La classe arriva presso la cascina in orario: subito partiamo per raggiungere
l'ingresso del bosco del Parco Nord.
Ci fermiamo poco dopo: comincio a raccontare ai bambini quelle che
sono le notizie fondamentali su questo Parco - la sua giovinezza e la
sua artificialità. Presento alla classe gli alberi che ci sono
vicini - alberi molto giovani, ma già di dimensioni non indifferenti.
Stabiliamo che la maggior parte di queste piante, malgrado abbiamo un'età
che è pari alla metà degli anni che ho io, sono molto
più grandi e alte di me (circa 7/8 volte).
Quindi stabiliamo che albero ed essere umano hanno delle modalità
di crescita assolutamente diverse.
Sentiamo il ticchettio del picchio rosso - lo sentiamo più volte
e stabiliamo che dovrebbe essere abbastanza vicino a noi.
Camminiamo un po': anzi, chiedo ai bambini di andare alla ricerca di
qualcosa di strano intorno a loro.
Subito individuano i cartellini del sentiero
di Greta e Anselmo: prima il "nido d'erba", poi il "frassino
dai mille occhi", quindi "la torre del drago".
Presento i vari giochi collegati ai relativi alberi, ma non giochiamo
fino a che non arriviamo presso l'ultimo di quelli appena citati: la
torre del drago.
Prima di fare il gioco previsto, propongo ai bambini di scalare la
torre - un acero di monte - o meglio, cercare di saltarci sopra e ridiscenderne
senza troppi danni.
Con l'aiuto delle maestre riusciamo a fare questa cosa: una sorta di
medicina contro le nostre paure!
Subito dopo dividiamo le due classi in 4 gruppetti, assistiti dalle
insegnanti: loro compito sarà quello di individuare la pianta
più giovane del bosco.
Dopo alcune ricerche, dopo aver visto le piante trovate, siliamo la
classifica di questa specie di gara:
- un acero di 20 anni
- un'altro acero di 20 anni
- un sambuco di 15 anni
- un biancospino di 2/3 anni
Evidentemente la pianta più giovane tra le quattro non potrà
essere che il biancospino: l'unica effettivamente più piccola
delle altre.
comunico quindi ai bambini che, in ogni caso, non hanno però
trovato la pianta effettivamente più piccola: si tratta di più
piante - ovvero dei semi di acero in pieno germogliamento.
Ne raccogliamo alcuni che verranno portati a scuola per essere piantati
dentro ad un vasetto.
Facciamo merenda sul prato, quindi ripartiamo per un giro nel bosco.
Ci avviciniamo al luogo da cui proveniva il ticchettio del picchio:
ne intrvediamo due che, dopo aver "passeggiato" su e giù
per un alto pioppo, si allontanano disturbati dalla nostra presenza.
Osserviamo quindi il nido vecchio di un'altra coppi di picchi: è
abbastanza basso, per cui non ottimale per la miglior riuscita della
nidificazione.
Camminiamo ancora; quindi ci fermiamo e analizziamo le fette di legno
che ho portato.
Le classi, divise a gruppetti di tre, individuano facilmente le età
dei vari alberi, oltre ad una serie di segni interessanti:
- cicatrici
- inclusioni di piccoli rametti
- tagli da asciugamento del legno
- segni da taglio di motosega
- segni da rodilegno
Osserviamo inoltre alcune cicatrici sulle cortecce degli alberi, dovute
soprattutto ai fenomeni di compenetrazione tra rami adiacenti.
E' tardi, e mi stavo dimenticando di vedere i bellissimi disegni che
mi hanno portato - sulla crescita degli alberi.
Ecco riportati alcuni di questi disegni disegni: (clicca
sulle picole immagini per vederne l'ingrandimento )
Prima di salutarci ci mettiamo in cerchio intorno all'albero n°44
- che sarà la sede della loro stanza
del tempo: quindi comunico le consegne per il lavoro a scuola.
Saluti a tutti e alla prossima.