La cicala è
Si sentono cantare nel caldo
dell'estate ed è il loro canto la manifestazione che hanno più vistosa,infatti
se si guarda,anche a poco distante dove può essere la fonte di quel continuo
frinire.
è completamente
mimetizzata col tronco sul quale è aggrappata, quasi né avesse preso le
sembianze, succhiando
la sua linfa: la cicala ha vissuto 4
anni in stato di larva fra le radici di quell'albero, e ne ha bevuto
continuamente la linfa attaccandosi all'una o all'altra di quelle radici con il
suo rostro e ha scavato gallerie, per passare da una radice all'altra, per
vivere alle spese di quell'albero.
Queste gallerie le ha scavate
spostando la terra dietro di se e mantenendo ben legate le pareti di questi
scavi trasudando l'acqua della linfa succhiata, in modo da avere attorno sempre
terreno solido e liscio qui si trasformerà in pupa quando il suo corpo sarà
lungo e sufficiente e uscirà all'aperto
da un foro tondo e pulito e si arrampicherà sul suo albero-nutrice per
trasformarsi in un insetto perfetto.
Può volare, con le sue robuste ali fra
le foglie del suo albero o di quelli vicini, e qui infilerà il suo rostro
succhiatore, nei rami più morbidi e pieni di linfa e continuerà a succhiare.
Il liquido zuccherino che traborda
dalla ferita attira altri insetti golosi, fra i quali le formiche e mentre la
cicala ripete il suo verso noioso e lamentoso, banchettano assieme. Questo
verso emesso dal maschio per attirare le femmine e sembra che per farlo, mette
in movimento quasi tutto il suo essere. La femmina lo raggiunge e dopo
l'accoppiamento depone le uova in piccole tacche incavate sui rami verticali.
Qui si schiudevano e le piccole larve
cadranno sul terreno, infilandosi, per poter crescere al sicuro cibandosi della
dolce linfa dell' albero.Questa è una cicala lunga circa 3 cm, ma ce ne sono di
piccoline che crescono alle spalle delle piante dei prati è (quasi sempre
salvia selvatica, la cui linfa sembra particolarmente gradita) e poi, come
l'insetto, ci si arrampicano tra le spighe dei fiori e ricostruiscono attorno
una specie di un nido di bollicine, ecco perché si chiamano anche
"sputacchine" e qui quell'insetto verdognolo dai grandi occhi che
salta come una rana depone le sue piccole uova. C'è un altro piccolo insetto
che appartiene a questa famiglia: è l'afido la cosiddetta "mucca delle
formiche", perché da questi viene munto per avere il suo liquido zuccherino.
Ha un rostro succhiatore col quale distrugge le foglie, tenere delle piante da
fiore e da frutto sporcano di liquido attaccaticcio tutto attorno alla pianta
e, se non si sterminano, vivono in quei paraffi per anni coccolati dalle
formiche.
Le cicale americane sono, però le più
dannose, vivono sotto terra 17 anni, sfruttando spaventosamente le piante
succhiandone la linfa attaccata alle radici, poi escono tutte assieme e sono
migliaia, salgono sugli alberi e lì fanno resto del danno mangiando tutte le
foglie.Poi la vita di larva o pupa è uguale a quella delle nostre cicale, solo
molto più lunghe e dannose.