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le scuole del Comune di Bresso

2a - elementare via Villoresi - 14 gennaio 2004

Mattinata con il sole e ottima per l'uscita nel bosco.
I bambini della 2a arrivano puntuali all'appuntamento in cascina: da qui ci avviamo verso il bosco. Ci fermiamo e iniziamo a osservarci intorno: indubbiamente il bosco oggi è molto diverso rispetto al mese di gennaio - quando la classe aveva fatto la prima uscita.

Quali sono le differenze più importanti rispetto all'altra volta?
Ci sono più piante! C'è più verde, ci sono più foglie!

In effetti non è proprio vero che sono presenti un maggior numero di piante: infatti vi ricordate che in inverno molti alberi erano segnati con la vernice rossa e sarebbero stati di lì a breve tagliati, perchè morti o malati. Oggi non osserviamo più questi alberi perchè sono stati tagliati.
Però degli alberi in più ci sono! Sono quelli piccolini che sono stati piantati nel mese di marzo, che ora osserviamo.

Notiamo che hanno una bacchettina con la punta rossa - che serve a far vedere la piantina, piuttosto piccola - vediamo che c'è una protezione in plastica verde che serve a proteggere la piccola piantina dalle morsicate dei conigli. Infine c'è una sorta di tappetino che serve ad impedire la crescita dell'erba intorno alle piantine.

Ora ci incamminiamo nel bosco - andiamo a vedere il posto dove avevamo conosciuto l'albero della paura, che ora purtroppo non c'è più - proseguiamo ancora (osservando spesso e volentieri moltissimi funghi, nei vari stadi di decomposizione). Notiamo che gli alberi tagliati recentemente presentano alcune cose strane: in un caso il ceppo è ricoperto da una sostanza arancione, abbastanza densa, risultato della fuoriuscita della linfa grezza; in un altro caso dal ceppo spuntano piccoli rametti con foglie tenere.

Evidentemente l'albero non era ancora morto al momento del taglio e cerca quindi una ultima volta di reagire al destino sfavorevole.

I ceppi che troviamo in terra ci sono utili per valutare l'età effettiva delle piante che abbiamo intono: contiamo gli anelli di accrescimento annuali e ricaviamo facilmente l'età degli alberi stessi - circa 25 anni.

Ci spostiamo ancora, in cerca di un luogo dove fare merenda. Nel frattempo abbiamo l'occasione per cogliere i suoni della primavera: sopratutto i canti di cince, fringuelli, merli e la voce rauca della cornacchia. Osserviamo e raccogliamo in terra anche un nido di piccolo passeraceo - probabimente dello scorso anno.

Facciamo il rapido, consueto, censimento :
17 bambini hanno portato 16 merende e 12 bibite, 1 non ha portato nulla

Merende

Bibite

 
  • 2 cioccolato
  • 10 brioches - merendine
  • 2 tortine
  • 1 schiacciatina
  • 1 biscotti
  • 1 succo di frutta
  • 5 the
  • 5 acqua
  • 1 nesquik

Ora dobbiamo raccogliere delle foglie degli alberi: per fare ciò chiedo ai bambini di individure 10 tipi di alberi diversi e di raccoglierne le foglie.

Terminata questa fase di raccolta "esponiamo" le varie foglie e commentiamo il lavoro svolto.

Le foglie raccolte, in alcuni casi sono doppioni; in altri sono foglie di piante erbacee; qualche volta sono parti di foglie (spesso parti di foglie composte, quali frassino e sambuco).

Ecco l'elenco delle foglie raccolte:

Proseguiamo la visita.
Raggiungiamo una sorta di capanna nel bosco, ci mettiamo sotto qualche secondo, facciamo una foto.

Poco più in là facciamo un gradito quanto inatteso incontro: un ricchio, che riusciamo ad osservare molto bene (speriamo solo che tale incontro non sia il segno di una sofferenza dell'animale...)

Salutiamo il riccio e continuiamo il nostro percorso. Troviamo come sempre molti funghi - anche alcuni frossi, ligniucoli, i cosidetti funghi-mensola. Troviamo anche una betulla morta in piedi che oscilla paurosamente: nella sua corteccia osserviamo alcuni buchi fatti dal picchio e dei piccoli nidi di formica.

La mattinata sta per terminare: dobbiamo avviarci verso scuola.

Ciao a tutti e all'anno prossimo!