La classe arriva in cascina verso le 10 e subito ci avviamo verso l'ingresso
del bosco.
Ci fermiamo e cominciamo a raccontare le cose importanti del bosco
del Parco Nord: la sua giovinezza e la sua artificialità.
Osserviamo come l'albero cresca molto diversamente da noi: la sua altezza,
la circonferenza del suo tronco, danno delle misure che noi umani non
raggiungeremo mai. Per non parlare poi delle età.
Cerchiamo di valutare quanto un albero di venti anni sia più
alto di una persona adulta: otteniamo un valore di circa 7 volte - quindi
l'altezza media di un albero del Parco potrebbe essere intorno ai 15
metri.
Camminiamo e andiamo alla ricerca dei cartellini del sentiero
di Greta e Anselmo: ne troviamo in successione 4, cercando, per
ognuno di essi, di immaginarci come possa essere il gioco relativo.
Ci ferminamo quindi in corrispondenza del solito acero - "la torre
del drago" - dove ci cimentiamo nel gioco della ricerca della pianta
più giovane.
Formiamo i soliti 4 gruppi e mandiamo i bimbi alla ricerca dell'albero
più giovane, con il seguente risultato:
- 3 piante con 20 anni di vita
- un germoglio di acero spuntato da pochissimi giorni
Quest'ultimo è evidentemente, sicuramente, la piantina più
giovane di tutto il Parco Nord.
Osserviamo questi germogli e ne raccogliamo alcuni per metterli in
un vaso a scuola.
Approfittiamo della presenza dell'albero "torre del drago"
per provare a scalarlo - con l'intento di vincere le nostre paure. Non
tutti però svolgiamo questa operazione, in quanto un certo numero
di bimbi dichiara a priori di non avere paura di nulla.
Facciamo merenda, quindi ci mettiamo ad osservare i disegni che hanno
realizzato a scuola: una serie di immagini sulla crescita del bambino
e dell'albero a confronto.
Camminiamo ancora un po' nel bosco - ci fermiamo ancora e passiamo
all'analisi delle fette di legno che ho portato: a gruppetti di tre
consegno il campione - i bambini lo analizzano - e, alla fine, valutiamo
insieme le varie osservazioni.
Per quel che riguarda le età, le osservazioni si svolgono correttamente,
per cui anche i valori risultano abbastanza corretti; l'osservazione
dei segni particolari del legno si svolgono anch'esse senza troppi intoppi,
per cui osserviamo la presenza di:
- segni di taglio della sega
- segni di alterazione del legno - marcescenza, cambio di colore
- segni di rinsecchimento del legno - fratture
- segni di ferite
- segni di inglobamento di rametti
- presenza di gallerie di rodilegno
Camminiamo ancora un po' fino a raggiungere l'albero n°55, introrno
al quale cominciamo a costruire la nostra stanza
del tempo.
Prima di salutarci assegno alla classe il compito a scuola, per il prossimo
allestimento della loro stanza.
Saluti a tutti.