Io cresco e l'albero cresce con me

L'albero racconta

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Le classi del Comune di Cinisello Balsamo - gialli - Materna Rodari
21 febbraio 2002

La classe arriva con il pulmann nei pressi dell'ingresso delle scuole del Parco Nord: camminiamo un po' e ci avviciniamo all'ingreso del secondo lotto di rimboschimento.

Ci fermiamo e cominciamo a parlare, ad introdurre il tema di quest'oggi: l'albero - come vive e cresce.

Cosa serve ad un albero per vivere?

  • acqua/pioggia/neve
  • seme/germoglio
  • terra
  • sole
  • luna
  • foglie
  • frutti
  • vermi

Ci poniamo poi il problema di come l'albero sia simile o no a noi umani - occhi, bocca, ...

Stabiliamo che una importante bocca per l'albero è la radice, che gli serve per succhiare l'acqua dal terreno - in effetti non si tratta di sola acqua, ma di una sorta di succo di terra, di colore marrone, reso nutriente da tutta la materia organica (foglie, rami, etc...) che costituisce la terra insieme a piccolissimi sassolini.
Raccogliamo una manciata di questa terra per vedere effettivamente da cosa essa sia costituita.

Parliamo anche di un'altra importante bocca della pianta: la foglia, che serve per "mangiare" la luce emessa dal sole (altro elemento necessario per la vita dell'albero).

Esistono gli occhi degli alberi?
Si e no - in questo i bambini hanno punti di vista diversi tra di loro.
In effetti l'albero non si muove, per cui non dovrebbe aver bisogno di uno strumento visivo per decidere dove e come muoversi.
Però gli occhi potrebbero servirgli per qualcos'altro...
Per guardare le cose importanti.

Camminiamo nel bosco, lungo il sentiero di Greta e Anselmo, alla ricerca dei paletti con i cartellini.
Troviamo il primo - il frassino dai mille occhi - che in effetti presenta sul suo tronco una serie notevole di "occhi".

Questi sono "chiusi", nel senso che non si vede al loro interno la "pallina" che abbiamo noi nei nostri occhi.
Andiamo alla ricerca degli "occhi aperti" degli alberi - ne troviamo facilmente alcuni.

Camminiamo ancora, fino al "nido d'erba" - leggiamo sul cartellino che qui si potrebbe giocare alla realizzazione della montagna di foglie.
Detto fatto, ecco che mi ritrovo in mezzo ad un mucchio di foglie che man mano aumenta e che sta cercando di sommergermi. Tanto che ad un certo punto chiedo l'aiuto ai bambini per poter uscire.
Una volta terminata la montagna di foglie i bambini si affrettano a distruggerla.

Ci spostiamo quindi verso l'acero n°27 - la torre del drago - qui ci prepariamo alla "scalata" di questa pianta, cosa che facciamo con qualche apprensione con molta soddisfazione.

Facciamo merenda, quindi invito i bambini a cercare la pianta più giovane del bosco, così come recita il cartellino di questa pianta.
Dopo varie ricerche individuiamo un piccolo biancospino di 2/3 anni di vita.
Successivamente faccio vedere ai bambini quello che è effettivamente l'albero più giovane, ovvero il seme di acero che sta precocemente germogliando.

Raccogliamo alcuni di questi semi già in germoglio, per poterne osservare la crescita in classe.

Ci sediamo un po' in terra per sentire dalla voce della maestra la storia che hanno inventato a scuola.
Questa narrazione è molto bella, stimolante, ed è in attesa di essere completata.

Si tratta in sostanza del dialogo continuo di un bimbo della scuola materna con un bel melo presente nel giardino della scuola. Questa chiacchierata si svolge attraverso una serie di domande che il bimbo pone all'albero:

  • ti annoi?
  • quanti anni hai?
  • come mai io non cresco alto come te?
  • quando sei felice?
  • sei stato bambino?
  • avevi una mamma?

Con le conseguenti risposte.

La discussione termina con la chiamata del bimbo da parte della maestra. Come potrà continuare?

Per dare una mia risposta a questa domanda sul futuro della storia invito i bimbi a mettersi in fila per uno e a seguirmi per andare a ritrovare i tre alberi che abbiamo conosciuto poco prima:

  • la torre del drago - con i suoi giochi che ci ha fatto fare
  • il nido d'erba - con la sua montagna di foglie
  • il frassino dai mille occhi, che, per ora, non ci ha ancorta fatto fare niente

Siamo quindi vicino al frassino dai mille occhi: intorno a lui potremmo iniziare a costruire la nostra stanza del racconto.

Una volta fatto ciò spiego ai bambini quello che dovrebbero fare a scuola e cosa faremo insieme al Parco quando ci ritroveremo nel mese di giugno.

Saluti a tutti.