Pioppo - la mitologia

I primi esemplari di pioppo sono stati coltivati sopratutto in Lombardia, sulle rive del Po; la sua patria era il lontano Iran o l'Afghanistan: solo lìè stato trovato in forma spontanea. Le ibridazioni cominciavano verso il 1700.

Pioppi italiani e pioppi ibridi americani hanno quindi una storia brevissima.
I greci distinguevano accuratamente i pioppi bianchi da quelli neri, chiamavano i primi Leukè (bianco), gli altri Aigeiros (nero).
I latini li chiamavano populus alba (bianco) e populus nigra (nero).

Il pioppo bianco (Populus alba L.), dal bianco della pagina inferiore delle foglie, è un albero che cresce rapidamente.

Il pioppo nero (Populus nigra L.) è nero, solo per opposizione al bianco, avendo una corteccia grigio-nerastra, rispetto al grigio-bianco del pioppo bianco.

Un terzo pioppo è quello tremulo (Populus tremula L.).

Nelle tombe sumeriche risalenti al 4000 a.C. gli archeologi hanno trovato acconciature fatte di foglie di pioppo bianco in oro.
Il fogliame ha sempre rappresentato la vita dopo la morte nelle credenze antichissime.
Davanti a ua caverna sul monte Ida a Creta, dove era la tomba dello Zeus cretese, viveva un pioppo bianco simbolo della risurrezione di una vegetazione, che non muore se non per rinascere.

Eracle bruciava su una pira di rami di pioppo le vittime sacrificate in onore di Zeus, suo padre.
La ninfa Leuke concepita da Ade riuscì a sfuggirgli solo trasformandosi in pioppo. Leuke personificava così la vita che sfugge alla morte, ma a condizione di abbandonare la forma umana. Ade,la portò nel suo regno sotterraneo.
Nell'Iliade Omero chiama il pioppo bianco acheronteo, il fiume dell'afflizione.
Piantata davanti alla soglia fatale per coloro che la varcavano, Leuke ridava loro la speranza che avevano perduto con la vita.
Eracle dopo aver vinto Cerbero, si cinse la fronte con un ramoscello di pioppo e subito le foglie che toccavano la fronte si tinsero di bianco.
Era il trionfo della vita sulla morte.
Da allora il pioppo coronò coloro che avevano percorso i due mondi senza smarrirsi.
Quando Fetonte volle guidare il carro del Sole, il carro precipitò dall'alto del cielo nell'Eridano e le sue tre sorelle, le Eliadi, si abbandonarono alla disperazione e, fissatesi al suolo, si trasformarono in pioppi. Le loro lacrime divennero gocce d'ambra che stillano dai rami di quest' albero e che il sole indurisce.
L'ambra gialla, tanto pregiata quanto misteriosa per i greci - a cui arrivava, come lo stagno da lontane isole, dei mari del nord - secondo loro veniva raccolta sulle rive dell'Eridano, fiume mitico di cui ignoravano l'ubicazione.
L'ambra veniva chiamata Electron, da cui deriva "elettricità" perchè gli antichi avevano constatato subito la proprietà dell'ambra gialla di attirare, se strofinata, i corpi leggeri. Da quel momento l'albero fu consacrato alla dea della Morte, mentre il pioppo bianco, diventata di proprietà di Persefone, sposa di Ade.

Nell'antichità le gemme di pioppo venivano utilizzate per eliminare l'acido urico dalle urine. Dalle gemme del pioppo nero essuda una sorta di gomma raccolta dalle api che ne traggono il propoli (dalla parola greca che significava "cinta di una città") e se ne servono per tappare le fessure degli alveari, tappezzarvi le pareti e fissarne i favi. Anche questa cera viene usata in medicina.