2d - scuola primaria via Cesari - Milano - 29 novembre 2007
Buongiorno a tutti! Ben tornati! Arrivate in Cascina Centro Parco e subito ci spostiamo al vivaio della Cascina.
Siete qui per lavorare e piantumare: per ogni coppia c'è un alberello di quercia.
Con noi portiamo anche degli attrezzi.
Arrivati dove svolgeremo l'attività ci presentiamo, perché con noi oggi c'è Marcella, che non vi conosce: lei è una Guardia Ecologica Volontaria, sapete chi sono? "...è qualcuno che si prende cura del Parco" ... in effetti è proprio così!
Con le maestre avete parlato di giardini, e di prati, perché approfondirete e curerete quello della vostra scuola.
Leggiamo insieme le risposte alle domande che vi siete fatti, guardando i vostri disegni.
Cos'è per me un giardino? A cosa serve un giardino?
- Giacomo: il giardino è un luogo dove crescono
gli alberi e i fiori, ci sono aiuole con erba verde. Sopra i fiori
si posano le farfalle e le api. Serve per far vivere alcuni animali,
per abbellire le città e dove vanno a giocare i bambini.
- Giorgia: per me un giardino è un pezzo di terra dove si può
giocare. Un giardino serve per fare belle ville.
- Martina: per me un giardino è dove si gioca, Serve a far
giocare tanti bambini insieme.
- Alessio: Il giardino per me è uno spazio chiuso, recintato
come quello della scuola. Il giardino per me è uno spazio per
respirare.
- Egle: per me è uno spazio d'erba. Il giardino serve per fare
crescere la natura.
- Federico: è pochissima erba e molta terra e anche 2 o 3 fiori
e molti giochi (gli scivoli e le altalene). Serve a giocare, per fare
passeggiate e per fare amicizia con tanti bambini.
- Francesca: è il luogo dove incontrare le mie amiche per giocare.
Serve per portare i cani, a correre, a giocare, a passeggiare e a
qualcuno serve per fare anche l'orto
- Gabriele: è un pezzo d'erba, fiori e alberi che possiede
qualcuno. Serve per divertirsi, invitare gli amici e montare la tenda.
- Valentina E.: è un ambiente per le piante e per gli insetti
o per i bambini che giocano a prendersi. Seve a giocare in compagnia,
fare amicizia e non annoiarsi, senza litigare.
- Luca: è uno spazio pieno d'erba con alberi con foglie e aghi
di pino per terra. Dove ci sono le altalene c'è un pavimento
rosso un po' morbido e c'è anche una pista rotonda per i pattini,
monopattini e skate. Serve per divertirsi, correre, giocare, fare
amicizia come ho fatto io con Giacomo.
- Cecilia: è un luogo bellissimo con aiuole fiorite. Servono
per abbellire le città e per offrire ai bambini spazi verdi
dove giocare.
- Eichi: è un posto dove si può camminare e giocare.
Serve per far crescere le piante e gli alberi.
- Alessia: è uno spazio di gioco dove posso correre. E' uno
spazio dove ci sono gli uccellini. Serve per avere uno spazio di verde,
serve per dare ossigeno alla città grazie alle piante, per
giocare, per fare belle le città
- Kisal: è un posto con alberi e fiori, un giardino è
per giocare
- Gianluca: il giardino è una città per gli animali
e per essere felice e per giocare.
- Sofia: è un ambiente. Il giardino è interessante,
si possono scoprire tante cose e vedere gli insetti. Il giardino è
speciale perché è pieno di fiori di ibiscus. In giardino
si possono costruire le cose magiche, ma soprattutto si può
giocare e canticchiare quando si vuole.
- Valentina P.: quando passo da casa vedo il prato dei vicini con
i fiori. Il giardino serve per giocare, rilassarsi e per i cani.
- Natanaele: è un prato dove si gioca. Un giardino serve per
giocare, per chiacchierare, per avere un po' di aria, per fare una
passeggiata
- Emanuele: è un giardino per giocare e fare le feste e fare
i pic-nic. Serve per seminare, per fare crescere i fiori, le piante
e anche l'erba.
- Rossella: è un ambiente dove ti diverti sempre, perché
quando ti annoi vai fuori. Serve per respirare un po' d'aria fresca,
infatti si dice che più giardini è più aria fresca.
- Simone: un giardino serve per giocare e divertirsi, ci sono molti
alberi e puoi inventarti un gioco.
- Karim: un giardino a volte è grandicello. E' come un piccolo
quartiere dove i bambini si conoscono quasi tutti e giocano insieme.
Nel mio giardino ci sono molti alberi con su dei nidi. C'è
un gazebo, uno scivolo e una grata a forma di rotaia.
- Francesco: è dove giocano i bambini, serve per giocare e
divertirsi molto.
- Agnese: per me un giardino è dove si può giocare.
Il giardino serve per giocare e per fare amicizie e ci si diverte
giocando tutti insieme.
Secondo voi che differenza c'è tra prato e giardino? "Un giardino è un posto dove non c'è solo natura, ma anche lavoro dell'uomo".
Anche il Parco, pur se non recintato, in alcuni punti più naturale, è in realtà artificiale voluto e costruito dall'uomo, che ha piantato gli alberi e seminato l'erba, oltre che aver costruito le stradine e le piste ciclabili .
Mentre il luogo dove lavoremo stamattina, il Boschetto delle Guardie Ecologiche Volontarie, è preesistente alla creazione del Parco, e alcuni suoi alberi risalgono alla Seconda Guerra Mondiale.
Prova ne sono alcune buche, che con relative montagnette di terra di fianco, pare siano dovute alla caduta delle bombe, lanciate sull'aereoporto di Bresso (allora militare).
Il boschetto, entrato nel territorio del Parco, venne sistemato e curato dalla GEV, da cui il suo nome, ed è posto tranquillo in cui numerose specie di uccelli nidificano, ed anche i rospi, come ci racconta Marcella.
Prima di entrare fate merenda, così poi avrete l'energia per lavorare!
Si comincia!
Una volta individuato dove piantumare le querce, cominciamo, seguendo alcune semplici indicazioni che però sono fondamentali per la riuscita del lavoro e la futura vita delle piantine.
Prima di tutto si pulisce il terreno da foglie e sassi superficiali.
Poi si inizia a scavare, facendosi aiutare, quando occorre, dal piccone.
Quando la buca è fatta, proviamo a misurare se è sufficientemente profonda da contenere la zolla con la piantina: il colletto della zolla non deve sporgere dal bordo della buca!
Quando lo scavo ci soddisfa, gettiamo sul fondo un paio di manciate di concime, non di più, altrimenti le radici, anziché trarne beneficio, si brucerebbero e con delicatezza procediamo alla piantumazione, ricoprendo poi con la terra scavata.
Le nostre querce sono piantate!
Molto bene.
Vi radunate intorno allo stagno, ecco dove arriveranno i rospi.
Per uscire passiamo dalle "buche delle bombe" perché vi hanno molto incuriosito.
Usciamo dal boschetto ... il lavoro non è finito! Dobbiamo prenderci cura delle pervinche!
Sono erbacee del sottobosco, vogliono l'ombra! Le piantumeremo lungo una recinzione, dove crescerà la "siepe delle farfalle". Al di là osservate delle strane strutture: sono pannelli solari. Uno di voi, che lo ha chiesto prima a Marcella, si ricorda a cosa servono: per catturare la luce del sole e trasformarla in energia elettrica. In questo modo il Parco consuma energia "pulita", cioè inquina meno.
Per le pervinche non serve scavare molto, ed è un lavoro più rapido.
La piantina va collocata con cura nella buca.
La mattinata è terminata: è il
momento di ringraziarvi, perché avete davvero eseguito un buon
lavoro: siete proprio dei Salvanatura, meritate il timbro che vi contraddistinguerà!
Come ultima cosa vi regalo alcuni semi:
I semi delle farfalle (coreopsis, tagetes, verbena)
I semi del Parco Nord (melissa, menta piperita, camomilla, finocchio
selvatico, erba cipollina, timo)
I semi dell'Orto Botanico Brera di Milano (girasole, lino).
L'invito è quello di piantarli a scuola tra febbraio (in una piccola serra) e marzo (all'aperto), di osservare cosa crescerà e magari di riportare qui al Parco qualche piantina cresciuta...soprattutto di raccontarci tutto!
E' il momento di tornare in classe: buon inverno, a primavera!