La classe mi raggiunge in Cascina, ritiriamo le piantine che ci serviranno
per l'attività di piantumazione che ci aspetta stamattina.
Prendiamo anche gli attrezzi che ci servono e ci spostiamo, un po' carichi,
verso il limite del bosco.
Il bosco da lontano spaventa un pochino: ci saranno dei lupi? chiedono
i bambini.
Con un po' di timore entriamo dunque fino al "Frassino dai mille
occhi", appoggiamo piantine ed attrezzi ed organizziamo la nostra
attività.
Partiamo così dal lavoro realizzato in classe dai ragazzi: un
cartellone con diversi disegni illustrano l'utilità degli alberi,
per l'ambiente e per l'uomo.
I bimbi raccontano il loro lavoro e poco alla volta entriamo nel tema
della mattinata: gli alberi ed il lavoro.
Concluso questo momento lasciamo qui le nostre piante e ci dirigiamo
verso il centro del bosco dove iniziamo un'esplorazione alla ricerca
di indizi utili per comprendere la vita di questo ambiente, i bisogni
di un albero, il significato dell'intervento dell'uomo, artefice del
bosco in cui ci troviamo.
Per raggiungere il fitto del bosco seguiamo il sentiero
di Greta e Anselmo, realizzato dalle classi dell'anno scorso, che
si dimostra come sempre estremamente coinvolgente.
Durante l'esplorazione i ragazzi vengono catturati dagli animaletti
del terreno, vermi, insetti, cimici, ragni e dalle foglie e rametti
secchi - poco a poco capiamo quindi cos'è il terreno, cosa succede
al suo interno, la sua fertilità, elemento essenziale per la
crescita delle piante.
Le piante traggono infatti da esso acqua e sali minerali.
Ragioniamo inoltre su altri bisogni degli alberi come la luce e lo
spazio a loro disposizione.
Questi saranno, insieme al passaggio dei visitatori del Parco gli aspetti
da tenere in considerazione quando progetteremo la nostra piantumazione.
Cerchiamo, sempre durante la nostra esplorazione, di scoprire gli abitanti
delle nostre piante e dedichiamo così una certa attenzione agli
uccelli.
Non ne vediamo ma li sentiamo e troviamo un nido di picchio oltre alle
numerose casette poste dall'uomo per le cince.
Impariamo inoltre cosa sono le gemme e le diverse parti che costituiscono
una pianta: radici, fusto, foglie e le loro funzioni.
E' giunto il momento di fare merenda, ci accampiamo così in
mezzo a numerosi cespugli di sambuco e, scoperto che il midollo di quest'albero
è estremamente morbido, diventiamo costruttori di cannucce e
fischietti (che non suonano) con i numerosi rametti che troviamo a terra.
Terminata la merenda torniamo al frassino 21 - sede della nostra stanza
del lavoro - dove avevamo lasciato piantine ed attrezzi e progettiamo
l'intervento di piantumazione.
Scegliamo il posto per le piantine di ligustro, che diventeranno dei
grossi cespugli durante la loro crescita; consideriamo il passaggio
umano, la luce e lo spazio e le appoggiamo sul terreno.
A turno, con il piccone prepariamo le buche necessarie.
Alzare il piccone è una fatica, sassi e radici rendono difficoltoso
il lavoro ma questo non frena i bimbi che di buona lena, poco alla volta
preparano il terreno.
Togliamo così i ligustri dai vasi e li mettiamo nelle buche,
ricopriamo con la terra, la schiacciamo bene intorno alle radici ed
in qualche caso grazie a delle bottigliette di acqua che i bambini hanno
con sè, bagnamo i nostri alberelli.
Guardiamo il nostro lavoro e programmiamo quello che ci aspetta in
classe in preparazione della seconda uscita.
Dovremo infatti progettare l'arredamento della stanza intorno al nostro
frassino e formuliamo così qualche ipotesi.
La nostra attività è terminata, saluto i ragazzi che
si dirigono verso la scuola e ritorno in cascina.