L'albero
racconta

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Le classi del Comune di Milano - 2a - d
elementare via Cesari
seconda uscita - 29 maggio 2002

    Le due classi arrivano puntuali all'appuntamento in cascina.

    Abbiamo poco tempo, quindi ci spostiamo subito verso l'ingresso del bosco - qui ci fermiamo per cercare di capire quelle che sono le differenze più importanti tra la giornata odierna e quella relativa alla prima uscita:

    • gli alberi sono completamente ricoperti dalle foglie
    • gli alberi sono cresciuti
    • gli uccelli stanno cantando moltissimo

    Come mai gli uccelli stanno cantando?
    Essenzialmente stanno comunicando tra di loro - tra maschi della stessa specie: in particolare stanno definendo i contorni del loro territorio, una sorta di presa di possesso dell'ambiente.
    A partire da questa tematica si è poi sviluppata una interessante discussione circa le necessità di territorio proprie degli animali e sulle modalità di difesa che gli animali stessi attuano.

    Ci incamminiamo quindi lungo il sentiero di Greta e Anselmo: dobbiamo andare verso il nostro albero - l'olmo n°37 - intorno al quale dovremo raccontare le storie che i bambini hanno elaborato a scuola.

    Dopo avere camminato in tondo per un po' di tempo - una sorta di gioco di percorso con imbroglio - arriviamo presso il nostro albero: dato che siamo in molti e abbastanza vivaci, decidiamo di dividerci in due gruppi-classe.
    Ogni classe avrà il compito di "raccontarmi" due delle 4 storie.

    Le storie delle classi 2a e 2d - Le avventure di Massimo

    Nella biblioteca del Parco Nord c'è un rospo bibliotecari di nome Bufo Bufo.
    Sugli scaffali, in mezzo ai suoi libri ce ne è uno molto molto speciale, intitolato.

    "Le avventure di Massimo, l'invincibile guardiaparco del Parco Nord".

    Ecco le storie più avventurose del libro:

    Dopo la lettura del libro, si può andare sul sentiero di Greta e Anselmo a giocare. Ecco il gioco proposto da noi.

Terminata la fase di racconto delle storie passiamo al momento di gioco: la classe ha progettato un gioco denominato "Il Mangialberi" - una sorta di "sparviero".

    Cosè?
    Un gioco da fare all'aperto in uno spazio grande e possibilmente in tanti
    E' un gioco conosciuto?
    Bee, a dir la verità ricorda un po' le regole dello Sparviero, lo stesso gioco che gli inglesi chiamano Bull Dog.
    Come si gioca?
    Il gioco si divide in due fasi, la fine degli alberi e la rinascita degli alberi.
    I bambini sono tutti alberi e uno o più, secondo del numero dei giocatori, è il famigerato Mangialberi.
    Gli alberi sono schierati in fila come tanti pioppi sul limite del campo e in mezzo c'è il Mangialberi che vuole prenderli. Al suo via gli alberi scappano per raggiungere la fila opposta del campo.
    Chi viene toccato durante la fuga tra una fila e l'altra, diventa Mangialberi.
    E come finisce?
    Finisce bene, perchè lultimo albero rimasto in vita diventa fortissimo e comincia a spargere i suoi semi. Praticamente ora è lui in mezzo al campo e deve toccare i Mangialberi che corrono da una parte all'altra del campo come prima facevano gli alberi. Quando i Mangialberi vengono presi diventano semi e si accovacciano a terra. Quando lultimo Mangialberi è stato sconfitto, rinascono gli alberi che si posizionano di nuovo in fila come allinizio al bordo del campo.

Ci prepariamo a giocarlo, spostandoci però sul grande pratone fuori dal bosco in quanto più spazioso.

Ecco la giocata (spesso i bambini, per troppa foga) si "dimenticano" di essere stati acchiappati).

Vuoi vedere il filmato? Clicca qui.
Vuoi vedere un piccolo filmato relativo al gioco? Vuoi scaricare il filmato sul tuo computer? (attenzione: occorre un po' di tempo per visualizzare il filmato, inoltre è necessario avere installato il software QuickTime)

Alla fine delle corse caratteristiche di questo gioco ci prepariamo a giocare ad un altro gioco, da me proposto, sempre in tema con le storie da loro raccontate.

Si tratta di un gioco a nascondino di oggetti a squadre.

    Il nascondino degli oggetti - dalla tasca al bosco

    Obiettivi del gioco
    Questo gioco si propone di far comprendere i semplici meccanismi del mimetismo naturale: ovvero la capacità che hanno gli animali di sfruttare forme e colori - propri e dell'ambiente circostante - per celarsi alla vista di altri animali, potenzialmente pericolosi.
    Questa attività aiuterà inoltre l'alunno a comprendere l'importanza delle "regole del gioco", visto che sarà coinvolto sia nella fase di "mimetizzazione" degli oggetti, sia al momento della loro ricerca.

    Chi gioca
    La classe viene divisa in due gruppi omogenei, con a capo un adulto; ogni gruppo viene portato in una determinata zona del bosco - è importante che le due aree siano sufficentemente lontane tra di loro per cui non risultino visibili.

    Materiali occorrenti
    piccoli oggetti artificiali presenti casualmente nelle tasche degli alunni o all'interno dei loro zaini

    Svolgimento del gioco
    I due gruppi vanno alla ricerca dell'area adatta al gioco, che dovrà avere caratteristiche particolari, uguali per i due gruppi:
    - sarà delimitata tra due file di alberi e sarà formata da circa 20 piante - per cui avremo una sorta di "corridoio" largo 2,5 metri per 25/30 metri di lunghezza
    - ogni alunno cercherà, dentro alle proprie tasche o all'interno del proprio zaino, un piccolo oggetto artificiale
    - questi oggetti verranno disposti lungo il percorso prestabilito ma, attenzione, non dovranno essere nascosti (ovvero completamente invisibili), ma "mimetizzati", cioè parzialmente visibili e osservabili solo da un osservatore attento (sarà necessario delimitare idealmente molto bene l'area, per evitare eventuali disparità tra i due gruppi)
    - una volta sistemati tutti gli oggetti (uno per alunno) i gruppi andranno a cercare gli oggetti mimetizzati dall'altro gruppo - ci sarà, in questo caso, uno "scambio" di adulto - seguendo alcune importanti regole
    - innanzitutto il gruppo si disporrà in fila indiana all'inizio del percorso individuato dall'altro gruppo: uno alla volta, con una adeguata distanza tra un alunno e l'altro, i ragazzi andranno alla ricerca degli oggetti mimetizzati - la ricerca dovrà essere fatta camminando al centro del percorso, lentamente, in silenzio, senza fermarsi
    - se l'alunno di turno riuscirà a trovare un oggetto, lo preleverà e si metterà da parte, in coda alla fila; se non troverà niente alla fine del percorso si metterà anch'esso in coda alla fila
    - una volta che tutti gli alunni avranno terminato il loro primo percorso, se non saranno stati trovati tutti gli oggetti mimetizzati, si potrà dare il via alla ricerca libera, senza regole, fino al completamento della ricerca

    Conclusione del gioco:
    - ovviamente potrebbe verificarsi che il o i gruppi potrebbero non trovare tutti gli oggetti mimetizzati (alla fine del tempo massimo - non più di 45 minuti): in questo caso occorrerà verificare che gli oggetti mancanti siano presenti effettivamente e che non siano stati troppo "nascosti"
    - se volessimo stabilire una squadra vincitrice potremmo usare alcuni parametri di valutazione: minor tempo di recupero degli oggetti, stabilire se gli oggetti sono stati trovati nella prima fase di ricerca oppure se in quella libera, completa raccolta degli oggetti stessi; eventualmente si pòotrebbero stabilire delle penalità in caso di piccole "scorrettezze"

Alla fine della giocata stabiliamo, in base al numero degli oggetti nascosti e poi trovati, la classe vincente - si tratta della 2a, per un solo punto.

A questo punto attendiamo la rivincita presso il giardino della scuola.

Si è fatto molto tardi, saluto tutti.

Alla prossima.