Coltivo l'albero

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Le classi del Comune di Sesto San Giovanni - 1b
elementare via Galli
26 marzo 2002

La classe mi raggiunge in Cascina, ritiriamo le piantine che ci serviranno per l'attività di piantumazione che ci aspetta stamattina.
Prendiamo anche gli attrezzi che ci servono e ci spostiamo, un po' carichi, verso il limite del bosco.

Il bosco da lontano spaventa un pochino: ci saranno dei lupi? chiedono i bambini.
Con un po' di timore entriamo dunque fino al "Frassino dai mille occhi", appoggiamo piantine ed attrezzi ed organizziamo la nostra attività.

Partiamo così dal lavoro realizzato in classe dai ragazzi: un cartellone con diversi disegni illustrano l'utilità degli alberi, per l'ambiente e per l'uomo.

I bimbi raccontano il loro lavoro e poco alla volta entriamo nel tema della mattinata: gli alberi ed il lavoro.

Concluso questo momento lasciamo qui le nostre piante e ci dirigiamo verso il centro del bosco dove iniziamo un'esplorazione alla ricerca di indizi utili per comprendere la vita di questo ambiente, i bisogni di un albero, il significato dell'intervento dell'uomo, artefice del bosco in cui ci troviamo.

Per raggiungere il fitto del bosco seguiamo il sentiero di Greta e Anselmo, realizzato dalle classi dell'anno scorso, che si dimostra come sempre estremamente coinvolgente.

Durante l'esplorazione i ragazzi vengono catturati dagli animaletti del terreno, vermi, insetti, cimici, ragni e dalle foglie e rametti secchi - poco a poco capiamo quindi cos'è il terreno, cosa succede al suo interno, la sua fertilità, elemento essenziale per la crescita delle piante.
Le piante traggono infatti da esso acqua e sali minerali.

Ragioniamo inoltre su altri bisogni degli alberi come la luce e lo spazio a loro disposizione.
Questi saranno, insieme al passaggio dei visitatori del Parco gli aspetti da tenere in considerazione quando progetteremo la nostra piantumazione.

Cerchiamo, sempre durante la nostra esplorazione, di scoprire gli abitanti delle nostre piante e dedichiamo così una certa attenzione agli uccelli.
Non ne vediamo ma li sentiamo e troviamo un nido di picchio oltre alle numerose casette poste dall'uomo per le cince.

Impariamo inoltre cosa sono le gemme e le diverse parti che costituiscono una pianta: radici, fusto, foglie e le loro funzioni.

E' giunto il momento di fare merenda, ci accampiamo così in mezzo a numerosi cespugli di sambuco e, scoperto che il midollo di quest'albero è estremamente morbido, diventiamo costruttori di cannucce e fischietti (che non suonano) con i numerosi rametti che troviamo a terra.

Terminata la merenda torniamo al frassino 21 - sede della nostra stanza del lavoro - dove avevamo lasciato piantine ed attrezzi e progettiamo l'intervento di piantumazione.

Scegliamo il posto per le piantine di ligustro, che diventeranno dei grossi cespugli durante la loro crescita; consideriamo il passaggio umano, la luce e lo spazio e le appoggiamo sul terreno.

A turno, con il piccone prepariamo le buche necessarie.
Alzare il piccone è una fatica, sassi e radici rendono difficoltoso il lavoro ma questo non frena i bimbi che di buona lena, poco alla volta preparano il terreno.

Togliamo così i ligustri dai vasi e li mettiamo nelle buche, ricopriamo con la terra, la schiacciamo bene intorno alle radici ed in qualche caso grazie a delle bottigliette di acqua che i bambini hanno con sè, bagnamo i nostri alberelli.

Guardiamo il nostro lavoro e programmiamo quello che ci aspetta in classe in preparazione della seconda uscita.
Dovremo infatti progettare l'arredamento della stanza intorno al nostro frassino e formuliamo così qualche ipotesi.

La nostra attività è terminata, saluto i ragazzi che si dirigono verso la scuola e ritorno in cascina.