La classe arriva con il pulmann nei pressi dell'ingresso delle scuole
del Parco Nord: camminiamo un po' e ci avviciniamo all'ingreso del secondo
lotto di rimboschimento.
Ci fermiamo e cominciamo a parlare, ad introdurre il tema di quest'oggi:
l'albero - come vive e cresce.
Cosa serve ad un albero per vivere?
- acqua/pioggia/neve
- seme/germoglio
- terra
- sole
- luna
- foglie
- frutti
- vermi
Ci poniamo poi il problema di come l'albero sia simile o no a noi umani
- occhi, bocca, ...
Stabiliamo che una importante bocca per l'albero è la radice,
che gli serve per succhiare l'acqua dal terreno - in effetti non si
tratta di sola acqua, ma di una sorta di succo di terra, di colore marrone,
reso nutriente da tutta la materia organica (foglie, rami, etc...) che
costituisce la terra insieme a piccolissimi sassolini.
Raccogliamo una manciata di questa terra per vedere effettivamente da
cosa essa sia costituita.
Parliamo anche di un'altra importante bocca della pianta: la foglia,
che serve per "mangiare" la luce emessa dal sole (altro elemento
necessario per la vita dell'albero).
Esistono gli occhi degli alberi?
Si e no - in questo i bambini hanno punti di vista diversi tra di loro.
In effetti l'albero non si muove, per cui non dovrebbe aver bisogno
di uno strumento visivo per decidere dove e come muoversi.
Però gli occhi potrebbero servirgli per qualcos'altro...
Per guardare le cose importanti.
Camminiamo nel bosco, lungo il sentiero
di Greta e Anselmo, alla ricerca dei paletti con i cartellini.
Troviamo il primo - il frassino dai mille occhi - che in effetti presenta
sul suo tronco una serie notevole di "occhi".
Questi sono "chiusi", nel senso che non si vede al loro interno
la "pallina" che abbiamo noi nei nostri occhi.
Andiamo alla ricerca degli "occhi aperti" degli alberi - ne
troviamo facilmente alcuni.
Camminiamo ancora, fino al "nido d'erba" - leggiamo sul cartellino
che qui si potrebbe giocare alla realizzazione della montagna di foglie.
Detto fatto, ecco che mi ritrovo in mezzo ad un mucchio di foglie che
man mano aumenta e che sta cercando di sommergermi. Tanto che ad un
certo punto chiedo l'aiuto ai bambini per poter uscire.
Una volta terminata la montagna di foglie i bambini si affrettano a
distruggerla.
Ci spostiamo quindi verso l'acero n°27 - la torre del drago - qui
ci prepariamo alla "scalata" di questa pianta, cosa che facciamo
con qualche apprensione con molta soddisfazione.
Facciamo merenda, quindi invito i bambini a cercare la pianta più
giovane del bosco, così come recita il cartellino di questa pianta.
Dopo varie ricerche individuiamo un piccolo biancospino di 2/3 anni
di vita.
Successivamente faccio vedere ai bambini quello che è effettivamente
l'albero più giovane, ovvero il seme di acero che sta precocemente
germogliando.
Raccogliamo alcuni di questi semi già in germoglio, per poterne
osservare la crescita in classe.
Ci sediamo un po' in terra per sentire dalla voce della maestra la
storia che hanno inventato a scuola.
Questa narrazione è molto bella, stimolante, ed è in attesa
di essere completata.
Si tratta in sostanza del dialogo continuo di un bimbo della scuola
materna con un bel melo presente nel giardino della scuola. Questa chiacchierata
si svolge attraverso una serie di domande che il bimbo pone all'albero:
- ti annoi?
- quanti anni hai?
- come mai io non cresco alto come te?
- quando sei felice?
- sei stato bambino?
- avevi una mamma?
Con le conseguenti risposte.
La discussione termina con la chiamata del bimbo da parte della maestra.
Come potrà continuare?
Per dare una mia risposta a questa domanda sul futuro della storia
invito i bimbi a mettersi in fila per uno e a seguirmi per andare a
ritrovare i tre alberi che abbiamo conosciuto poco prima:
- la torre del drago - con i suoi giochi che ci ha fatto fare
- il nido d'erba - con la sua montagna di foglie
- il frassino dai mille occhi, che, per ora, non ci ha ancorta fatto
fare niente
Siamo quindi vicino al frassino dai mille occhi: intorno a lui potremmo
iniziare a costruire la nostra stanza
del racconto.
Una volta fatto ciò spiego ai bambini quello che dovrebbero
fare a scuola e cosa faremo insieme al Parco quando ci ritroveremo nel
mese di giugno.
Saluti a tutti.