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le scuole del Comune di Bresso

2c - elementare Romani - 12 novembre 2003

Ci incontriamo vicino al ponte. Siete arrivati a piedi, così anche se fa un po' freddo vi siete scaldati.

Ci incamminiamo verso i laghetti e lì voi venite con me.

Ci presentiamo e poi mi raccontate che oggi siete venuti per osservare lo stagno e gli animali che ci vivono.

Prima pensiamo a come si crea uno stagno, visto che questo è artificiale, cioè costruito dall'uomo.

Bisogna scavare una buca, mi dite. E metterci l'acqua. Però l'acqua viene assorbita dalla terra, come si può impedirlo?

Fate varie ipotesi: mettere teloni di plastica, sassi, foglie, cemento! Poi ragioniamo insieme, ci vuole qualcosa di naturale, e qualcuno propone uno strato compatto di terra: e alla fine arriviamo insieme a scoprire che esiste una terra, l'argilla, che se compattata diventa impermeabile.

Dopo aver messo l'acqua sono state portate le piante. Gli animali invece sono arrivati da soli. Qualcuno mi chiede come è possibile per i pesci: loro non possono camminare o saltare fuori dall'acqua e voi li avete visti nello stagno.

Prima di rispondere osserviamo insieme il lavoro fatto a scuola.

Lo stagno che avete dipinto

si riempie poco a poco con gli animali e le piante che avete disegnato.

Ci sono:

Per verificare le vostre ipotesi osserviamo attentamente lo stagno percorrendo un sentiero che lo circonda.

La nostra esplorazione ci porta ad escludere i coccodrilli!

Vediamo invece che c'è un simpatico uccello che non avevate immaginato: la gallinella d'acqua. Piccola e nera ogni tanto la vediamo nuotare davanti a noi, o "razzolare" sulla riva. Qualcuno riesce a vedere anche qualche grosso pesce.

Capiamo poi che per alcuni animali fa troppo freddo, e che non li vedremo fino a primavera: tartarughe, rane, libellule, ragni. Inoltre ogni tanto qualche topo da qui passa, ma non è oggi il caso, anche se scopriamo delle trappole.

Le piante acquatiche si vedono bene, in mezzo allo stagno è rimasta qualche nifea ma per i fiori dovremo aspettare la primavera.

Misuriamo la temperatura dell'acqua e dell'aria, per verificare se fa davvero freddo:

Spiego poi che qui in primavera potremmo trovare rane e girini, e libellule e larve di insetti, ma che non sarà così.

I pesci e le tartarughe, entrambi portati dall'uomo, si nutrono di uova di rana, girini e larve di insetti. E cosi facendo hanno trasformato questo stagno. Insieme capiamo che è una cosa sbagliata averli liberati qui, perché non è il loro ambiente, addirittura le tartarughe arrivano dal sud America!

Ci spostiamo verso altri stagni.

Prima di tutto vi accorgete delle differenze:

Vi spiego che qui a differenza dell'altro non si sono volutamente messe piante, ma che si è aspettato per vedere se riuscivano a crescere da sole.

Scopriamo che le piante acquatiche che vedete sono nate da semi arrivati con il vento!

Avvicinandoci possiamo osservare l'acqua: sul fondo non si muove niente.

Solo qualche moscerino vola sul pelo dell'acqua.

Ipotizzate che non ci siano gallinelle d'acqua perché ci sono meno canne che nello stagno precedente e hanno meno spazio per nascondersi.

Sopra le nostre teste vola una coppia di anatre, per l'esattezza di germani.

Qui non riuscite a vedere pesci.

Vi racconto che in questi stagni nuovi i pesci e le tartarughe sono pochi, anche se purtroppo ne hanno abbandonati anche qui. Essendo pochi non riescono a disturbare rane ed insetti, e qui in primavera sarà possibile osservare molti girini, larve di insetti, libellule, e ascoltare o veder saltare veloci le rane.

Cammminando lungo un canale arriviamo all'ultimo stagno, molto simile al secondo.

Qui riusciamo a vedere una gallinella d'aqua e un germano femmina che nuotano vicine. I colori del germano femmina si confondono con le canne: così quando cova le uova nel suo nido, a primavera, nessuno la vede!

Osserviamo molto bene anche i frutti della tifa, o meglio i semi. Proviamo infatti a soffiare e una miriade di semi volanti si alzano in aria: sembra neve!

Vi invito ad osservare molto bene anche questo stagno.

In classe con la maestra ridisegnerete tutte gli ambienti osservati oggi.

Poi in primavera osserveremo le differenze e scopriremo se qualcosa è cambiato. Arrivederci!