La classe 1e arriva puntuale in cascina: dopo i primi saluti ci avviamo
verso il bosco.
Ci fermiamo un po' al suo ingresso: giusto il tempo per dare alcune
importanti informazioni su di esso.
Parliamo del fatto che si tratta di un bosco giovane, piantumato utilizzando
moltissime piccole piantine circa 20 anni fa.
Queste piccole piantine sono cresciute, eccome. E sono cresciute in
maniera molto diversa da come cresciamo noi umani.
In altezza, per esempio, la loro crescita in teoria non smetterebbe
mai, sempre verso l'alto e verso l'esterno; in pratica le rotture dei
rami, il loro appesantimento e la relativa curvatura fanno si che la
crescita sia comunque limitata.
Camminiamo un po' lungo il sentiero
di Greta e Anselmo: incontriamo i cartellini indicanti le varie
piante e i giochi ad esse correlati.
Giochiamo alla "montagna di foglie", dividendo la classe
in due gruppi, quindi, in corrispondenza della "torre del drago",
proviamo a scavalcare questa bellissima pianta.
Vicino ad essa vediamo una specie di casetta fatta con i rami, dentro
alla quale ci rifugiamo per qualche istante.
Facciamo merenda.
Camminiamo un po' dentro al bosco - ci fermiamo quindi in corrispondenza
di un nido di cinciarella, che osserviamo intenta a portarvi all'interno
del materiale morbido per realizzare il giaciglio per i piccoli.
Durante questa operazione l'animale non sembra particolarmente infastidita
dalla nostra presenza.
Proseguiamo ancora nel bosco, quindi ci fermiamo, ci sediamo in terra
e osserviamo i cartelloni che hanno realizzato a scuola sul tema della
crescita dell'albero paragonata alla crescita del bambino.
Vediamo vari disegni che ritraggono il bambini nel corso di tutta la
sua vita (dal momento in cui è nella pancia della mamma, fino
alla sua vecchiaia); oltre a immagini dell'albero nelle fasi fondamentali
della sua crescita - il seme, la sua germinazione, la sua crescia, la
produzione di frutti, non la sua morte, però.
Osserviamo inoltre come siano sempre presenti l'acqua, la terra, il
sole - come elementi fondamentali per la crescita dell'albero.
Camminiamo ancora fino a raggiungere l'acero n°67, che decidiamo
dovrà diventare sede della nostra stanza
del tempo.
A questo punto distribuisco alle coppie di bimbi le fette di legno,
che dovranno da loro essere osservate, per valutarne l'età e
gli eventuali segni particolari presenti.
Per quel che riguarda le età, non ci sono particolari problemi
da parte dei bambini; mentre non sempre si riescono adindividuare i
segni presnti all'interno, come memoria delle cose successe nel corso
del tempo.
- le ferite e la loro progressiva chiusura
- i segni del taglio con la sega
- le presenze del rodilegno che mangia il legno
- le marcescenze del legno
- le rotture del legno dovute al rinsecchimento del legno stesso.
Prima di salutare i bambini, spiego a loro come dovrà essere
allestita la loro stanza in occasione della seconda uscita.
Saluti a tutti.