1e - scuola secondaria di I° grado "Franceschi" - Milano 18 ottobre 2006

Anche oggi il tempo è nuvoloso e fa fresco.
I ragazzi e le ragazze della 1e sono già arrivati all'ingresso di via Suzzani.
Da qui ci avviamo verso i laghetti, da cui inizieremo questo nostro incontro.

Iniziamo con il presentarci (con alcuni di voi già ci conosciamo).
Parliamo dei laghetti del Parco Nord e della loro natura artificiale. Sapete come sono stati realizzati?
Innanzi tutto c'è stato lo scavo di una grande buca, quindi la sua impermeabilizzazione, l'inserimento dell'acqua e delle piante.
E gli animali?
Quelli il Parco Nord non li ha messi...., neanche uno

Cerchiamo di capire quale sia la differenza tra un ambiente umido artificiale e uno naturale: l'origine dei laghi naturali può essere la più varia - glaciale, strutturale, eventi metereologici particolari succedutisi con continuità...
In ogni caso un lago ha un inizio e una fine, una morte naturale, che pò avvenire dopo qualche centinaia o milioni di anni.

Ora mettiamoci al lavoro: il vostro compito sarà quello di fare un giro intorno al laghetto e analizzare la presenza animale (diretta o indiretta).

Da qualche giorno è stata fatta pulizia delle macchie di canne di palude, per cui la visuale del laghetto è molto migliorata!

C'è anche un po' di avventura in mezzo ai rami bassi degli alberi...

Facciamo conoscenza con l'albero dei colombi: un bell'ontano con le sue radici immerse nell'acqua.

Al termine della ricerca analizziamo insieme ciò che è stato osservato:

- una piccola tartaruga (probabilmente abbandonata da poco, in quanto dovrebbe già essere in letargo)
- varie gallinelle d'acqua
- alcuni germani reale
- qualche ratto
- zanzare
- carpe, pesci rossi, persici sole
- la trappola per i ratti
- varie piume e penne in terra
- funghi mangiucchiati

Non abbiamo visto rane - malgrado qualcuno dica di averne viste (addirittura i girini!). D'altra parte la popolazione di anfibi in questi ultimi anni è nettamente diminuita, a causa della grossa presenza di tartarughe immesse abusivamente dai frequentatori del Parco.
Mi raccomando! Non comperate tartarughe!!!

Facciamo merenda, quindi dopo avere ripetutamente percorso la montagnetta del teatrino (sia con i piedi che con la schiena)

saliamo sulla montagnetta.

Racconto alla classe la storia di questo particolare luogo, storia che è legata in maniera indissolubile alle vicende bellico-economiche di questo territorio.
La Breda Siderurgica era proprietaria di queste aree; in questo luogo particolare - in 40 anni - sono state accumulate le scorie degli altoforni della Breda (ovvero ciò che rimaneva dopo avere estratto il ferro dai minerali di ferro).
Inoltre qui vengono commemorati tutti i lavoratori che sono stati deportati in Germania durante la seconda guerra mondiale (deportati per lavorare).

Vogliamo andare alla ricerca di alcune di queste scorie?

Rapidamente i primi sassi scuri, ruvidi, bollosi, affiorano. Non c'è che dire: una bella ricerca!

Per completare la mattinata propongo alla classe di fare un gioco, semplice, ma accattivante.
Si formano 5 gruppi, ognuno dei quali dovrà realizzare un frottage della corteccia di un albero a scelta.
Il frottage andrà poi "letto", alla ricerca delle lettere che serviranno per formare una frase "segreta".

Ecco i 4 dei 5 frottage:

Ed ecco le frasi che i ragazzi hanno scritto:

La mamma ha un caco, uau!

Io scivolo

La mia amica, la amica di Andrea, noi andiamo a lavorare

Geo è bello

Al casinò

Per scrivere queste frasi avete utilizzato da 7 a 15 lettere dell'alfabeto: un ottimo lavoro!

La mattinata è terminata. Ci salutiamo.

Buon inizio del vostro triennio!!!