Gioco con l'albero

Il lavoro
delle classi seconde

Gli alberi strani esistono

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Le classi del Comune di Cusano Milanino - 2c - scuola elementare Edera
18 marzo 2002

La classe arriva con il pulmann e subito ci avviamo verso la partenza del sentiero di Greta e Anselmo.

Comincio con il descrivere brevemente il Parco, con le sue fondamentali caratteristiche di giovinezza e artificialità. Le piante sono state piantate non più di venti anni fa e sono cresciute, eccome!

La ricerca dei cartellini ha inizio: senza particolari problemi i bambini trovano gli alberi con i vari cartellini.
Cerchiamo, in corrispondenza di ogni albero, di capire quali siano le regole del gioco corrispondente: il gioco delle maschere, la montagna di foglie, etc...

Ci fermiamo a giocare in corrispondenza de "il nido d'erba" e della "torre del drago"

In corrispondenza di quest'ultimo - un acero, l'albero della paura - facciamo una breve riflessione sulla forma della sua foglia e del possibile perchè della nomea "paurosa" di questa pianta.

Prendendo come spunto questo significato tradizionale, chiedo ai bambini se hanno paura di qualcosa. Come al solito ci sono sempre alcuni bambini "coraggiosi", che non soffrono di questa malattia e che quindi non dovranno essere "guariti".

Per guarire utilizziamo appunto il nostro acero - lo scavalchiamo - quindi spiego alla classe perchè questa operazione potrebbe essere effettivamente proficua alla nostra salute.

Cerchiamo il prossimo cartellino - quello del bosco smarrito - e vediamo di trovare questo ambiente che si è "perso"; individuiamo alcune piccole zone, dei veri e propri boschetti in miniatura.

Raccogliamo ora alcune piccole piantine appena germinate di acero: l'obiettivo è quello di farle arrivare integre a scuola per riporle in vasetto con terra per farle crescere nel modo migliore.

Facciamo merenda.

Durante tutta la mattinata sentiamo ripetutamente il picchio fare il suo rumore caratteristico contro il tronco dei pioppi: ad un certo punto lo individuiamo su di un albero - si muove su e giù lungo il tronco, possiamo apprezzare il suo movimento e la sua frenetica ricerca di cibo. Ci avviciniamo fino a che non si allontana infastidito dalla nostra presenza.

Camminiamo un po' dentro al bosco, fino a raggiungere l'olmo n°39 - che sarà sede della loro stanza del gioco:

A questo punto i bambini mi raccontano ciò che ricordano del lavoro realizzato in classe: in particolare dell'analisi del tema del gioco. I bambini che giocano e gli animali che imparano giocando.
Questo lavoro è stato fatto insieme alle altre due classi - la 2a e la 2c - è molto interessante e divertente, soprattutto nella parte che riguarda i possibili giochi degli animali.

Facciamo insieme alcune analisi sull'importanza che il gioco riveste per la crescita e la sopravvivenza di tutti gli animali: ogni animale ha il suo gioco "necessariamente preferito", che dovrà imparare a giocare molto bene.
Inoltre valutiamo quanto sia importante per tutti gli animali maschi il gioco della lotta - soprattutto fra simili - per la conquista della femmina e quindi della supremazia genetica.

Iniziamo l'allestimento della stanza, ovvero la delimitiamo con rami.

Alla fine spiego cosa dovrebbe diventare questa stanza: un luogo bello, contenente cose e idee, soprattutto sul tema del gioco nel bosco.

Invito la classe alla visita primaverile e saluto tutti.