Il sito del Parco Nord Milano

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Le classi del Comune di Sesto San Giovanni

1a/1c - Media Falk

Quando ci incontriamo la 1c si divide in due gruppi ed insieme alla 1a viene con me.

Entriamo nel bosco e mi presento.

A scuola alcuni di voi hanno parlato delle parole degli ambienti del Parco e me le elencate.

La prima parola che collegate a Bosco è Alberi.

Parliamo allora degli alberi che ci circondano. Decidete che non sono vecchi perché non sono tronchi moto spessi. Siete sorpresi che sappia che hanno una trentina d'anni.

Siete poi voi a capire che se conosco la loro età devo sapere quando sono stati piantati! e che se sono stati piantati questo è un bosco artificiale.

La storia del parco la ricostruiamo insieme, immaginando le fabbriche che c'erano e tutto il lavoro che è stato intrapreso per trasformare il territorio così come lo vedete oggi.

Alcuni riescono a vedere i filari lungo i quali erano stati piantati gli alberi.

Quello che questo bosco diventerà sarà un bosco sempre più simile ad uno naturale, quindi disordinato.

Ecco altre parole che collegate a Bosco:

Ci incamminiamo lungo un sentiero per scoprire quali altre parole mi avete indicato correttamente.

Notate che di foglie ce ne sono davvero tante, e che alcuni arbusti sono carichi di piccoli frutti rossi: i frutti del biancospino, che nutriranno gli uccelli durante tutto l'autunno, ed in parte anche d'inverno.

Prima di cercare gli animali alcuni si fermano sotto ad un grande albero: questo deve essere più vecchio! Invece no, e qualcuno scopre che è solo cresciuto di più, "forse ha mangiato troppo!"

E' un olmo che pian piano si è fatto largo estendendo i suoi rami e le sue radici e rubando luce, acqua e sali minerali agli alberi intorno.

Rimanendo intorno all'olmo divisi in cinque gruppi avete dieci minuti per cercare qualche traccia di animale e capire quali possono vivere qui.

Alla fine due gruppi a parimerito sono riusciti a trovare 6 indizi:

Dopo un momento di merenda ci dirigiamo verso gli stagni, che moltissimi di voi non hanno mai visto!

Anche qui vi immaginate ci sia l'intervento dell'uomo. Devono aver scavato e poi isolato in qualche modo il terreno per non far assorbire l'acqua. Qualcuno indovina: con l'argilla.

Vi spiego poi che le piante acquatiche sono state messe dall'uomo, mentre gli animali sono arrivati da soli.

Riuscite a intuire che rane ed uccelli si siano spostati, ma le tartarughe ed i pesci?

Capite con l'aiuto del professore che qualcuno deve averli buttati nello stagno, e così facendo ha disturbato quest'ecosistema, perchè tartarughe e pesci sono carnivori e rane e rospi dal loro arrivo non sono più riusciti a svilupparsi.

Poiché alla parola Laghetti collegate solo Acqua, osserviamo bene lo stagno:

Allontanandoci dal laghetto osserviamo il Teatrino e la Montagnetta, sorta sui detriti delle vecchie fabbriche che fondevano il ferro.

Scaliamo il teatrino e lungo una discesa su cui è impossibile non mettersi a correre ci dirigiamo verso la nostra ultima meta.

I laghetti nuovi. Vi spiego che sono più giovani, che se farete attenzione potrete sentire il gracidare di rane o vederle saltare. Che si è scelto di non mettere piante acquatiche e di osservare cosa succedeva con il tempo.

Qui andate a caccia di elementi, quindi di parole nuove:

Qualcuno dice di aver trovato il frutto di una tifa per terra. Sperando non sia stato strappato ne approfittiamo per capire come le piante acquatiche siano riuscite a colonizzare quest'ambiente.

Sbriciolando questa specie di pannocchia marrone volano in aria tanti semini simili a qualli dei soffioni. Capite allora che le piante acquatiche si sono spostate così: volando lontane attraverso i semi. Quelli "fortunati" sono riusciti a cadere in acqua ed hanno dato vita alle prime tife dei laghetti nuovi.

Siete stanchi ed assetati e ci incamminiamo verso una fontana dove ci salutiamo. Arrivederci.