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La seconda uscita

Le classi del Comune di Sesto San Giovanni

1d/2d - Media Luini - 23 settembre 2004

E' una bella giornata, con il sole, abbastanza calda.
Incontro le due classi (17 alunni in tutto - veramente pochi) e subito ci incamminiamo verso il bosco.

Ci fermiamo per inizire le nostre attività odierne.
Inizio col presentare il parco in quanto realtà territoriale giovane e artificiale: infatti gli alberi presenti non hanno più di 25 anni di vita e sono stati piantati dall'uomo.

Intorno a noi osserviamo la presenza di moltissime piccole piantine piantate da poco tempo: notiamo che sono accompagnate sempre da una piccola canna di bambù con l'estremità colorata di rosso, da una protezione in plastica verde, e da una specie di copertina alla base. Tutto questo per far si che la piantina sia facilmente visibile, sia protetta dai denti dei conigli, sia salvaguardata dalle erbe infestanti.

Ci incamminiamo nuovamente per un breve tratto. Chiedo agli alunni di osservarsi intorno durante il tragitto, per osservare le caratteristiche più evidenti di questo ambiente.
Ci fermiamo, ci sediamo utilizzando un tronco in terra come panca. Nella breve discussione che sviluppiamo emergono alcuni interessanti elementi:

Poco più avanti osserviamo una cosa curiosa e interessante: sotto e attaccato ad una casetta nido per uccelli, ormai abbandonata, si è stabilita una colonia di calabroni, che ha realizzato un favo di alcuni decimetri. Rimaniamo alcuni minuti ad osservarne l'andirivieni.

Via, ancora nel bosco..., in mezzo a rami, rovi, erba alta. Raggiungiamo una zona del bosco in un certo senso "wilderness", ovvero lasciata ad uno sviluppo più naturale, meno controllato dall'uomo.
Qui osserviamo che ci sono moltissime piante morte in piedi, scortecciate, ciondolanti.

Vediamo che in questa zona ci sono anche molti alberi e rami in terra, spesso ricoperti di funghi lignicoli. Chiedo ai ragazzi di cercare un po' di questi funghi e di raccoglierli. Troviamo alcui esemplari davvero interessanti.

E' ora di merenda... finalmente!

Ci rimettiamo in cammino, in direzione dei laghetti.

Lungo la strada ci fermiamo, incuriositi da quelle specie di lampade bianche appese ai pioppi cipressini. In effetti non servono a fare luce, ma si tratta di trappole per catturare i maschi del rodilegno rosso, una farfalla notturna le cui larve stanno danneggiando enormemente il legno di queste piante rendendole deboli e fragili.

Cammina cammina incontriamo un luogo un po' particolare: i binari della Breda, ovvero l'anello di prova di un tipo di locomotrice della metropolitana milanese, utilizzato nei primi anni '60.
Questo anello è stato successivamente abbandonato e quindi colonizzato dalla vegetazione spontanea: piante di bagolaro, pioppo, betulla, ciliegio,.., tutte con la comune caratteristica di avere una resistenza alle avversità fuori dal comune.

Raggiungiamo il laghetto "vecchio" più grande. Subito, tutti insieme, facciamo il giro del laghetto per osservarne la vita animale.
La vegetazione è piuttosto intricata, anche per meglio celare la presenza di gallinelle d'acqua e germani, che osserviamo piuttosto bene. Osserviamo inoltre la presenza di parecchi pesci e di qualche tartaruga.

Terminato il giro ci sediamo sul prato e facciamo insieme alcune considerazioni. Soprattutto accenniamo alla notevole presenza di tartarughe e al grave danno che la loro presenza ha determinato: la quasi completa eliminazione di insetti acquatici e di anfibi quali rane e rospi.

Purtoppo ora è tardi e i ragazzi devono dirigersi verso scuola.

Ciao a tutti!

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