Gialli/Blu - scuola dell'infanzia "Maria Immacolata "- Milano - 7 ottobre 2008

Ciao e ben arrivati al Parco Nord! La giornata non è delle migliori, il cielo è nuvoloso e sembra che stia per piovere, ma è ricca di tante belle sorprese. Ce ne accorgiamo presto quando, camminando dalla cascina del parco fino al luogo della nostra prima attività, vediamo grandi prati verdi, delimitati da macchie boscose, e sentiamo un fresco profumo di menta.

Arriviamo così sul limitare del bosco, dove ci fermiamo e ci mettiamo tutti in cerchio. E' il momento di presentarci e di raccontarvi cosa faremo oggi pomeriggio. Infatti, come qualcuno ben ricorda, siamo qui per lavorare, precisamente per piantare delle piante! Noi, Gialli e Blu, pianteremo piantine di biancospino ( che ha, oltre a picole spine, una fioritura di color bianco), mentre i nostri amici Verdi pianteranno piantine di sanguinello (che, d'autunno, diventa tutto roso, proprio come...il sangue!). Lavoreremo in coppie, usando tanti attrezzi: ogni coppia pianterà un alberello.

Come prima cosa, per piantare un alberello, bisogna fare un bel buco, profondo abbastanza da contenere le radici della pianta. Pronti e via: con delle belle palette rosse, o verdi, iniziate a scavare delle belle buche, aiutati da Massimo e da me, quando la terra è troppo dura o nasconde grossi sassi.

Sotto terra cosa troviamo? Radici, sassi, e tanti lombrichi belli grassi! Spostiamoli senza ferirli! Il lavoro richiede tempo e si deve prestare attenzione: a non buttare via la terra e, soprattutto, a non gettarla negli occhi di qualche amico!

Una volta fatto un buco abbastanza profondo inizia la seconda parte del lavoro: bisogna dare alla pianta un pò di nutrimento, e non c'è niente di meglio di una manciata di puzzolentissimo concime.
Messo il concime piantiamo nella buca una canna di legno, che serve ad avvisare chi cammina per il Parco che qui ci sono delle piccole pianticelle appena piantate: attenti, dunque, a non calpestarle!
E, a lato della canna, mettiamo la pianta, in modo che stai ben dritta verso il cielo.

Ci siamo quasi: ora rimettiamo nella buca tutta la terra che avevamo tolto e, se ce ne è bisogno, ne aggiungiamo prendendone dalla carriola.
Le radici della pianta devono essere immerse nella terra fino al colletto (che è il punto in cui le radici diventano fusto!). Messa la terra la compattiamo per bene, pestandola con i piedi, e ci mettiamo sopra un pò di cippatura, che prendiamo con le mani da un'altra carriola.

Ci sono due ultimi accorgimenti, per far crescere in tutta comodità il nostro biancospino: mettiamo una pezza di fibra di cocco attorno al colletto della pianta: terrà la terra umida e non farà crescere le erbacce attorno al tronco.

Come ultima cosa mettiamo attorno al fusto un tutore, un tubo di plastica: eviterà che i conigli e i piccoli roditori del parco mangino il tenero tronco della pianta.

Bene! Abbiamo terminato la piantumazione dei biancospini.

Ora, dato che abbiamo ancora un pò di tempo, ci spostiamo al boschetto delle Guardie Ecologiche Volontarie per cercare e raccogliere frutti e semi: bisogna cercarli aguzzando la vista, guardando dappertutto: in alto, in basso, a destra e a sinistra!

Ne troviamo tanti, l'autunno è una stagione molto ricca. Ecco cosa abbiamo raccolto:

Cosa vedete? Frutti e semi di di rosa canina, semi di bagolaro, monete del papa, fitolacca, sanguinello, ippocastano, biancospino, fragola.

Arriva il momento di salutarci: torniamo alla cascina e ci salutiamo: ciao ciao!

Massimo e Riccardo