2e - scuola primaria Sant'Alessandro - Monza10 novembre 2006

Buongiorno 2^ E!
Scopro subito perché siete qui oggi al Parco Nord: volete scoprire le tracce degli gnomi.

Andiamo insieme nel bosco, dovete stare molto attenti: gli gnomi si nascondono, e nascondono anche le loro case, i loro giochi, vestiti, e ovviamente le loro impronte sul terreno e sulla corteccia degli alberi.
Divisi in 4 squadre, Talpe, Scoiattoli, Gufi e Volpi, avete preparato dei cartellini da posizionare nei luoghi in cui trovate cose interessanti: luoghi che potrebbero essere le case degli gnomi, fra due alberi, preferibilmente querce, con del muschio sulle radici, o luoghi in cui essi vanno per raccogliere qualcosa: cortecce di betulla e erbe medicinali, bacche e ghiande, muschio e foglie e sassi.

Insomma, avete delle consegne ben precise che dovrete rispettare. Eccole, in sintesi:

Cercate semi, ghiande, bacche di ogni tipo, ma anche piantine basse con le foglie. Nel punto in cui le troverete, lo gnomo va a fare la spesa con il suo cesto sulle spalle.

Cercate il guscio delle castagne perchè si possono trovare degli gnomi che fanno finta di essere dei ricci.

Cercate la nostra casa. Si trova sotto terra, vicino al muschio, preferibilmente fra due querce.

Cercate pezzi di muschio, foglie di acero e di quercia e sassi. Capirete che sono stati usati dagli gnomi per camminare nel bosco e poi lasciati sul terreno per far perdere le tracce.

Cercate foglie di dente di leone, di betulla, corteccia di avero e di quercia. Sono le piante medicinali usate dagli gnomi.

Cercate dei buchini sui tronchi degli alberi. Sono il segno lasciato dagli gnomi scalatori.

Guardate bene la corteccia delle querce. Se troverete delle incisioni anche profonde come fessure, vuol dire che quella quercia è stata piantata quando è nato uno gnomo e lui se ne è preso cura.

Cercate foglie di acero, quercia o di altro tipo; cercate anche pigne, ciuffi d'erba e muschio. Sono elementi del bosco tra i quali vivono gli gnomi.

La corteccia “segnata” dei pioppi, delle betulle, e di tanti altri alberi ci dicono che forse un gnomo è passato di lì.
Siete molto felici di scoprire ciò che gli gnomi han lasciato dietro di sé e anche di vedere e coprire cosa c'è nel bosco. Come questa lumachina piccolissima:

Vi spiego che, ad esempio, le bacche, i frutti e i semi che gli gnomi possono gradire come cibo probabilmente piace anche ad animali ed uccelli!
Come le bacche della rosa canina: gli gnomi le usano per curare il raffreddore o per fare le marmellate ma devono stare attenti a non raccoglierne troppe (…e anche noi!) perché saranno il cibo degli uccelli durante il freddo inverno.
Ed ora ...via con i cartellini!

La casa degli gnomi si trova vicino alle radici piene di muschio di un vecchio albero...

Ecco il segno che uno gnomo ha scalato l'albero...

Qui è pieno di erbe e foglie che gli gnomi raccolgono...

Ghiande e samare sono usate per giocare!

Abbiamo trovato una betulla morta ma ancora in piedi: stacchiamo un po' di corteccia da regalare poi agli gnomi, loro la usano per scacciare la febbre! Nel tronco di betulla ci sono dei segni di beccate (...o è il segno che questo era l'albero di uno gnomo?) e buchi che sono delle ex case di picchio.

Dopo che le squadre hanno messo i loro cartellini e dopo la merenda propongo un’altra cosa: perché non fare dei regali agli gnomi? Raccogliete quello che trovate che pensate possa far piacere a uno gnomo: ormai siete diventati degli esperti!
Ogni gruppo riempie un fagottino con dei regali e lo posiziona in un posto adatto a uno gnomo: alla base di qualche albero, vicino a un cerro che fa cadere tante ghiande per terra che richiameranno qui alcuni gnomi, appeso agli alberi, vicino alle betulle e ai pioppi…Anche messaggi e disegni fatti da voi saranno sicuramente preziosi da trovare per loro e li farete felici.

Chissà che cos’altro si potrebbe costruire per gli gnomi…forse strumenti musicali fatti con semi, legnetti, ghiande e sassolini? Oggi no, magari la prossima volta….

Al ritorno facciamo un giro diverso: vediamo degli strani funghi arancioni, delle ghiande diverse da quelle del cerro (con i cappellini lisci), tante “ali” (la samara, cioè il frutto dell’Acero, con dentro il seme).
Quando vi lascio alle panchine dove farete il picnic, vi racconto un po’ di Brughillo, il custode del parco: ha la Brughillite e non può muoversi per un anno, anche per non contagiare gli gnomi, e sarebbe felice di ricevere da voi una cartolina colorata, disegnata o vera, da parte vostra.
Ciao bambini!