2b - scuola primaria via Cesari - Milano - 28 novembre 2007

Ciao a tutti i bambini e alle bambine della 2b! Oggi è una giornata nuvolosa, ma, almeno per il momento, non piove.
Però è proprio la giornata ideale per iniziare a diventare dei provetti giardinieri!
Ci incontriamo in cascina e subito ci inoltriamo nel vivaio del Parco Nord: qui preleviamo 11 piantine di quercia (cerro) (una per ogni coppia di bambini), oltre ad un certo numero di pervinche (una piccola piantina da sottobosco).
Oggi dovremo piantare queste piccole piante in uno spazio all'interno del boschetto delle Guardie Ecologiche Volontarie - per l'occasione ci accompagnerà la GEV Andrea.

Camminiamo fino al boschetto.

Ci fermiamo poco fuori: qui iniziamo il nostro lavoro leggendo insieme alcuni testi che avete scritto e i disegni che avete realizzato a scuola prima di questa uscita. Disegni e testi sul tema del giardino.
Sono molto interessanti i testi e belli i disegni!

Entriamo finalmente nel boschetto, quindi inizio con il racconto della storia di questo luogo particolare.
Siamo appena entrati nella zona del Parco Nord con gli alberi più vecchi: alcuni forse erano presenti addirittura prima della seconda guerra mondiale.
Con molta probabilità in questo luogo troviamo gli unici resti del bombardamento che nel 1944 inglesi e americani effettuarono per distruggere il piccolo aereoporto militare della Breda.
Infatti qui si possono individuare facilmente alcune grosse collinette di terra con a fianco il relativo buco - causato dalla caduta ed esplosione delle bombe.
Sulle collinette spesso e volentieri sono nati e cresciuti spontanemente dei grandi alberi.
Circa 20 anni fa le GEV hanno adottato quest'area e la hanno progressivamente sistemata e abbellita.
Nel mese di novembre di due anni fa la nevicata di neve bagnata che ha fatto tanti danni nel territorio milanese ha colpito anche qui, facendo un piccolo disastro. Molti alberi sono caduti, spezzati e successivamente sono stati tagliati.
Oggi il nostro compito sarà quello di continuare a ripopolare questo boschetto con dei giovani alberi - le nostre querce, appunto.

Per prima cosa segno con un piccone i punti dove i bambini dovranno fare le buche per mettere a dimora gli alberelli...

Si scava con le palette rosse e il piccone ...

si mette il concime puzzolente ... un po' di terra ...

Spiego ai bambini le semplici, ma fondamentali, operazioni da farsi per piantare correttamente una piccola piantina di quercia, quindi si pianta .... e .... si schiaccia la terra...

Terminata questa prima fase di lavoro ci spostiamo verso la siepe delle farfalle, qui, poco lontano.
Spiego ai bambini che il luogo in cui dovremo lavorare ora è doppiamente interessante, sia perchè qui sono state piantate un grande numero di arbusti per nutrire le farfalle, sia perchè la siepe ha anche la funzione di "nascondere" una cosa non bellissima da vedere ma molto interessante!
Si tratta di una serie di pannelli solari che producono elettricità a partire dall'energia del sole: questa produzione dovrebbe fornire al Parco Nord almeno la metà di tutta l'energia che gli occorre. Un bel risparmio e una necessità ... per il portafoglio e per la nostra vita (diminuisce l'immissione in atmosfera della CO2 responsabile dell'effetto serra che stiamo sperimentando in questi nostri tempi).

Però ... il tempo atmosferico non ci assiste ... comincia a piovere, per cui dobbiamo rinunciare alla piantumazione delle pervinche!
Ci spostiamo sotto il grande portico dove consegno alla classe tre pacchettini contenenti dei semi:

I semi delle farfalle (coreopsis, tagetes, verbena)
I semi del Parco Nord (melissa, menta piperita, camomilla, finocchio selvatico, erba cipollina, timo)
I semi dell'Orto Botanico Brera di Milano (girasole, lino).

Il vostro compito sarà ovviamente quello di seminarli, nel mese di marzo (o prima, se fatto in serra) ... e poi raccontarmi come sarà andata!

Intanto siete tutti affiliati alla congregazione del salvadanaio dei semi.
Dei veri "maialini" salvanatura.
Ecco il timbrino!

Ci rimane giusto il tempo per mangiare la merenda che non abbiamo consumato prima e di avviarci verso scuola.
Ciao a tutti!
Al prossimo incontro.