone per vedere se nella storia sono presenti tutte le parole contenute nel cartellone stesso. Ce ne sono solo quattro (foglie, storto, alto, rami); vediamo se riusciamo a inserirne qualcun'altra.
Le alghe e i licheni potrebbero essere il cibo che gli uccellini portano a Biagio (evidentemente Biagio è un uccello che si ciba di parti di pianta e non di insetti); il tronco (con il buco che evevamo visto la volta scorsa) potrebbe essere il luogo dove Stortignaccolo ha sistemato il nido di foglie dove Biagio si riposa per guarire al meglio.
Le altre parole che mancano riuscite ad inserirle voi a scuola?

Ora possiamo fare merenda.

Non piove più: possiamo incamminarci verso il rimboschimento.

Entriamo nel bosco in corrispondenza del viale dei pioppi cipressini (quello dei nidi di picchio).

Iniziamo quindi una sorta di "caccia al tesoro", alla ricerca dei luoghi - alberi o altro - scelti dalle classi che hanno partecipato a questo lavoro.

Come unica indicazione spiego ai bambini che gli alberi hanno dei segni gialli sul tronco...

Individuiamo un primo albero - anche se non riusciamo a trovare il messaggio corrispondente.

Quindi troviamo la quercia senza nome.

 

Sono grande e forte. Di me hai notato la chioma rossa d'autunno. Oggi mi nascondo un po' tra gli altri alberi. Sai perché? Un nome mi manca… pensaci tu!

Senza nome (Quercia rossa)

Il tronco in terra - Tronchito

Sono un tronco pigro e dormo sdraiato al suolo. Sono vecchio e scortecciato e non sono proprio bello…., il mio nome è ……

Tronchito (Tronco in terra)

 

Lungo il nostro percorso nel bosco vediamo con la coda dell'occhio una cincia che entra nel nido (artificiale). Ci fermiamo per vedere se esce. Sìììì. Bello!

Poi ancora:

 

Non fatevi ingannare dalle apparenze, perchè un biscotto, per esempio un Togo, può anche fumare, certo non lo devi incendiare! Dimmi come mi chiamo…..

Togosigaro (tronco in terra )

 

Infine....

Sono un po' storto - ma non troppo. Cerco sempre la luce intorno a me… ma mi sfugge sempre! Il mio nome è…

Stortignaccolo (Frassino)

E' proprio lui - anche se è un po' diverso da come lo ricordavamo.

La mappa del vostro percorso: i punti che avete trovato

Il tempo a nostra disposizione è praticamente terminato: ci avviamo velocemente verso il pulman.

Ciao a tutti!