Coccinelle - scuola dell'infanzia via Roma - Bresso - 26 febbraio 2008
Oggi è una giornata un po' nebbiosa: il cielo è proprio 
            grigio, ma questo non scoraggia voi, un bel gruppo di Coccinelle! 
            E' così che vi chiamate, vero?
            Ci incontriamo all'ingresso del Parco e camminiamo in fila fino a 
            una radura nel bosco: qui, per conoscerci, ci presentiamo dicendoci 
            i nostri nomi: noi, le vostre guide di oggi, siamo Massimo e Riccardo. 
            
            Tutt'attorno crescono alberi molto alti, più alti di quelli 
            che ci sono nel cortile della vostra scuola, e arrivano fino al cielo. 
            
            Ci parlate di Verdebosco il folletto del bosco che vi ha portato molti 
            e interessanti regali a scuola. Lui abita qui e ... potrebbe fare 
            lui dei regali a voi, oggi!
            Adesso, tenendo la bocca chiusa e le orecchie ben aperte, ci facciamo 
            una bella camminata proprio attraverso gli alberi, stando molto attenti 
            ai suoni e ai rumori che sentiamo. E' un ottimo modo per conoscere 
            questo bosco!


Abbiamo sentito:
- l'ambulanza
            - battere i piedi
            - le macchine
            - Verdebosco che tagliava la legna
            - gli uccellini
            - Verdebosco che cantava "l'ape Maia"
            - le nostre scarpe
            - i legni caduti
            - il picchio
I più attenti di noi sentono anche, di tanto in tanto, una risata provenire dall'alto: è il canto del picchio, il bellissimo uccello che scava il suo nido nel tronco degli alberi, a colpi di becco. Proprio negli alberi davanti a noi vediamo il suo nido, dove, a primavera, deporrà le uova e si prenderà cura dei picchi appena nati.

Riprendiamo il cammino ... fino ad incontrare due alberi (un pioppo 
            bianco e un pioppo nero) con due piccoli nidi artificiali. Questi 
            sono stati costruiti per dare casa alle cince, ... solo che durante 
            l'anno appena passato, il posto delle cince è stato preso dai 
            calabroni, delle grosse vespe.
            Vediamo infatti i buchi delle celle dentro alle quali si sviluppano 
            i cuccioli di questo animale.

Ci sono proprio tanti alberi qui al parco: ma li conosciamo davvero bene? Beh, un modo per approfondire la conoscenza è il seguente: scegliamo un albero, lo abbracciamo buttandogli attorno le braccia, appoggiamo la guancia alla corteccia e chiudiamo gli occhi: e sentiamo cosa ha da dirci, che sensazioni provoca sulla nostra pelle!


- freddo
            - caldo
            - duro
            - buchini
Riprendiamo il cammino attraverso il bosco - un lungo cammino, un 
            po' particolare!
            Ci fermiamo e scaviamo dei buchi per terra. Dato che non abbiamo un 
            bel becco, come i picchi, per fare i buchi useremo dei bastoncini 
            come piccole pale. 
 
          
 
          
Scaviamo e scaviamo, e troviamo dei vermicelli. All'inizio sono tutti 
            arrotolati su se stessi, e sembrano dormire: ma se li teniamo nel 
            palmo della mano il calore li fa svegliare: e, una volta svegli, iniziano 
            a muoversi e ci fanno il solletico. 
            Poi preleviamo due campioni di terra e la mettiamo dentro due buste 
            di plastica: della terra, quella che era più vicina alla superficie, 
            è più scura. Dell'altra terra, che viene da uno strato 
            più profondo, è invece più chiara! 
            A scuola potrete scoprire le altre differenze e trovare tutti gli 
            elementi che ci sono dentro la terra, magari usando una bella lente 
            di ingrandimento! 
Successivamente, divisi in gruppi, raccogliamo alcune "cose" del bosco, che mettiamo dentro delle retine: raccogliamo erbe di vario tipo, foglie, rametti e ricci e ghiande.
 
          
 
          
Porteremo le 4 retine a scuola, per esaminarle.

Certe sono morbide, certe pungono, certe scrocchiano, certe sono 
            dure!
            A scuola riempiremo altrettante retine con degli oggetti artificiali 
            che siano simili a gli oggetti naturali trovati al Parco: e porteremo 
            tutto al Parco Nord a primavera, quando torneremo per la seconda uscita. 
          
Faremo un bel gioco, che ci ha insegnato il nostro amico Brughillo: è un simpatico animaletto, con gli occhi e il naso molto grandi, e un bel paio di antenne, per stare sempre all'erta! E' così simpatico e ha così tanta voglia di rivederci che ci lascia un bel simbolo sul palmo della mano, proprio dove poco fa i suoi amici ci facevano il solletico.

Ora torniamo indietro, verso il pullman e poi la scuola, dove vi 
            scalderete un po': ciao ciao, e a primavera!!!