La classe arriva puntuale all'appuntamento in cascina: qui preleviamo
le 8 piantine di ligustro che andremo a piantare all'interno del bosco
del Parco Nord.
Ci incamminiamo fino all'ingresso del bosco: qui ci fermiamo e cominciamo
a dare le notizie fondamentali relative a questo ambiente.
Gli alberi qui presenti sono giovani - non hanno più di venti
anni di vita - sono stati piantati circa venti anni fa dagli operai
forestali del Parco, e sono cresciuti, molto.
In effetti la loro dimensione ed altezza è notevole, molto più
del più alto degli esseri umani (o appartenenti più genericamente
al mondo animale).
Camminiamo un po' fino ad arrivare a conoscere i cartellini del sentiero
di Greta a Anselmo: incontriamo il gioco "la montagna di foglie",
che facciamo con molto divertimento.
Facciamo la conoscenza del "bosco smarrito": lo cerchiamo
e lo troviamo in un boschetto piccolino fatto da tre giovani biancospini.
Ci fermiamo anche vicino alla "torre del drago", dove parliamo
dell'acero - la pianta della paura - dove ci prepariamo alla scalata
guaritrice del nostro albero. Stranamente questa volta, tutta la classe,
alla fine si dichiara "paurosa", per cui accetta di prendere
la medicina dall'acero.
Alla fine tutti i bambini si rifugiano all'interno della capanna situata
presso la torre del drago.
Facciamo merenda, quindi, sul grande prato a fianco del bosco, osserviamo
il lavoro che hanno realizzato a scuola.
Si tratta di un cartellone con una domanda importante:
sotto ci sono una serie di risposte - sia a parole che attraverso il
disegno.
I motivi più importanti per cui l'uomo pianta gli alberi risultano
essere i seguenti:
- la produzione dell'ossigeno
- delle carte
- del legno
- dei frutti
- della bellezza
- dell'acqua (in questo caso l'unico riferimento valido e reale potrebbe
essere il ruolo di riserva d'acqua svolto da determinate piante presenti
nei deserti.
Camminiamo ancora fino a raggiungere il pioppo dove si trova il nido
di picchio: lo osserviamo e arriviamo a presupporre che al suo interno
ci possano già essere le uova in cova.
A questo punto torniamo indietro e raggiungiamo l'albero n°23 -
quello della montagna di foglie, intorno al quale andremo a piantare
le nostre piantine e dove inizieremo a costruire la nostra stanza
del lavoro.
Spiego ai bambini quale potrebbe essere il lavoro a scuola sulla stanza
- il progetto e la varie cose da fare - quindi passo a spiegare come
si fa a piantare una piccola piantina.
Si tratta di una serie di semplici operazioni, ma da effettuarsi con
molta attenzione.
I bambini eseguono molto bene il compito a loro assegnato.
Il tempo per l'uscita sta per terminare: ci salutiamo.
Alla prossima.