1b - scuola primaria via Fabriano - Milano - 7 maggio 2008

Ciao!
L'appuntamento è fissato alle due del pomeriggio sulla passerella di viale Enrico Fermi, il punto di collegamento tra la zona del Parco Nord di Niguarda e quella di Affori. Ed è qui che ci troviamo, puntuali e allegri.

Scendiamo assieme dalla passerella e raggiungiamo una piacevole zona alberata, dove ci sediamo all'ombra di una quercia rossa.
Ci presentiamo, io sono Riccardo e voi gli alunni della prima B, venuti al Parco per passare un pomeriggio di scoperta sensoriale: attiveremo insieme i nostri sensi (mi dite, giustamente, che sono cinque: vista, udito, olfatto, gusto e ...tatto!).

Mi dite anche che già conoscete il Parco Nord, che oltre alla zona in cui siamo, che in passato ospitava il vivaio del comune di Milano, si estende per tanto, tanto spazio con boschi, prati, laghetti, fiori e animali.

Ma iniziamo: la prima attività riguarda il senso dell'udito.
In fila indiana, e assoluto silenzio, camminiamo per qualche minuto per i prati del Parco.

Orecchie aperte, ecco cosa abbiamo sentito:

- passi
- musica di una radiolina
- canto degli uccellini
- suono dell'erba
- macchine
- clacson
- bambini parlare
- vento
- legnetti che si spezzano
- foglie calpestate
- moto
- elicottero
- aereo
- zzz di zanzare

Un bell'insieme di suoni, non c'è che dire: alcuni dovuti all'attività dell'uomo, altri dovuti allo scorrere della natura.

Come seconda attività vi chiedo di fare una cosa un po' strana... non capita tante volte di fare questa esperienza!
Useremo il tatto, useremo le mani, braccia, il busto e le gambe, e soprattutto le guance.
Questa attività, che si chiama l'"abbraccia-albero", consiste nell'abbracciare un albero, proprio come se fosse una persona, di appoggiare una guancia alla sua corteccia e chiudere gli occhi. E stare in ascolto delle sensazioni che prova la nostra pelle.

Ecco cosa abbiamo sentito:

- ruvido
- duro
- forte
- corteccia ruvida
- pungente
- solletico
- fastidio
- corteccia che si spezza
- foglie basse

Molto bene: sono un po' strani questi alberi da abbracciare, duri e pungenti...al solo vedere la loro corteccia si capisce quanto sono ruvidi, ce lo comunicano da lontano.

Ecco ora il momento della vista: sempre in fila indiana facciamo un altro giro per il Parco, stando attenti a cosa vediamo: tutti, ne sono sicuro, vedremo qualcosa:

- persona in costume
- fiori azzurri
- viole
- erba
- tanti alberi nel bosco
- erba alta
- albero storto in una vasca
- fiori bianchi su una pianta
- foglie
- funghi sull'albero
- funghi sotto una pianta che li protegge
- fiori gialli
- due ragazzi

Tante cose, che ci fanno conoscere sempre di più il Parco Nord.
Chiacchierando veniamo a sapere che l'albero storto nella vasca è un fico, e che tra qualche mese sarà pieno di dolci frutti; scopriamo che un tempo questa era una zona agricola, lavorata dai contadini, e che ora gli operai del Parco Nord stanno piantando tante piccole piantine, che col tempo cresceranno e saranno molto belle.

Ci prendiamo anche un po' di tempo per sdraiarci a terra, e guardare cosa c'è sopra le nostre teste: le foglie degli alberi, tra cui volano i moscerini, sullo sfondo del cielo, dove brilla il sole e si muovono le nuvole.

Ultima attività: divisi in tre gruppi raccogliamo rispettivamente la più grande varietà di fiori, erbe e foglie.

Il raccolto è decisamente ricco, grazie al rigoglio di questa primavera ricca di piogge. Raccogliamo tutto in tre retine, che porterete a scuola, dove potrete continuare a usare i vostri sensi: perchè non annusare il bel mazzo di fiori, o l'odore umido dell'erba, e accarezzare le foglie delicate?

Due ore sono volate...ed è il momento dei saluti. Per l'occasione facciamo conoscenza di un simpatico personaggio del Parco Nord: è Brughillo, che resta stampato sulle vostre mani per ricordarvi, con i suoi occhioni, nasone e antenne, di stare sempre attenti a quello che i sensi vi dicono!

Tornati all'inizio della passerella ci salutiamo: ciao ciao, e alla prossima!