Rosa - scuola dell'infanzia via Campestre - Bresso - 7 novembre 2008

Ciao a tutti i bambinbi della classe rosa, che scesi dal pullman mi seguono: dobbiamo arrivare allo stagno, e ce n'è da camminare!

Ma siete davvero dei camminatori, e quando finalmente ci fermiamo, non siete nemmeno stanchi.

In cerchio ci presentiamo bene, e mi dite cos'è per voi uno stagno e cosa vi aspettate di vedere:
- un laghetto con dell'acqua
- foglie che galleggiano su cui dormono le rane, e poi si tuffano
- anatre
- gallinelle d'acqua (un bambino le ha viste con il nonno)
- tartarughe
- pesci
- i pesciolini che poi diventano rane (i girini!)
- insetti

In silenzio ci avviciniamo, e oltre gli alberi scopriamo lo stagno. Scoprite subito due germani, e sul prato due gallinelle d'acqua che poi si tuffano.
Dalla riva dello stagno si vedono ancora i germani che nuotano, e sott'acqua i pesci, neri e alcuni rossi. In lontananza galleggiano ancora alcune foglie di ninfea.

Giriamo intorno allo stagno, passando sopra il canale che porta acqua nel laghetto, e affacciati dall'altra sponda osserviamo meglio le ninfee, scoprendo che ci sono alberi che hanno le radici nell'acqua.

Abbiamo trovato:
- le ninfee
- i germani
- le gallinelle d'acqua
- i pesci
- alberi che hanno le radici in acqua
- un buco di uscita dell'acqua
- le canne

Non abbiamo visto rane, tartarughe, insetti. Ipotizziamo che essendo autunno siano in letargo!

La storia di questo stagno è particolare. Lo hanno costruito gli uomini, scavando una buca, mettendoci argilla (voi la usate in classe) come se fosse un impermeabile sul fondo e versandoci dell'acqua. Poi sono stati piantumati alberi e piante acquatiche, mentre gli animali sono arrivati da soli.

Immaginate che le gallinelle d'acqua e i germani che abbiamo visto siano arrivati volando, le rane e i rospi potrebbero essere arrivati saltando...ma i pesci?

Magari, dice qualcuno, c'è una buca che collega direttamente lo stagno con un fiume: ma non è così.

Sono stati portati dall'uomo! E anche le tartarughe...perchè vivono lontano, e vengono portate in Italia in aereo e vendute nei negozi...e qualcuno di voi lo conferma, perchè ce l'ha a casa!

Purtroppo pesci e tartarughe sono carnivori, e si mangiano le uova di rana e i girini! Questo a scuola proverete a capirlo con la maestra, e vedremo se la prossima primavera, tornando, in questo stagno troveremo rane e girini oppure no.

Lo stagno dove invece stiamo per spostarci sarà ricco di vita, perchè lì pesci e tartarughe non sono ancora stati abbandonati!

Lungo il tragitto scopriamo un bellissimo tronco dove sederci,

e poco più in là le Guardie Ecologiche Volontarie che ci accolgono e ci mostrano come prendono con una lunga pertica e svuotano delle cassette nido. All'interno osserviamo i nidi di cinciallegre, e anche una lucertolina che si era nascosta al caldo. Che bella sorpresa ci hanno fatto le GEV!

Riprendiamo il sentiero e arriviamo al secondo stagno: non ci sono alberi e c'è una fontanella! E questo lo stagno delle rane, le sentiremo cantare a primavera!

Ma avvicinandosi... un'altra sorpresa! un piccolo rospo sta nuotando lentamente, probabilmente infreddolito, e riesco a prenderlo e a mostrarvelo.

Sull'acqua ci sono anche degli insetti che "pattinano", sono i gerridi.

Percorriamo il canale che dal nuovo stagno ci porta al terzo e ultimo laghetto: qui vediamo da vicino delle canne particolari, con un frutto che sembra una salsiccia, le tife. Lo stagno è la casa delle gallinelle d'acqua, ce ne sono almeno dieci!

Ci salutiamo dandoci appuntamento a primavera, per scoprire come sono cambiati gli stagni visti oggi: a scuola disegnerete e descriverete tutte le osservazioni di oggi.

Sul sentiero che ci porta al pullman una terza sorpresa: un airone cinerino ci vola sulla testa, anche lui è un frequentatore dello stagno!

Arriviamo al ponte con il vostro pullman: a presto!