Dalle scuole del Parco Nord, dove incontro la classe, ci dirigiamo
all'ingresso del bosco, dove subito ci spostiamo per portarci al nostro
albero: La torre del Drago.
Il percorso lungo il sentiero
di Greta e Anselmo è breve, ed una volta raggiunto il nostro
albero dobbiamo provare a salirci, come si era fatto alla fine della
prima uscita.
Soddisfatto questo desiderio ci organizziamo per l'attività di
questa mattina.
I ragazzi presentano così il racconto preparato a scuola, che
impostammo la volta scorsa, dal titolo:
Pericolo al parco Nord
Durante un giro di controllo al parco, una guardia
ecologica incontra il suo aiutante, un piccolo pettirosso dalle piume
lucenti, con un'ala slogata.
Il pettirosso racconta di un'invasione di grossi corvi neri molto
arrabbiati: hanno distrutto l'ingresso del parco e la gente spaventata
è corsa via.
Il piccolo pettirosso ha cercato di fare qualcosa, ma purtroppo si
è slogato un'ala.
Prima di volare via ha chiamato lo spirito magico del parco, uno spirito
buono che veste come le guardie ecologiche e che aiuta le persone,
animali e piante che si trovano nel parco.
La guardia ecologica osserva i danni causati dai grossi corvi neri,
fa una lista e la consegna allo spirito del parco.
Lo spirito magico ha bisogno di studiare bene la situazione per poter
risolvere questi problemi.
Si ritira, così, nella Torre del drago, un bellissimo albero
dai grandi rami in cui vive lo spirito magico.
Dopo alcune ore di studio, lo spirito magico capisce che i grossi
corvi neri erano stati spaventati da tanti piccoli aerei che avevano
sorvolato a bassa quota il parco.
Lo spirito magico informa la guardia ecologica ed il suo aiutante,
che intanto avevano sistemato i danni.
I piccoli aerei non sorvoleranno più a bassa quota il parco,
i corvi neri sono di nuovotranquilli e la gente può ritornare
al parco.
La guardia ecologica e il suo aiutante si complimentano per il problema
risolto.
Decidiamo così di costruire la stanza
dello spirito magico e successivamente di recitare la storia.
Iniziamo a delimitare lo spazio con rami secchi, e a ripulirlo da foglie
e rametti a terra che possono arrecarci disturbo.
Passiamo poi alla realizzazione della casa che si appoggia proprio
al nostro albero "la Torre del Drago".
E' una vera capanna, la costruzione che realizziamo, coperta da un tetto
di erba, solida e spaziosa: possiamo infatti entrarci stando in piedi.
Fieri del nostro lavoro ci apprestiamo ad organizzare lo spazio come
un piccolo teatro: recuperiamo allora un grosso tronco che trasformiamo
in un comoda e grande panca dove gli spettatori possono trovare posto.
Ci diamo dei ruoli all'interno della commedia: alcuni saranno i corvi,
altri gli aerei, il pettirosso, le guardie ecologiche, i visitatori
del parco spaventati ed infine lo spirito magico.
Prepariamo velocemente le parti ed iniziamo a recitare.
Nel momento che non si recita si diventa spettatori comodamente seduti
in platea.
Non ci restano che cinque minuti per preparare la pagina di giornale,
la riemoiamo cosi molto velocemente con i colori e la prima frase che
ci viene in mente.
Ci avviamo allora sulla strada del ritorno, saluto i ragazzi e mi dirigo
in cascina.