Sambuco

 

 

 

 

 

 

 

Mitologia

nome latino Sambucus nigra
famiglia Caprifoliacee
chioma arbusto cespuglioso (in condizioni di luce e spazio favorevoli può diventare un piccolo albero).
tronco

sinuoso, con molti fusti a livello del terreno.

corteccia grigio-bruna, suberosa, spesso fessurata.
foglie composte, imparipennate (20-30 cm.), con 5-7 foglioline ellittiche seghettate, di 6-12 cm., talvolta con stipole; inserzione: opposta.
fiori

infiorescenze bianche a corimbi terminali; fiori di 5 mm di diametro con corolla di 5 petali; 5 stami con antere gialle. Fioritura Aprile-Giugno.

frutti bacche nere, succose, con peduncoli rossi.
Glossario

E' una pianta indigena chye si rinviene dalla pianura fino a 1500 metri di altitudine. Rustica sia per il terreno che per il clima, predilige però terreni morbidi ed umidi. Il legname della parte apicale della pianta o dei polloni è molto tenero, per questa caratteristica è stato usato per la produzione di zufoli e flauti che si credeva avessero proprietà magiche (celebre è la fiaba initolata "il Flauto Magico"). Invece il legno della parte basale (biancastro) è duro e pesante, adatto per torniture ed oggetti da cucina. Il Sambuco viene utilizzato anche come pianta officinale e anche come colorante, infatti le sue bacche, le foglie e la corteccia sono impiegate per tingere la lana e seta rispettivamente di viola, di giallo e grigio. Tutte le parti verdi della pianta comunque sono velenose, tranne i fiori, con i quali si possono ottenere frittelle dolci e un tè depurativo, e le bacche da cui si possono ottenere marmellate e anche uno sciroppo contro le malattie da raffreddamento. La presenza di un principio attivo nelle foglie della pianta, conferisce loro proprietà insettifughe, infatti con le foglie si preparano decotti in grado di allontanare Afidi, Cocciniglie e Formiche.
Nella tradizione popolare, forse proprio per le sue molte virtù, l'albero era considerato inoltre sede della Dea Holda, che lo proteggeva e lo rendeva forte e vigoroso.