le domande sul Futuro

Home - di che classe sei? - il programma didattico - i lavori delle scuole - il Piccolo Parco del Futuro - scrivici!

Il Black-out energetico

Il "black-out" energetico di qualche giorno fa pone in evidenza il problema dell'approvvigionamento di energia per l'oggi (ma soprattutto per il domani).

Si è letto sui giornali, sentito in TV e in giro, tra la gente, che abbiamo bisogno di più energia.
Ho sentito e letto poco però sul fatto che dobbiamo/possiamo puntare anche sul risparmio energetico.

Una cosa carina che ho sentito in un programma radiofonico è che basterebbe non lasciare in stand-by (ovvero con la piccola lucina accesa) tutti gli apparecchi televisivi e cose del genere per avere un risparmio energetico giornaliero pari alla produzione quotidiana di una piccola centrale elettrica.

Che cosa ne pensate?
Come mai abbiamo sempre più bisogno di energia?
Possiamo risparmiare energia (e con quali "sacrifici")?
In che modo possiamo incidere sulle scelte energetiche?
Dobbiamo rimpiangere le scelte del dopo Cernobil? (come qualcuno ipotizza)
Come avete vissuto il black-out di qualche giorno fa? (peccato che dormivamo, altrimenti ne avremo viste delle belle!)

A voi le risposte (e le altre domande).

Dal BLOG riceviamo questa:

Abbiamo sempre più bisogno di energia perchè siamo schiavi di un numero indefinito di oggetti inutili, che spesso complicano la nostra vita, che costano in termini monetari, in matarie per produrli e relativa energia, ma soprattuto costa disfarsene come rifiuti. Vorrei sapere: quanti sono capaci di rinunciare a oggetti comuni che hanno una funzione discutibile? es. il correttore o "bianchetto" per cancellare gli errori di scrittura, il deodorante per auto, i pennarelloni evidenziatori per le letture, i videogiochi...

Fulvia '58

Ecco il risultato della discussione svolta a scuola dalle sezioni A e B della scuola materna Petrarca - Cinisello Balsamo

SAPETE COS'E' IL BLACK - OUT ?

PIETRO: IL BLACK-OUT E' QUANDO SI SPENGONO TUTTE LE LUCI; E QUANDO SI SCHIACCIA IL BOTTONE NON SI ACCENDE PIU', E DORMI DA SOLO.

PIETRO: NON POSSIAMO CAMMINARE SENZA PILA.

BEATRICE: NON VA LA LAVATRICE, NON VA L'ASPIRAPOLVERE.

VALENTINA: IO HO IL COMPUTER CHE NON VA.

GIORGIA: SONO RIMASTA CHIUSA DUE VOLTE IN ASCENSORE.

NAOMI: E' ANDATA VIA LA CORRENTE, IL PAPA' HA SCHIACCIATO IL BOTTONE E LA LUCE E' TORNATA.

PIETRO: MA STIAMO PARLANDO DEL BLACK-OUT NON DI UN GUASTO.

NAOMI: SI SONO SCIOLTI I GELATI.


Clicca sulle piccole immagini per vederne l'ingrandimento

Daniela e Daniela - insegnanti scuola Materna Petrarca - Cinisello Balsamo

Ecco il risultato della discussione svolta a scuola dalle classi 4a - 4b - 4c della scuola elementare di via Edera - Cusano Milanino

Tiziana Riccò - insegnante Scuola elementare di via Edera - Cusano Milanino


Mi scoccia un pò apparire spesso come una astiosa vecchia suocera sempre pronta a criticare i comportamenti altrui, ma in questo caso (recente black-out, spreco di energia) assumo decisamente questo ruolo per fustigare metaforicamente i responsabili degli sprechi che, inevitabilmente, conducono ad un peggioramento delle condizioni ambientali.
Intendo riferirmi alle inutili insegne luminose di fabbriche, magazzini ecc. accese regolarmente per tutta la notte, anche quando nessuno le nota più.
E' esperienza comune vederle accese persino di giorno, in condizioni di perfetta illuminazione solare gratuita.

Alfiero Cefalù - insegnante Scuola Media "Giovanni XXIII" - Senago