2a - scuola primaria via Cesari - Milano - 28 novembre 2007

Buongiorno a tutti! Arrivate in cascina Centro Parco e subito ci spostiamo al vivaio della Cascina.

Siete qui per lavorare e piantumare: per ogni coppia c'è un alberello di quercia.

Con noi portiamo anche una carriola con delle piantine di pervinca, degli attrezzi e del concime.

Arrivati dove svolgeremo l'attività ci presentiamo, perché l'anno scorso eravate con Massimo, mentre oggi lavorerete insieme a me, Alessandra - insieme alla GEV Andrea.

A scuola state parlando del prato, perché ne avete uno nel vostro giardino, e lo studierete nelle diverse stagioni.

Vi siete anche chiesti cos'è per voi un giardino, e a che cosa serve.

Insieme leggiamo le vostre osservazioni, e guardiamo i vostri disegni.

Cos'è per te il giardino?

- Luca: è un ambinte verde con tanti alberi e fiori
- Maddalena: è uno spazio dove ci si diverte
- Matteo: è un ambiente con tante "colline", piante, fiori, cespugli
- Erika: è un posto in cui ci si diverte e ci sono tante piante
- Lorenzo: è un posto pieno di colori dove mi posso divertire e c'è tanta erba
- Mattia: è un posto dove si può giocare
- Brandon: è un posto dove ci soo i giochi, uno scivolo e tanti alberi
- Arianna: è un posto all'aperto dove si può studiare
- Nikolò: è dove si possono trovare delle painte mai viste, profumate
- Daniele: è un ambiente dove ci sono tanti tipi di erbe
- Sara P.: è un posto dove si va in bici, sui roller, sul monopattino
- Giada: è un ambiente dove si può giocare a palla e ci sono strutture diverse per giocare
- Marinela: posto dove si può pattinate, andare in bici
- Diego: è un posto dove si possono fare delle amicizie. giocare e raccogliere cose interessanti
- Sara D.: è un posto dove giocare
- Andrea: è un posto dove si può andare in bici e ci sono tanti giochi
- Giacomo: è un posto dove si può giocare
- Marco: è uno spazio dove mi posso divertire
- Christian: è un posto dove ci sono altri bambini
- Martina: è un ambiente dove ci sono alberi e fiori

La conclusione è che Giardino è sempre, almeno per certi aspetti, qualcosa di curato dall'uomo.

Anche il Parco, pur se non recintato, in alcuni punti più naturale, è in realtà artificiale voluto e costruito dall'uomo, che ha piantato gli alberi e seminato l'erba, oltre che aver costruito le stradine e le piste ciclabili .

Mentre il luogo dove lavoremo stamattina, il Boschetto delle Guardie Ecologiche Volontarie, è preesistente alla creazione del Parco, e alcuni suoi alberi risalgono alla Seconda Guerra Mondiale.

Prova ne sono alcune buche, che con relative montagnette di terra di fianco, pare siano dovute alla caduta delle bombe, lanciate sull'aereoporto di Bresso (allora militare).

Il boschetto, entrato nel territorio del Parco, venne sistemato e curato dalla GEV, da cui il suo nome, ed è posto tranquillo in cui numerose specie di uccelli nidificano: oggi però non vedremo nidi, e nemmeno uova... non è la stagione giusta.

Poi al lavoro! Una volta individuato dove piantumare le querce, cominciamo, seguendo alcune semplici indicazioni che però sono fondamentali per la riuscita del lavoro e la futura vita delle piantine.

Prima di tutto si pulisce il terreno da foglie e sassi superficiali.

Poi si inizia a scavare, facendosi aiutare, quando occorre, dal piccone

Quando la buca è fatta, proviamo a misurare se è sufficientemente profonda da contenere la zolla con la piantina: il colletto della zolla non deve sporgere dal bordo della buca!

Quando lo scavo ci soddisfa, gettiamo sul fondo un paio di manciate di concime, non di più, altrimenti le radici, anziché trarne beneficio, si brucerebbero e con delicatezza procediamo alla piantumazione, ricoprendo poi con la terra scavata.

Le nostre querce sono piantate!

Il lavoro non è finito! Dobbiamo piantumare le pervinche! Per ognuno di voi ce sarebbe una, da collocare lungo una rete, all'ombra.

Purtroppo comincia a piovere, e dobbiamo ripararci sotto il portico della cascina: porterete una pervinca a scuola, e la piantumerete là.

Dopo una veloce merenda, giunge il momento di ringraziarvi, perché avete davvero eseguito un buon lavoro: siete proprio dei Salvanatura, meritate il timbro che vi contraddistinguerà!

Come ultima cosa vi regalo alcuni semi:

I semi delle farfalle (coreopsis, tagetes, verbena)
I semi del Parco Nord (melissa, menta piperita, camomilla, finocchio selvatico, erba cipollina, timo)
I semi dell'Orto Botanico Brera di Milano (girasole, lino).

L'invito è quello di piantarli a scuola tra febbraio (in una piccola serra) e marzo (all'aperto), di osservare cosa crescerà e magari di riportare qui al Parco qualche piantina cresciuta.

E' il momento di tornare in classe: buon inverno, a primavera!