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le scuole del Comune di Bollate

2b - elementare Ospiate - 21ottobre 2003

Ci incontriamo alle scuole del Parco in una mattinata un po' nuvolosa, ci salutiamo e, sperando nel bel tempo, ci spostiamo verso il bosco davanti alla Cascina.
Prima di inoltrarci organizziamo la nostra attività.
I ragazzi raccontano il loro lavoro sulle tracce - sia di animali che dell'uomo - che stanno affrontando in classe.

Esploreremo così il bosco alla ricerca di indizi che ci permettano di capire come funziona questo ambiente e la sua storia.

Decidiamo di portarci al centro del bosco, e per fare ciò seguiremo il sentiero di Greta e Anselmo.
Muniti di una mappa del posto i ragazzi ci guidano così fino al punto stabilito, raggiunto il quale depositiamo le nostre borse ed iniziamo l'esplorazione.

Osserviamo così numerosi funghi, tendenzialmente posizionati su ceppi e tronchi morti, foglie secche a terra, sassi, qualche insetto, un nido di picchio, frutti (noci, bacche di biancospino, ghiande), alberi di svariato genere, poca erba, molti rami secchi, cacche ed acqua.

Concluso questo momento di esplorazione ci fermiamo per fare merenda su un grande tronco che ci serve da panchina.

Facciamo il rapido, consueto, censimento delle merende:
15 bambini hanno portato 15 merende e 11 bibite

Merende

Bibite

 
  • 1 panino
  • 3 cracker
  • 3 cioccolato
  • 1 patatina
  • 7 brioches - merendine
  • 6 succhi di frutta
  • 3 the
  • 2 acqua

Dopo avere mangiato, bevuto ed esserci riposati realizziamo un momento di elaborazione delle osservazioni raccolte.
Definiamo così un bosco come un insieme di alberi che permettono un relativo passaggio di luce, abitato da diversi tipi di organismi, animali, vegetali, funghi, dove tutti sono strettamente legati l'uno all'altro.

Scopriamo che i funghi che troviamo così numerosi sono molto ghiotti di foglie e rami secchi, e che sono, insieme ad alcuni tipi di animali ed ai batteri, dei pulitori del bosco; inoltre aiutano a formare humus - elemento fondamentale al nutrimento delle piante - visto che anche lui viene lentamente mangiato e ridotto a sali minerali, acqua ed anidride carbonica.

Da questo ed altri esempi concepiamo un bosco fatto di amici che si aiutano l'un l'altro.

Successivamente passiamo alla fantasia: grazie agli oggetti raccolti durante l'esplorazione e alle carte di Propp cerchiamo di creare una storia sul bosco del Parco.
Peschiamo le carte e disponiamo gli oggetti in una sequenza casuale, osserviamo queste immagini ed incominciamo a creare ...

Tre piccole ghiande tristi e solitarie vivono in un bosco messo male, alberi secchi e spogli, tristi anche loro.
La guardia ecologica Roberto vuole aiutare il bosco e per fare ciò chiama, grazie alla sua Pietra magica che porta sempre al collo come un ciondolo, il Picchio Arcobaleno.
Chiede così al Picchio come fare, pensando di non essere in grado di risolvere il problema.
"Con un po' di magia cerca e troverai dei frutti e dei semi che aiuteranno il bosco".
Roberto parte alla ricerca sicuro, grazie alla sua pietra magica, di trovarli.
Ma sfortuna vuole che cada in un enorme bucone che lo porta fino ad un lago sotteraneo.
Per un attimo Roberto è molto preoccupato, ma grazie ad un ramo bianco che trova vicino a sè riesce ad arrampicarsi e salvarsi.
Torna triste e stanco dal Picchio e racconta la sua avventura ed il suo insuccesso.
Il Picchio un po' arrabbiato lo sgrida e indica un responsabile del malessere del bosco: "c'è un brucone che mangia gli alberi" dice "devi trovarlo".
Questa volta la ricerca porta i suoi frutti, il brucone viene allontanato da un Roberto deciso, che si assicura del reale allontanamento del brucone lungo la strada che porta fuori dal Parco.
Contento ritorna sui suoi passi e trova funghi, frutti e semi che raccoglie e porta con sè, frutti e semi ricreeranno il bosco, i funghi li aiuteranno.
Roberto capisce che non serve la magia ma solo attenzione, e che il bosco tutto sommato vive anche senza questa, lascia così la pietra e si incammina nel bosco che riprende a vivere.

qualche piccola
ghianda
frutti e semi
ramo bianco
fungo
                   
foglia secca
frutti
pietre
             

Clicca sulle piccole immagini per vederne l'ingrandimento

Conclusa la storia ci dirigiamo all'autobus, strada facendo cerchiamo tre indizi 'umani' per capire la storia di questo posto:
la forma del terreno del Boschetto GEV, i resti dell'edificio vicino alla Cascina del Parco, una lunga strisca di cemento che corre tra i prati ed boschi.

Saluto i ragazzi e torno in Cascina.