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le scuole del Comune di Bollate

2b - elementare Montessori - 28 ottobre 2003

La classe arriva puntuale all'appuntamento in una mattinata con un bel sole.
Ci incamminiamo subito in direzione del rimboschimento; qui ci fermiamo e iniziamo la nostra mattinata insieme.Spiego ai bambini che il Parco Nord è un parco giovane e artificiale: gli alberi che abbiamo intorno non hanno più di 25 anni di vita e sono stati tutti piantati dall'uomo.
In effetti sono piante giovani, anche se molto cresciute, soprattutto in altezza. Per verificare ciò proviamo a vedere quante volte la mia altezza sta in quella di un albero ben preciso: i bambini contano... la quercia rossa è alta 11 volte la mia altezza, per un totale di circa 22 metri.Gli alberi crescono molto, soprattutto in altezza - e crescono sempre, per tutta la vita. Ogni tipo di albero ha un suo modo di crescere e un'altezza "massima" che può raggiungere.
Ma come fanno a crescere gli alberi? Mangiando, o meglio, bevendo con le radici una sorta di succo di terra.Facciamo ora un breve percorso dentro al bosco, fino a raggiungere un bell'acero - albero della paura. Chiedo ora ai bambini se hanno paura di qualcosa o se sono tutti coraggiosi: quasi tutti i bambini dichiarano di non avere paura di nulla. Però tale affermazione dura poco in quanto, dopo avere "minacciato" una improbabile "puntura", tutti i bambini - tranne uno - si ricongiungono all'interno del gruppo dei "paurosi".Ora, proprio per vincere almeno in parte la nostra paura, "scaliamo" uno per volta l'acero: operazione divertente e di importante significato. Infatti tale attività - un po' diversa in effetti rispetto a quella proposta oggi - veniva svolta in passato per guarire i bambini da malattie brutte e sconosciute. Per cui siamo un po' guariti - almeno dalle paure!
Però è vero che gli alberi possono guarire: prova ne sia il fatto che molti di questi sono usati come medicine. Ad esempio il salice da cui deriva il principio attivo dell'aspirina. Camminiamo ancora un po' fino ad una radura nel bosco. Qui ci fermiamo per cercare di cogliere i rumori del bosco:

Un bel "mucchietto" di rumori! Il fiume e la cascata che i bambini hanno sentito non sono altro che "il fiume, la cascata" di automobili che passano continuamente poco lontano da noi. Il rumore che fanno è diverso e più basso soprattutto per la presenza degli alberi del bosco che assorbono una parte di questo enorme e continuo rumore.

A questo punto è ora di merenda; facciamo il rapido, consueto, censimento delle merende:
18 bambini hanno portato 25 merende e 18 bibite

Merende

Bibite

 
  • 2 biscotti
  • 2 focacce
  • 2 cracker
  • 5 cioccolato
  • 5 brioches - merendine
  • 6 panini
  • 2 patatine
  • 1 frutta
  • 7 succhi di frutta
  • 2 the
  • 9 acqua

Saliamo su di un tronco e giochiamo a fare gli equilibristi...

Ci spostiamo ancora lungo il bosco, fino ad una radura soleggiata: qui, dopo avere fatto una rapida memoria delle cose più importanti viste poco prima, iniziamo a raccontare la nostra storia, che non ha nè titolo, nè trama, nè personaggi.

Faccio quindi vedere ai bambini una serie di disegni tratti dalla Carte di Propp (personalizzati per l'utilizzo al Parco Nord).

Dopo varie scelte, osservazioni, cambiamenti, ecco la sequenza finale delle carte:

 

Ed ecco la trama:

Clicca sulle piccole immagini per vederne l'ingrandimento

Terminata la storia ed analizzatone un po' il contenuto osserviamo che:

Mi autate a completare la storia?

La mattinata è oramai terminata: ci incamminiamo verso l'uscita.

Ciao a tutti!