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le classi del Comune di Cinisello Balsamo

2b - Media Marconi - 5 novembre 2004

Ci incontriamo davanti alla cascina e ci incamminiamo verso lo stagno.
Inizialmente lo osserviamo da lontano. Voi sapete già che questo Parco è artificiale, cioè lo ha creato l'uomo. Insieme proviamo a pensare come si possa creare uno stagno.
La difficoltà sta nel cercare di trattenere l'acqua, che in una buca qualsiasi verrebbe assorbita dalla terra.Qualcuno ha la risposta: mettendo uno strato di argilla.

La particolarità di questo stagno e che se le piante sono state messe dall'uomo, gli animali no. Come e chi sarà riuscito a raggiungere questo ambiente?
Sul cartellone che avete portato avete ricreato uno Stagno, immaginando tutto quello che ci si potrebbe trovare.

Ecco la mappa realizzata in classe:


Questo è l'elenco delle parole presenti nella mappa:

Temperatura, pressione, luce, topo, canneto, ditisco, notonette, ninfea, libellula, zanzara, alghe, plancton, anatra, germano reale, lombrico, tife, rosa canina, rane, rospo, girini, ape, carpe, trote, lucci, sanguisuga.


Ci avviciniamo allo stagno e gli giriamo intorno passando sotto gli alberi e osserviamo bene cosa ci nasconde.

Alla fine le vostre osservazioni contano:

Torniamo sul vostro cartellone. Ci sono parole che non avevate preso in considerazione, come gallinella d'acqua che abbiamo visto nascondersi o come tartaruga, che qualcuno sostiene di aver visto altre volte.
Inizialmente cerchiamo di rosso le parole che non avete trovato, poi discutendone ne eliminiamo alcune.

Pressione, temperatura e luce non si possono propriamente vedere, ma sono tre fattori importanti per la vita acquatica.
Prima di tutto ragioniamo sui pesci, che non possono essere giunti fin qui da soli ma devono essere stati immessi nello stagno. Da qui ipotizziamo che carpe e pesci rossi si possano anche trovare bene in un ambiente simile ed è per questo che in effetti li abbiamo "avvistati", mentre le trote necessitano di acqua più limpide, e possibilmente correnti; i lucci è più facile trovarli in un lago.
Le sanguisughe, così come le intendete voi, grosse e "succhiatrici di sangue", si trovano in ambienti diversi.
Non abbiamo visto e potrebbero invece esserci gli insetti acquatici da voi indicati, per non parlare di rane e rospi.
A questo punto disegno una tartaruga sul vostro cartellone, e provate a capire cosa gli animali attribuiti allo stagno mangino.
Alle piante diamo il numero 1, agli erbivori il 2, ai carnivori il 3, ai decompositori il 4.
A scuola poi proverete a ricostruire le catene alimentari.
Dalla nostra discussione emerge che tartarughe e pesci, entrambi carnivori, hanno assunto un ruolo di predatori nello stagno, e le prede più facili sono proprio gli insetti che mi avete indicato, le uova di rane e rospi, i girini, che quindi qui difficilmente si osservano.

Ecco la mappa fatta a scuola dopo la fase di verifica:

Ci spostiamo verso gli stagni nuovi.

Sul sentiero ci attraversa la strada un bellissima biscia, la coronella austriaca, che molto lentamente si rifugia nel boschetto.

Qui facciamo un primo momento di osservazione, rapido perché purtroppo abbiamo pochissimo tempo.

Le differenze con l'altro stagno che notate sono:

Scoprite che è uno stagno più giovane, dove si è sperimentata la nascita di un ecosistema. Qui anche le piante sono giunte da sole. E qualcuno lo capisce: i semi trasportati dal vento, fin dall'altro stagno!
Un ultima cosa che vi chiedo è di "adottare" un angolo dello stagno che vi indico, e di osservarlo molto attentamente.

Alla fine scriviamo le vostre osservazioni su una mappa.

Ecco la mappa realizzata oggi:


Questo è l'elenco delle parole presenti in questa seconda mappa:

Fango, tife, moscerini, zanzare, alghe.

Il nome che date al vostro luogo è Tifangolo.

A scuola approfondirete le parole legate allo stagno, e l'idea che siano collegate tra loro, e dopo essere tornati davanti alla cascina ci salutiamo.