 
 1e - scuola secondaria di 1°"Franceschi"- Milano
Ecco le 6 storie elaborate dalla classe 1e dopo aver "letto" la frase misteriosa nella corteccia degli alberi durante l'uscita al Parco Nord.
Il nulla 
            Era una serata tranquilla nel quartiere più buio di Parigi. 
            
            Una signora di una certa età stava portando fuori a passeggio 
            il suo cane, un pastore tedesco di nome Coffi. Ad certo punto sentì 
            dietro di lei uno sgommare di pneumatici; dal furgone che le si avvicinò 
            si alzò una mano che reggeva una mazza da Baseball e la colpì.. 
            ma il cane, staccò un dito alla mano a uno dei banditi e poi 
            più nulla
            Dopo qualche giorno si sentiva alla radio che delle persone rapinavano 
            le banche e la polizia doveva fermarli. E così fecero, li fermarono 
            e li arrestarono.
            
            Simone, Claudia, Ralph, Andrea 

            
            C'era una volta una bambina di nome Camilla, ma tutti la chiamavano 
            Milli.
            Un giorno, ricevette una lettera da un suo caro vecchio amico, di 
            nome Marco, che le chiedeva se poteva andare con lui a Como, per vederlo 
            nuotare. Lei accettò ma quando arrivò a Como non lo 
            vide e, visto che la gara stava per iniziare, decise di sostituirlo. 
            Vinse la gara e portò la coppa al suo amico, che stava molto 
            male.
            All'inizio Marco rifiutò la coppa perché la gara l'aveva 
            vinta lei e quindi doveva tenersela; ma alla fine, visto che Milli 
            continuava ad insistere, l'accettò e la ringraziò con 
            tutto il cuore.
            Tra loro nacque una vera amicizia che durò per sempre.
            
            Tina, Martina, Simona, Giulia G.

            
            Ciao Tiziana giochi con me a palla? Mi chiese Alice. 
            Era una domenica d' estate e per passare il tempo e non pensare al 
            caldo, le due amiche si riunirono in giardino. Presero la palla e 
            incominciarono a giocare a pallavolo, allontanandosi sempre più 
            dalla casa, arrivando all'inizio di un bosco inquietante .
            Ad un tratto smisero di giocare e si inoltrarono nel folto bosco. 
            
            Dopo un po' di cammino Tiziana e Alice si trovarono davanti a una 
            quercia gigante. 
            Tiziana disse : EHI Alice sai che questa è la quercia di cui 
            mi parlò mio nonno . Diceva che se aprivi la porta si scatenava 
            il Dio dei Venti che ti faceva morire con un solo soffio, ma l'unico 
            rimedio era dire la parola più dolce del mondo. 
            Alice disse: non ci credo , dai è impossibile apriamo la porta. 
            
            Tiziana appena l'aprì si sentì gelare dal vento gelido 
            e così alice raccolse tutte le sue forze e disse : famiglia 
            mia aiutami !!!
            A quel punto il vento cessò e il Dio dei venti diventò 
            buono e fece nascere la flora e la fauna . 
            Da quel momento la natura ne fu grata e alle bambine il Dio dedicò 
            due querce, e ritornarono a casa. 
            Alla fine le due bambine si ritrovarono ai polsi un bracciale ciascuna 
            e ogni volta che pronunciavano la parola famiglia ogni desiderio si 
            esaudiva. 
            
            IRENE B. ERTI j.
 
            
            Leandro, io ti condanno a 15 anni di prigione.
            15 anni dopo
..
            Oh finalmente sono uscito da questo incubo, ora posso tornare a casa.
            Ma una volta tornato nella sua vecchia dimora trovò una sorpresa 
            poco piacevole.
            La casa era stata demolita, ed era costretto a trovarsi un rifugio.
            Dopo giorni e giorni di cammino trovò una vecchia caverna.
            All'interno c'era un vecchio pensionato che da giovane portava la 
            pace.
            Il suo mestiere era quello di difendere la gente povera ed eliminare 
            i mascalzoni.
            Questo signore gli insegno i trucchi del mestiere.
            E dopo 3/4 anni
.. 
            Il giovane Leandro diventò un eroe mascherato, che andava in 
            giro con un mantello ed un cavallo nero per portare la pace.
            Questo ultimo si diede il nome di
            ZORRO!!!
            
            LUCA/ SHEN/ CHRISTIAN.
FESA
            Un mattino, al sorgere del sole in una fattoria del Cansas viveva 
            una famigliola, composta da madre, padre e due figli. Il più 
            grande andò a vivere negli Stati Uniti, l'altro rimase ad aiutare 
            il padre malato a gestire la fattoria. La vigilia di Capodanno il 
            padre morì, e Gianni, il minore prese in eredità la 
            fattoria.
            Dopo qualche mese Gianni decise di allevare una ventina di tacchini. 
            Quando furono cresciuti non seppe più cosa farsene e li portò 
            dal macellaio.
            Dopo averne ricavato la carne gliela diede e la cucinò.Non 
            sapendo il nome da darle la soprannominò FESA. Essendo diventata 
            molto famosa la fattoria assunse il nome della carne e Gianni pure.
            
            ALICE, ALESSIA
            CAMILLA e MATTIA 
SONO ANDATO ALLO ZOO
            Caro diario ...
            Ieri è stata una giornata bellissima e speciale, sai perchè?!
            Perchè sono andato allo zoo con la mia numerosa famiglia.
            Mi sono divertito molto allo zoo, mangiando lo zuccero filato (comprato 
            all'entrata di esso) e guardando animali di diverse razze e dimensioni.
            Tra gli animali che ho visto c'erano i leoni, le gazzelle, il lama, 
            le scimmie, le tigri, i pitoni e altri rettili, i coccodrilli, uccelli 
            di tutti i tipi, cammelli, ghepardo, leopardi, ecc...
            Quelli che mi hanno colpito di più sono:
            - i lama che si sono sputati tra di loro 
            - i velocissimi leopardi
            - i possenti leoni (che hanno litigato per il pezzo di carne che ho 
            buttato)
            - i buffi pinguini che si tuffavano di continuo
            Avrei molto di più da raccontarvi ma devo andare che mamma 
            mi chiama. Te lo continuerò a raccontare domani.
            Ciao
            Dal tuo migliore amico
            
            ZIAD, STEFANIA, ANNA
