ISTITUTO COMPRENSIVO FERMI DI CUSANO MILANINO

PROGETTO : “SEVESO: UN FIUME UNA SPONDA” a.s. 2002-03

Microprogetto della  CLASSE IID

“Il giardino delle farfalle”

PERCHÉ (finalità)

  • L’autonomia scolastica impone alle scuole di rinnovare la propria identità rispetto al territorio, orientando la capacità progettuale di chi vi lavora alla realizzazione di attività che si concretizzino nel contesto in cui opera.
  • stabilire una relazione significativa tra adulti e bambini (architetti, politici, insegnanti, cittadini) intorno ad un progetto comune, costituisce un buon esercizio di democrazia.
  • i bambini e i ragazzi, utilizzando il metodo della progettazione partecipata, possono progettare spazi e luoghi a loro misura e/o possono intervenire con proposte di miglioramento dell’esistente.
AZIONI
  • Realizzazione nel giardino scolastico di un piccolo “giardino delle farfalle” (un’area di circa 25mq) come modello di studio sia delle specie vegetali che degli insetti come indicatori ecologici e biologici; (I dati e le osservazioni, saranno confrontati e condivisi con quelli che raccoglieranno i bambini della scuola elementare, che faranno un’analoga esperienza nel giardino della propria scuola)
  • Progettazione di un “Giardino delle farfalle” più grande, fruibile da tutta la cittadinanza e che potrebbe essere collocato sulle sponde del Severo nell’area ex-CIA in via di riqualificazione
  • Dopo alcuni contatti con il Comitato dei genitori si ipotizza una fase di lavoro presso un terreno, vicino alla scuola media Zanelli, data in concessione al COGE e utilizzabile da tutti gli studenti delle scuole di Cusano per realizzare tutti insieme un bel giardino
COME
  • didattica attiva e costruttivista, ricerca-azione: dal territorio/problema al libro e non viceversa
  • lavorando insieme con docenti, genitori (e con chiunque sia interessato e voglia aiutarci)

Il giardino delle farfalle nel giardino scolastico della scuola media Marconi

AREA INTERESSATA

un rettangolo del giardino esposto a sud di 12m x 2m circa in parte già recintato confinante con la via Caveto;
questo giardino costituirà un modello in scala per giardini più estesi da realizzare nell’area in comodato del COGE presso scuola Zanelli e lungo le sponde del Severo (area ex-CIA, quando sarà libera)

IL PROGETTO

In parte già “pensato” verrà messo a punto con la partecipazione dei genitori.


Informazioni di carattere generale utili alla realizzazione del microprogetto tratte dal manuale “Ciao farfalla” di amici della Terra”

LE FARFALLE E L’UOMO

Le farfalle si sono a lungo giovate della presenza dell'uomo. Esse infatti amano gli ambienti aperti e assolati, come i campi e i pascoli.

L'alternarsi di campi, siepi, boschi, stagni e fossi, tipico del tradizionale paesaggio agricolo, costituisce quindi l'ambiente ideale per molte specie di farfalle. Ma in un tempo relativamente breve (pochi decenni), il rapporto tra farfalle e uomo radicalmente cambiato.

Le siepi, che offrivano loro riparo e siti per la riproduzione, sono state in gran parte eliminate per favorire la meccanizzazione delle attività agricole.

Il massiccio uso di diserbanti ha causato l'estrema rarefazione, o la scomparsa, in vaste aree, dei fiori spontanei del cui nettare le farfalle si nutrono. ovviamente esse sono state sterminate dagli insetticidi, spesso poco o niente selettivi. infine porzioni cospicue del territorio sono ormai ricoperte da cemento e asfalto.

Così ampie estensioni del nostro ambiente costituiscono ormai per le farfalle un vero e proprio deserto, privo di cibo e di ripari.

Le popolazioni di farfalle che ancora sopravvivono sono spesso esigue e isolate da altre popolazioni della stessa specie.

Ciò comporta due gravi conseguenze:

  • se per una causa accidentale, come ad esempio un inverno particolarmente freddo, una popolazione di farfalle presente in un dato luogo si estingue, difficilmente potranno arrivare in tale luogo degli altri individui per dar vita a una nuova popolazione;
  • l'incrocio ripetuto ed esclusivo tra consanguinei può portare a un indebolimento della popolazione.

Gli stessi giardini, sia pubblici che privati, sono spesso inospitali per le farfalle, per diversi motivi, come: il diffuso impiego di piante esotiche, sulle quali quasi nessuna farfalla depone le uova, e di fiori appartenenti a varietà molto vistose, ma povere di nettare; la rasatura troppo frequente dei prati, da cui conseguono gravi danni per le specie che si -riproducono sulle piante erbacee; l'uso degli insetticidi, particolarmente dannosi per i bruchi, e degli erbicidi che eliminano le piante spontanee indispensabili al loro nutrimento.

PERCHÉ REALIZZARE UN GIARDINO PER LE FARFALLE

Realizzare un giardino per le farfalle non ha quindi solo valore educativo, come luogo ideale per molte osservazioni naturalistiche e per imparare a collaborare con la natura.

Ogni giardino, per quanto piccolo, può costituire un'oasi dove le farfalle possono nutrirsi, riprodursi, sostare durante gli spostamenti.

I giardini per le farfalle contribuiscono così a formare degli importanti "ponti" tra le aree naturali ancora esistenti.

Un giardino come quello che ci proponiamo di realizzare, infine, non é utile solo per le farfalle, ma per la fauna e la flora spontanee nel loro complesso.

COMÈ FATTO UN GIARDINO PER LE FARFALLE

Se si vuole rendere un giardino accogliente ed ospitale per le farfalle bisognerà seguire alcune indicazioni che emergono chiaramente dalla conoscenza “stile di vita" di questi insetti.

Bisogna innanzitutto tenere presenti le esigenze dei bruchi. Essi sono, riguardo all’alimentazione sempre selettivi, diversa misura (alcuni distinguono tra diverse specie dello stesso genere, altri si nutrono su piante appartenenti a diverse famiglie).

Poiché le piante meglio in grado di ospitare i bruchi (dette piante nutrici) sono quelle proprie della nostra flora (non esotiche), su di esse dovrà cadere principalmente la scelta del "butterfly gardener". Alcune piante esotiche potranno però essere ospitate nel giardino, quali ottime produttrici di nettare.

Un elemento molto importante nel giardino delle farfalle é il prato, (ipotizzabile al Parco Nord) ,che deve essere ben assolato.

Se il giardino é abbastanza ampio sarà opportuno circondarlo con una siepe, che lo riparerà dal vento e permetterà di introdurre altre piante importanti per le farfalle.

Le farfalle inoltre gradiranno avere nel giardino un punto di riferimento dove incontrarsi per i corteggiamenti. A questo scopo possono servire una struttura sopraelevata, come un vecchio pozzo, sormontata da fiori. Oppure un alberello dalla chioma compatta e lucida, come l'ulivo o il giuggiolo, possibilmente vicino a un muro bianco e soleggiato, in un punto riparato dal vento.

È importante infine che il giardino offra dell'acqua. Specie nei periodi più caldi, bisognerà tenere costantemente inumidito un pozzetto contenente terreno frammisto a sabbia, da cui le farfalle possano succhiare acqua e sali minerali. Sarebbe utile inserire nel giardino uno stagno o una fontana con delle piante acquatiche, ciò attirerebbe nel giardino non solo le farfalle, ma anche molti altri simpatici animaletti come: rane, raganelle, ditischi, libellule ecc..

QUALI FARFALLE POTRANNO ARRIVARE NEL NOSTRO GIARDINO

Vi sono specie di farfalle che necessitano di ambienti molto particolari e pertanto difficilmente possono essere osservate in un giardino, per quanto esso sia realizzato con cura.

Altre specie invece sono meno esigenti ed é piuttosto facile che vengano a farci visita o che si insedino stabilmente nel nostro giardino e potremo identificarle con l'ausilio di un manuale.

Esse sono:

macaone

Papilio machaon

podalirio

Iphiclides podalirius

cavolaia

Pieris brassicae

cavolaie minori

Artogeia napi e Artogeia rapae

colia

Colias crocea e Colias hyale

cedronelle

Gonepteryx ramni e Gonepteryx Cleopatra

pieride del biancospino

Aporia crataegi

icaro blu

Polyommatus icarus

celastrina

Celastrina argiolus

silvano minore

Limenitis reducta

caraxe

Charaxes jasius

apatura

Apatura iris

fritillarie minori

Mellicta spp. e Melitaea spp.

pafia

Argynnis papaia

latona

Istoria lathonia

vanessa atalanta

Vanessa atalanta

vanessa io

Inachis io

vanessa del cardo

Cynthia cardui

vanessa c-bianca

Polygonia c-album

vanessa egea

Polygonia egea

vanessa dell’ortica

Alias urticale

ninfa minore

Coenonynpha pamphilus

bruna dei prati

Maniola jurtina

macchia del bosco

Pararge aegeria

bruna dei muri

Lasiommata megera

esperide venato

Ochlodes venatus

pavonia maggiore

Saturnia pyri

pavonia minore

Eudia pavonia

falena colibrì

Macroglossum stellatarum

sfinge del convolvolo

Agrius convolvoli

catocale

Catocala nupta e Catocala elocata

zigane

Zygaena spp.

arzia caia

Arctia caja

falena tigrata

Euplagia quadripunctaria

I giardini che verranno realizzati in tutte le scuole di Cusano e nell’area del nascente giardino presso la Zanelli (l’idea e’ di tante isole che si collegano all’area a prato più estesa del parco nord) , potranno molto facilmente essere visitati da farfalle appartenenti anche a specie più rare e localizzate che cercheremo di identificare.


Informazioni tratte dal manuale “ciao farfalla” di Amici dellaTerra

PIANTE  E CESPUGLI

Tenendo conto delle specie di farfalle che potrebbero arrivare (vedi le informazioni tratte dal manuale “ciao farfalla” di “ amici della terra”), dovremo piantare sia piante nutrici dei loro bruchi, sia piante ricche di nettare per le farfalle, non dimenticando qualche alberello o grosso cespuglio per le crisalidi.

PIANTE NUTRICI DEI BRUCHI

Per ospitare le larve sono necessarie piante che siano per loro commestibili: la natura ha disposto che la larva della farfalla, mangiatrice di foglie, non distrugga la pianta di cui vive l’adulto. Un’edera e un caprifoglio , molto gradite ai bruchi, saranno collocata a ridosso del muro. Verranno piantati inoltre, un pruno (Prunus domenstíca) o un prugnolo (Prunus spinosa), nutrici di numerose farfalle, qualche carota e qualche pianta di finocchio (meglio se selvatico). Come base useremo un po’ di erba medica, di cui sono utili sia i fiori sia le foglie. Sotto i cespugli in zone riparate potranno trovare posto anche altre piante nutrici come: ruta, cavolo ornamentale e nasturzio

PIANTE PER OSPITARE LE CRISALIDI

Un piccolo albero o un grosso cespuglio può essere utile a proteggere le crisalidi durante il delicato periodo necessario per la loro trasformazione in farfalle.

PIANTE RICCHE DI NETTARE PER LE FARFALLE

Lungo il perimetro del giardino, verso la via Caveto, formeremo siepi miste utilizzando:

  • specie sempreverdi (al cui interno alcune farfalle possono deporre le uova e svernare) come agrifoglio, pyracanta, mahonia, ligustro, viburno e ginepro.
  • cespugli da fiore come buddleia (nota anche come "arbusto delle farfalle"), pianteremo un minimo di tre Buddleie: una da potare a marzo, una a maggio e l’altra da lasciare intonsa. Avremo così una fioritura estesa lungo tutta la buona stagione.,

saranno piantate inoltre :lantana, lillà, veronica e weigelia per assicurare il rifornimento di nettare.

Per aiuole e bordure useremo piante annuali o erbacee perenni che garantiscano fioriture continue dalla primavera all'autunno inoltrato: tra le tante possibili soluzione daremo la preferenza a:

  • primavera: pisello odoroso, arabis, iberis e viola mammola
  • estate: asclepia (nota come "erba delle farfalle”), coreopsis, margherita, verbena
  • autunno: astro, verga d'oro, crisantemo, cosmos

Potrebbe trovarvi posto anche qualche pianta di Lythrum salicaria, o salcerella, che ci garantirebbe una profusione di cavolaie e, in minore misura, tutte le altre farfalle nostrane; questa pianta si può trovare lungo i fossi, la si riconosce dalle lunghe spighe blu-viola e dalle foglie lenceolate. Ama avere le radici all’umido. Tutti i cardi che crescono lungo i fossi sono ricchi di nettare. Non potendo raccogliere le piante, che sono protette, in tarda estate, raccoglieremo i semi, che germinano facilmente nel nostro giardino.

Poi pianteremo del lantana e la Pentas.(sono piante che soffrono un po’ il gelo quindi le tratteremo come quelle annuali, facendo ad ogni autunno le tale da tenere al riparo e ripiantandole in primavera)

Pianteremo anche altre specie ricche di nettare, scegliendole tra queste: l’alisso, l’aubretia, il Cheiranthus, l’Armeria maritima, la lunaria, la Hesperis matronalis, la Valeriana, la reseda, il Dianthus barbatus, la nepeta o erba gatta, la Phlox adsurgens, l’issopo, gli Aster, la verbena, l’Echium wildpretii, il fiordaliso, l’eliotropio, la Solidago, il Sedum, i clerodendrum (quasi tutti da ricoverare al caldo d’inverno), gli Edychium,.

ACCORGIMENTI DI CUI TENER CONTO

Le piante andranno sistemate secondo alcuni criteri di carattere generale:

  • In un punto ben illuminato del giardino, che riceva la luce del sole per almeno 5-6 ore al giorno
  • Le piante più piccole vanno sistemate sul davanti dell'aiuola (o bordura), quelle più alte sul retro (o nel centro)
  • Mettere a dimora gruppi di 5-6 piante di ogni specie: la macchia di colore sarà più appariscente e capace di attrarre le farfalle molto meglio che non un’aiuola dai colori troppo mescolati
  • Per favorire la sopravvivenza dei bruchi, piantare gli esemplari di "piante nutrici" in luoghi nascosti, come alla base delle siepi o dei gruppi di arbusti.
  • Deve esserci una pozza d'acqua da cui bere: adatti una fontana con bacinella od un laghetto in cui immergere del terreno frammisto a sabbia, da cui le farfalle possano succhiare acqua e sali minerali.
  • -Deve esserci un punto di riferimento dove le farfalle possano incontrarsi per iniziare il corteggiamento e da dove possano controllare l'ambiente circostante in cerca di pericoli prima di posarsi sui fiori: occorre quindi piantare almeno un albero dalla chioma compatta (ulivo, giuggiolo, biancospino, corbezzolo, salice)
  • disporre nel giardino anche dei grandi sassi o delle lastre di pietra: le farfalle prediligono riposarvi sopra per assorbire il calore che le pietre hanno immagazzinato durante le ore più calde della giornata
  • L'altezza ideale per le piante da mettere a dimora é di 30/45 centimetri. Esse costano molto meno delle piante più grandi e attecchiscono più facilmente. 
  • Le piante vanno distanziate l'una dall'altra di circa un metro.
  • E' consigliabile costruire la siepe con piante appartenenti a specie diverse (almeno 6).
  • Gli arbusti per la siepe vanno per lo più piantati durante il periodo di riposo vegetativo, cioé alla fine dell’inverno
  • Le piante delle aiuole vanno in genere messe a dimora in primavera.
  • In primavera i semi dovranno essere fatti germogliare in un semenzaio. Le piante ottenute con questa tecnica andranno trapiantate nel giardino

DOVE ACQUISTARE LE PIANTE:

  • AL SEMINATORE, V.LE EGINARDO 15, MILANO, TEL. 02/2813127
  • VIVAIO BANFI VIA PELORITANA 161, GARBAGNATE M.SE (MI), TEL.9955619
  • GARDEN SUPERFLORA, S.P. MILANO-MEDA KM.6,5, PADERNO DUGNANO (MI) TEL.02/99044234

Comunicazione inviata a tutte le famiglie delle classe IID

HELP PER GENITORI, NONNI, FRATELLI  E…CHIUNQUE VOGLIA LAVORARE CON NOI AL GIARDINO DELLE FARFALLE

ci serve aiuto per:

METTERE A PUNTO IDEE / PROGETTO

a) valutare insieme la migliore disposizione delle piante

b) stendere il progetto tecnico

FARE CON NOI LAVORI MANUALI

c) pulire / vangare / concimare

d) piantare / fare talee / potare ecc…

e) fare cartelloni (per fare pubblicità)

f) recintare / segnare percorsi

g) innaffiare quando fa caldo e la scuola è chiusa



PRESTITO ATTREZZI DI LAVORO

h) vanghe/ rastrelli di ferro/ forconi

i) cesoie/piantabulbi….

l) materiali per realizzare le bordure: mattoni, sassi o altro

Vi preghiamo di indicate nel tagliando sottostante il nome e cognome e la lettera corrispondente al tipo di aiuto che potete darci:

nome cognome_________________________tipo di aiuto______________________

disponibilità orarie ______________________________________________________

(tenete conto che noi lavoreremo essenzialmente il lunedì pomeriggio dalle 14,30 alle 15,20 e/o il giovedì mattina dalle 10.50 alle 11.40)


cespugli:

  • n.3 Buddlerie (Buddleia davidii, varietà lilla);
  • n. 3 Lantana camara (fiori rossi);
  • n. 3 lillà (Syringa vulgaris);
  • 1 biancospino

rampicanti:

  • edera; caprifoglio (Lonicera caprifolium o Lonicera periclymenum)

erbacee o aromatiche per le aiuole:

  • n.2 Lythrum salicaria (salcerella);
  • n.4 verbena (Verbena pulchella e Verbena bonailensis);
  • n. 4 eliotropo;
  • lavanda; salvia; menta, finocchio; valeriana rossa; origano; ruta;

sementi:

  • alisso giallo ; aster settembrino; sedum spectabile