I libri liberati

I libri "liberati" al Parco Nord Milano - e che potrete recuperare presso la Cascina del Parco Nord - sono per il momento una quindicina. E aumenteranno in seguito.
I primi 12 sono quelli che verranno utilizzati durante le attività didattiche specifiche del bookcrossing (e saranno presenti in più copie).
Gli altri - che saranno in unica copia - potranno comunque essere richiesti o prelevati direttamente presso la Cascina Centro Parco.

Ecco i titoli:

L'uomo che piantava gli alberi - Jean Giono - Salani Editore

"... Il pastore che non fumava prese un sacco e rovesciò sul tavolo un mucchio di ghiande. Si mise a esaminarle una dopo l'altra con grande attenzione, separando le buone dalle guaste ..."

"… Quella era la strada che doveva fare e mi invitò ad accompagnarlo se non avevo niente di meglio.
Andava a duecento metrica lì, più a monte.
Arrivato dove desiderava, cominciò a piantare la sua asta di ferro in terra. Faceva così un buco nel quale depositava una ghianda dopo di che turava di nuovo il buco. Piantava querce.
Gli domandai se quella terra gli apparteneva. Mi rispose di no.
Sapeva di chi era? Non lo sapeva. Supponeva che fosse una terra comunale, o forse proprietà di gente che non se curava? Non gli interessava conoscere i proprietari.
Piantò così le cento ghiande con cura.
Dopo il pranzo di mezzogiorno, ricominciò a scegliere le ghiande. Misi, credo, sufficiente insistenza nelle mie domande, perché mi rispose.
Da tre anni piantava alberi in quella solitudine.
Ne aveva piantati centomila.
Di centomila ne erano spuntati ventimila, contava di perderne ancora la metà, a causa dei roditori o di tutto quel che c'è di imprevedibile nei disegni della Provvidenza.
Restavano diecimila querce che sarebbero cresciute in quel posto dove prima non c'era nulla…"

Io sto nei boschi - Jean Craighead George - Giunti Junior

"Ma non ti senti solo?" - "Solo? Ma se non ho avuto un attimo di tranquillità da quando sono arrivato! Smettila di giocare al reporter e mangiamo ..."

"Rimasi a fissare quell'albero. In qualche modo capii subito che era la mia casa, ma non so speigarvi bene come.
Aveva fronde molto alte e perciò poco adatte ad ospitare una casetta tra i rami. Avrei potuto costruire intorno al tronco una specie di tetto di corteccia, ma mi sembrò un'idea stupida.
Camminando molto lentamente ci girai tutt'intorno, ma già a metà strada tutto mi fu chiaro. Sul lato che dava a ovest, tra due ramificazioni che si erano tuffate nel terreno per diventare radici, si apriva una cavità. Il cuore dell'albero stava marcendo. Mi misi subito a raschiare a mani nude e ne venne fuori terriccio putrido e puzzolente, infestato dai più impensabili insetti. Continuai a scavare senza sosta, usando di quando in quando la scure tanto più cresceva l'emozione.
Quando riuscii a tirare fuori gran parte di quel vecchio marciume, m'infilai dentro il tronco a quattro zampe e, una volta dentro mi misi a sedere con le gambe incrociate. Mi sentii avvolgere da una confortevole sensazione d'umidità come una tartaruga nel suo guscio. Tuttavia mi rimisi subito al lavoro e continuai a scavare l'albero dall'interno con la scure. Finchè fame e stanchezza non si fecero sentire."

Verde Menta e altre storie - Elisabetta Jankovic - Bruno Mondadori

"... La legge numero uno degli Ottuasi era quella di non uscire, per nessuna ragione, dalle mura e di non permettere a nessun estraneo di varcarle.
Dal momento che questa imposizione era assai vecchia, la maggior parte degli Ottuasi era convinta di essere l'unica tribù sulla faccia della terra … solo Sebastian e il Consiglio dei Saggi sapevano che era una bugia, ma per timore di perdere il loro potere, preferivano stare zitti e rimanere isolati.
La vita degli Ottuasi scorreva così tranquilla, monotona e abbastanza noiosa come quella di un baco da seta nel bozzolo.
Ma all'alba di una bella mattina d'estate una sentinella, dall'alto della sua torre di controllo, avvistò un cestino ai piedi della porta principale.
Corse a chiamare gli altri sorveglianti e insieme scesero a vedere di che cosa si trattava. Si avvicinarono con precauzione alla cesta, scostarono con delicatezza le coperte e… si precipitarono ad avvertire Sebastian e i Saggi…"

O Livro da Selva - a cura di B. Bencivenni e P. Clark - Sinnos Editrice

"Scoprirai le gli animali dell'Amazzonia, le sue piante, come vivono e giocano i bambini di lì, senza strade e televisione ..."

"Nella nostra foresta ci sono molti alberi, piante, fiori e frutti differenti e molti animali.
La foresta si può chiamare anche selva o mato.
La foresta allagata si chiama igapò e la foresta che non si allaga mai si chiama terra firme.
In Amazzonia c'è molta acqua. Ci sono fiumi, paranàs, igarapès e laghi con molte qualità di pesci.
La differenza tra fiume, paranà e igarapè è che il paranà è un braccio di fiume e l'igarapè è un fiume piccolo.
La differenza tra igapò e lago è che il lago non secca mai…

… Il "dolce di pasta" è fatto così: prima prendiamo un po' di pasta di manioca, la mettiamo dentro un sacco e lasciamo scorrere l'acqua. Dopo avvolgiamo la pasta condita con olio, sale, zucchero, chiodi di garofano e noci del Brasile in foglie di banana e la arrostiamo nel forno. Quando è cotto lo mangiamo ed è molto buono."

Storia di un albero e di un bambino - E. Ardit e G. Boccaletti - stampato in proprio in numero limitato di copie

"Come tutti certamente sanno molte storie iniziano con un "C'era una volta ..." Questa storia invece incomincia con due "C'era una volta ..."

"… C'era una volta un bimbo, nessuno ancora sapeva come si chiamava perché ancora non era nato.
Stava comodamente accovacciato dentro al pancione della sua mamma.
Ci stava comodo.
C'era una caldo giusto, c'era una luce giusta, c'era lo spazio giusto, c'era il cibo giusto. …
… C'era una volta un seme. Era il seme di una mela.
Qualcuno lo aveva piantato nel giardino di una nuova scuola materna.
Stava comodamente accovacciato dentro una zolla di terra.
Ci stava comodo.
C'era un caldo giusto, c'era una luce giusta, c'era lo spazio giusto, c'era il cibo giusto …

Mio nonno è un ciliegio - Angela Nanetti - Einaudi

"Quando avevo quattro anni, avevo quattro nonni: due nonni di città e due nonni di campagna. Quelli di città si chiamavano Luigi e Antonietta e assomigliavano spiaccicati a tutta la gente di città. Quelli di campagna si chiamavano Ottaviano e Teodolinda e non assomigliavano a nessuno... "

"Accanto alla nonna, in quella prima fotografia dell'album c'era Felice: era alto più o meno come lei e sembrava un ciliegio bambino. Secondo il nonno, quando lo aveva piantato doveva avere tre anni, l'età giusta per essere un buon compagno di giochi.
In un'altra fotografia si vedeva la mamma su un'altalena sospesa al ramo più grosso del ciliegio, che intanto di rami ne aveva messi altri. Il nonno lo aveva potato e Felice sembrava tutto infreddolito. Ma quando glielo facevo notare, lui mi diceva:
"Ma no, alle piante fa bene, così si irrobustiscono"
E infatti nella fotografia del settimo compleanno della mamma, Felice era ormai un albero e la mamma poteva andare a cavalcioni di un ramo e dondolare le gambe nel vuoto.
Tante volte lei mi ha raccontato che il suo divertimento più grande, da bambina, era salire sul ciliegio e inventare lassù mille giochi.
Io l'ascoltavo con invidia perché, quando mi portava dai nonni, il tempo era sempre troppo poco, Felice troppo alto e io troppo piccolo perché potessi salire da solo…"

Bandiera - Mario Lodi - Einaudi

"Questa storia incomincia il primo giorno di primavera. Primavera non viene quando vogliamo noi, viene quando il sole, con le punte di fuoco dei suoi raggi, riesce a fare il primo buco nella coperta grigia del cielo ..."

"A poco a poco la strada diventò sempre più stretta e il vento entrava sempre di più tra le foglie a giocare.
Allora il ramo dondolava e le due formiche si afferravano ad ogni sporgenza per non volare via nel vuoto.
Sali e Sali, finalmente arrivarono sulla cima dove la strada finiva e c'era tutto cielo. E anche lì, sulla punta del ramo più alto. C'era una foglia: Bandiera.
La chiamavano così perché sventolava a tutti i venti e scrutava da ogni parte se c'era qualche pericolo per la famiglia delle foglie.
Al mattino insieme a Solemio era la prima a svegliarsi e annunciava:
"Palla di fuoco sta arrivando!"
Allora tutte le foglie, insieme a lei, cominciavano il loro magico gioco."

La giungla della nonna - Colin West - Piemme Junior

"Il giardino di Dorina Dalia, la nonna di Michele, è molto rigoglioso, forse troppo. Più che un giardino, è una giungla ..."

"Voglio raccontarvi una storia sulla mia nonna.
Non so bene quanti anni ha. Quando glielo chiedo, mi risponde così:
"Sono più vecchia di ieri, ma più giovane di domani"
A proposito, io mi chiamo Michele.
Spesso vado a trovare la nonna. Abita in una villetta non molto lontano da noi.
La sua casa è uguale a tutte le altre case della via … ma il suo giardino è molto diverso da tutti gli altri giardini.
Con il passare degli anni è cresciuto un po' troppo.
Di fronte alla nonna abita il signor Lindo.
Tiene il suo giardino in perfetto ordine: i suoi fiori stanno tutti sull'attenti in file ordinate e il suo prato è liscio come un tavolo da biliardo…."

Il bambino che sognava l'infinito - Jean Giono - Salani Editore

"Un bambino e suo padre tutte le domeniche fanno una passeggiata in campagna. Ma le siepi di biancospino e gli alberi ostruiscono la vista del bambino che vorrebbe vedere le stesse cose che vedono gli uccelli che passeggiano nel cielo ..."

"C'era un bambino che abitava in pianura.
Tutte le domeniche pomeriggio andava a passeggiare con suo padre lungo strade costeggiate da siepi.
Camminavano per ore e ore fra muri di clematidi e biancospini. Avevano sempre il desiderio di vedere la terra che li circondava.
Durante quelle lunghe passeggiate speravano di sbucare finalmente in un luogo dove non ci fossero più siepi a impedire la vista. Ma non ci riuscivano mai.
Una strada bordata da biancospini finiva in una strada bordata di alte clematidi, poi un'altra bordata di aceri frondosi, poi in un'altra bordata di biancospini e così via.
A lungo andare perdevano la pazienza e decidevano di superare le siepi infilandosi nei varchi per il passaggio delle mucche.
Tutto per ritrovarsi davanti a un quadrato di fieno verde, grande come la piazza del paese e fiancheggiato a sua volta da alte barriere di pioppi, tremoli e salici.
"Ma insomma!" diceva il bambino.
"Attraversiamo il prato e andiamo a vedere che cosa c'è dietro agli alberi!"
E così facevano; ma dall'altra parte c'era un altro quadrato di fieno verde fiancheggiato da alte barriere di pioppi, tremoli e salici …"

Achille e la fuga dal mondo verde - F. Gunqui - Mondadori

"L'inquinamento, la distruzione delle foreste, il cemento che copre i prati e le strade; la Terra è devastata per colpa dell'uomo. Ma cosa succederebbe se fossero le piante a comandare? Una tranquilla gita scolastica si trasforma in un'incredibile avventura"

"… Appena fui in piedi capii in che cosa era inciampata Clara. Per terra, vicino ad una grossa pianta i cui rami sembravano degli enormi tentacoli, c'era quello che non avrei mai voluto vedere: un mucchietto di vestiti, un paio di scarpe e una cartella. Era la cartella di Federico.
"Ma non hai detto che queste piante mangiano solo mosche?! Adesso chi è che guarda troppa televisione?" Le urlai addosso.
Anche lei sembrava perplessa e spaventata:
"Ma … io … non capisco …" riuscì solo a balbettare.
Rimanemmo a bocca aperta qualche minuto. Ormai non c'era speranza di raggiungere la classe passando inosservati. La punizione non ce l'avrebbe tolta nessuno. Non sapevamo proprio che pesci pigliare, ma qualcosa bisognava pur fare.
Stavamo per andare a chiamare qualcuno quando sentimmo una voce debole debole chiedere aiuto, ma non capivamo da dove provenisse.
"Achille! Clara … Achille, aiutatemi!" …"

L'albero - Shel Silverstein - Salani Editore

"Un albero si innamora di un bambino. Un bambino si innamora di un albero. L'albero gli regala i suoi frutti. Il bambino gioca con le sue fronde ..."

"… Poi un giorno il ragazzo tornò dall'albero e l'albero disse:

"Vieni, ragazzo, arrampicati sul mio tronco, dondolati sui miei rami, mangia le mie mele, gioca alla mia ombra e sii felice".

"Sono troppo grande per arrampicarmi e giocare" Disse il ragazzo.

"Voglio comprare un sacco di cose e divertirmi. Voglio un po' di soldi. Puoi darmi dei soldi?"

"Mi dispiace" disse l'albero "Io non ho soldi. Ho solo foglie e mele. Prendi le mie mele, ragazzo, e vendile in città. Così avrai dei soldi e sarai felice".

Qui sotto puoi vedere la localizzazione "ideale" di questi primi 11 libri, uno per ogni villaggio."

Ecco gli altri libri del nostro bookcrossing.

Darwin e la vera storia dei dinosauri - Luca Novelli - Editoriale Scienza

"E' proprio lui, il grande Darwin, che ci racconte cos'ha fatto di bello nella vita. Parla del suo viaggio attorno al mondo, di evoluzione e lombrichi ..."

"Così, nel 1931, quando sto per dare gli ultimi esami all'università, il professor Henslow mi fa una proposta incredibile.
"Charles, te la senti di fare un viaggio attorno al mondo?"
L'impresa è molto seria; è infatti organizzata dall'Ammiragliato inglese. La nave su cui dovrei imbarcarmi è di sua Maestà Britannica.
E' un brigantino da guerra e si chiama Bearle. Il nostro compito è fare un viaggio di ricognizione lungo le coste del Perù, del Cile, della Terra del Fuoco, tra le isole del Pacifico, per creare una catena di stazioni cronometriche intorno al mondo.
Il professor Henslow mi ha proposto come naturalista al seguito della spedizione.
Papà naturalmente è furibondo. Non solo non mi laureo in medicina; non solo interrompo la tradizione di famiglia prendendo un diploma di scarsa utilità, ma rinuncio anche alla carriera ecclesistica per imbarcarmi in un'avventura di cui non si vede il fine.
Mi considera un perditempo."

L'acqua del tempo giusto - Paola Balzarro - Sinnos Editrice

"Quattro cugini trascorrono le vacanza dai nonni, in un villaggio, in mezzo alle montagne. All'inizio la vita procede tranquilla fin quando, un giorno, succede un fatto insolito ..."

Psofo, Nananana e i loro amici - Chiappini, Reguzzi, Dindo, Bertonazzi, Murcio - Alberto Perdisa Editore

"Non si apprende senza amare, e la scienza può essere amata.... In questi racconti i protagonisti sono gli insetti ...

Guarani-Kaiowà - La nostra storia - A cura di S. Zaccaria - Sinnos Editrice

"Un libro di storia e racconti dei Guarani-Kaiowà ... scritto e illustrato dai professori e dagli alunni di questa etnia per far conoscere le vicende del loro popolo..."