Betulla bianca

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Mitologia

nome latino Betula pendula
famiglia Betulacee
chioma allungata, rada
tronco

eretto, ramoso, ramuli pendenti e glabri.

corteccia bianca, liscia, sottile, si disquama in liste orizzontali traslucide.
foglie ovate romboidali, di 4-8 cm., acute e doppiamente dentate, glabre, inserzione alterna.
fiori

pianta monoica. Infiorescenze maschili: amenti 3-6 cm, sessili e pendenti giallo-verdi; infiorescenze femminili: penducolate pendule di 3 cm. Fioritura da aprile a maggio.

frutti infruttescenza derivante dall' amento femminile a strobilo pendulo di squame membranose contenenti acheni glabri bialati che maturano da fine autunno all'inverno.
Glossario

Pianta europea, eliofila, cresce in boschi radi, in collina e in montagna, con altre latifoglie e conifere. Predilige i terreni aperti, acidi, umidi e ben drenati. E' resistente al gelo. Il suo legno bianco è elastico e resistente e viene usato per produrre ruote, timoni, zoccoli e giocattoli oltre che come combustibile. La Betulla bianca viene spesso usata anche per i rimboschimenti. Il candore della corteccia, la leggerezza dei suoi rami, l'hanno sempre collegata alla femminilità, tanto è vero che gli inglesi la chiamano "Signora dei Boschi".
"Pozzo del popolo" è invece il nome che le davano i Russi, per i molti usi a cui si prestava: infatti si usava il suo legno per scaldare, con la sua corteccia si ricavavano torce e anche la sua linfa era nota per i suoi poteri medicamentosi.
Gli indiani d'America usavano la corteccia della betulla per rivestire canoe e teepee, per le sue doti di impermeabilità.
Secondo un' altra leggenda i rami di betulla venivano usati dalle streghe per costruire scope volanti. Più verosimilmente la betulla è stata usata per produrre gli sci.