L'albero
racconta

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Le classi del Comune di Sesto San Giovanni - 1a - elementare Pascoli
seconda uscita - 24 maggio 2002

La classe arriva alle 9.30 preso le scuole del Parco Nord: subito ci avviamo verso l'ingresso del secondo lotto di rimboschimento.
Qui ci fermiamo e cominciamo a osservarci intorno per cogliere le differenze più importanti tra la giornata odierna e quella relativa alla precedente uscita.

Essenzialmente notiamo che:

  • gli alberi sono cresciuti e hanno moltissime foglie verdi
  • gli uccelli stanno cantando moltissimo

La primavera è un momento importantissimo per il bosco e per i suoi abitanti: soprattutto per gli uccelli che stanno lavorando moltissimo per nutrire i loro piccoli e per difendere il loro territorio.

Camminiamo un po' lungo il Sentiero di Greta e Anselmo fino al nostro albero - l'acero n°44 - intorno al quale costruiremo la nostra stanza.

I bambini hanno preparato una piccola recita a partire dall'abbozzo di storia che avevamo prodotto durante la prima uscita.

Il brucone dispettoso

Oltre al testo della storia, la classe ha preparato una serie di disegni-cartelli (uno per ogni bimbo), utile appunto alla recita.

Ci godiamo questo momento di tranquillità e di attenzione totale, quindi facciamo merenda.

Terminata la sosta vediamo di animare ulteriormente la stanza piantando i cartelli tutti intorno e decidendo alla fine di costruire alcun idegli oggetti raffigurati nei loro disegni.

Decidiamo di costruire alcuni "libri" e delle gabbie o trappole.

Con un po' di confusione l'attività riesce a svolgersi, ottenendo alla fine un simpatico risultato.

Purtroppo non riusciamo però a realizzare la pagina di giornale relativa a a questa esperienza.

Si è fatto tardi, accompagno la classe verso l'uscita.

Saluti a tutti.


Il brucone dispettoso

Tra le città di Cinisello Balsamo, Bresso, Milano, Cormano e Sesto San Giovanni c'è un bellissimo parco, il Parco Nord.
Qui la vita trascorre tranquilla e serena per le migliaia di piante che lo popolano e per tutti gli animali che vi abitano: lucertole, rane, uccelli, bisce, farfalle...

Massimo, il guardiaparco, si occupa con pasione di tutto; conosce tutte le specie di piante e di animali e controlla ogni giorno la loro crescita.
E' un po' come il papà del Parco.

Un giorno si accorge che qualcosa non va: perchè mancano all'appello tutti gli uccelli del Parco?
Non è possibile che che abbiano deciso di migrare tutti insieme all'improvviso!
Ci deve essere un motivo grave e Massimo è deciso a svelare il mistero.
Per scoprire il responsabile si procura degli uccellini e li chiude in gabbia, poi li sistema in vari punti del Parco.
Finalmente, dopo alcuni appostamenti, scopre che il colpevole è il brucone Serafino che imprigiona tutti gli uccelli per vendicare i suoi amici bruchi che sono stati mangiati da altri uccelli.
Massimo lo cattura imprigionandolo con una grossarete.
L'incubo è finito e il Parco si riempie di nuovo del canto di tanti uccelli.

E del bruco cosa farà Massimo?
Non vuole tenerlo prigioniero, ma non può certo lasciarlo libero: e se riprendesse a fare i dispetti agli uccelli?
Allora decide di educarlo al rispetto della natura: promette di liberarlo solo se imparerà a memoria le regole contenute in un librone sul Parco Nord.

A nulle servono i lamenti di Serafino che alla fine legge l'intero libro.

Per dimostrare a Massimo che ha capito la lezione, si offre di aiutarlo a piantumare le nuove piantine che ogni anno vanno ad arricchire il Parco.

Insieme i due fanno un buon lavoro: Serafino prepara i buchi masticando la terra e Massimo vi sistema le piantine.

A questo punto Serafino ha pagato il suo debito ed è libero di andarsene: non sarà più un pericolo per il Parco Nord.