3b - scuola primaria piazza Gasparri - Milano - 20 febbraio 2009
Ci incontriamo alla rotonda di via Arezzo e ci spostiamo su una collinetta dove le classi si dividono e voi venite con me.
Ci presentiamo: io sono Alessandra e oggi ci accompagna anche Paola.
Siete qui per trovare le tracce degli animali.
In realtà oggi cercheremo sia tracce di conigli sia di uccelli: due tipologie di animali presenti al Parco.
Alcuni di voi conoscono il Parco perché ci vengono a giocare. Vi raccontiamo una parte della sua storia: è stato costruito dall'uomo, e per esempio dove siamo ora sorgevano delle fabbriche, e le collinette che vediamo sono i loro resti e vari rifiuti inerti coperti di terra e seminati a prato, o piantumati.
Una volta creato il Parco, e cresciuto il bosco, gli animali o sono arrivati, o sono stati introdotti dall'uomo: in particolare i primi ad arrivare secondo voi sono stati gli uccelli, perché volano! Infatti questo è molto probabile!
Pensate che le tracce degli uccelli possano essere piume e nidi (anche i loro cinguettii però!) ed a questo proposito è proprio il momento di raggiungere le Guardie Ecologiche Volontarie: Federico e Marcella, accompagnati da Milena e raggiunti poi da altri due colleghi, sono qui per parlarci e mostrarci delle casette nido che le GEV posizionano nel Parco in particolare per passeracei e cinciallegre.
Prima di tutto ci indicano due nidi di cornacchie.
Poi ci spiegano che casette nido sono un aiuto per gli uccelli più deboli, spinti dagli altri ai margini del bosco, per garantirgli un posto più tranquillo e sicuro dove nidificare. Hanno un'apertura piccola, per evitare che cornacchie o picchi entrino con la testa ed arrivino alle uova o ai pulcini.
Federico ce ne mostra alcune nuove e altre beccate dalle cornacchie.
Osserviamo anche un tronco/nido di picchio: al buco che vediamo da fuori corrispone una grande cavità interna.
C'è anche un favo di calabroni, che spesso occupano il nido dopo la primavera, una volta che gli uccelli lo hanno lasciato.
Ci dà davvero tante ed interessantissime informazioni!
Ci spiegano poi come fanno manutenzione alle cassette: ogni autunno queste vanno pulite dai resti di nido primaverili, altrimenti da una parte una volta che i nidiacei sono volati via, il nido viene abbandonato e diventa la casa per altri animali: ragni, forbicine, calabroni rendendo a volte la cassetta inospitale per i piccoli uccelli, inoltre gli uccelli di anno in anno costruirebbero un nido sopra l'altro fino a riempirle e a renderle inaccessibili poiché nessuno di loro riutilizza due primavere di seguito lo stesso nido!
Ormai le cassette appese sono state tutte svuotate, ma ci regalano il contenuto di due pulite quest'inverno: paglia, plastica, peli... è il nido di un passeraceo. Le cinciallegre avrebbero usato muschio.
Porterete il tutto a scuola per osservarlo.
Ringraziamo le GEV e ci spostiamo sulla collinetta.
Ora cercheremo tracce di conigli selvatici, che qui hanno trovato un ambiente adatto a loro, e che non sono arrivati da soli ma probabilmente sono stati introdotti dall'uomo.
Più che conigli, a quest'ora ben rintanati nelle tane, cercheremo le loro tracce: tane e gabinetti (escrementi)
Ogni gruppo comincia la sua esplorazione,
stando attento ad ogni reperto.
Le buche sono tantissime, i gabinetti un po' meno,
mentre per trovarele tane dobbamo spostarci e cercare sotto i cespugli!
Alla fine condividiamo i risultati: avete trovato circa 8 tane e contato in totale circa un ottantina di gabinetti. Forse alcuni valori ripetuti perché i gruppi hanno contato due volte uno stesso punto.
Un gruppo ha trovato anche una piuma e una castagna mangiata.
Un altro gruppo porta un nido, nascosto tra i rovi e naturalmente protetto da un intrico di spine abbiamo faticato un po' a prenderlo!
E' il momento di salutarci: vi invito a provare a costruire qualche cassetta nido da appendere nel giardino della scuola, e ad osservare quella che il vostro amico Gigi mi dite abbia appeso. Chissà che tra qualche giorno non cominciate a veder qualche uccellino fare avanti e indietro dal nido!
Arrivederci!