3d - scuola primaria via Cesari - Milano - 5 maggio 2008
Ciao a tutti! Ci ritroviamo in cascina dopo il vostro picnic.
Attraversiamo il vivaio dove prendiamo una carriola e il materiale che ci servirà questo pomeriggio.
Oggi è un po' nuvoloso e ventoso, ma appena esce il sole fa caldissimo!
Mi raccontate che nell'orto della scuola avete seminato i semini di lino, e che sono spuntati, mentre le piante aromatiche le avete posizionate nella vostra serra. I semi del giardino delle farfalle invece li pianterete in questi giorni.
Vi ricordate molto bene la piantumazione di febbrario, anche perché con il maestro di musica avete scritto una canzoncina che mi cantate tutti insieme!
Le differenze tra febbraio e oggi sono diverse: fa più caldo, ci sono molti più fiori e l'erba e più alta, ci sono gli insetti, sono spuntate le foglie sui rami, in aria vola il polline del pioppo... ma non è polline, se lo guradiamo da vicino scopriamo che sono dei semini, che proprio come i semi del soffione, volano portatati dal vento!
Oggi vorreste rivedere gli alberelli che avevate piantumato, e scoprire se hanno superato l'inverno: entriamo per cercarli.
Troviamo anche una chiocciola che sta riposando su uno degli alberelli.
I vostri alberelli sono quasi tutti sopravvissuti all'inverno! Solo tre non ce l'hanno fatta, ma vi spiego che a volte capita, che alcuni alberelli sono più fragili, e loro non si possono spostare per cercare di stare meglio... Vi spiego anche che per questo gli alberi producono tanti semi, perché almeno un albero riesca ad arrivare all'età adulta.
Proseguiamo l'esplorazione del boschetto, per scoprire il mondo del piccolo stagno e osservare i girini.
Prima di entrare vi ho raccontato la storia di questo stagno, e vi ho spiegato che è importatissimo far crescere e sviluppare quanti più girini di rospo possibile, perchè è una specie protetta, e non possiamo né disturbarli, ne portarceli a casa (mai, nemmeno se li troviamo in montagna!)
Usciti dal boschetto, vi spiego che ora semineremo un miscuglio di semi per il giardino delle farfalle, con fiordaliso, papavero, tagetes... e lo faremo tra gli arbusti per farfalle già piantumati lungo una recinzione.
Prima di tutto ci organizziamo a coppie, ciascuna con una zappetta, per togliere le erbacee (ma strappandole con le radici, preservando le zolle),e smuovere la terra per prepararla ad accogliere i semi.
Massimo prima ha preparato un miscuglio con i semi e la sabbia, in modo da poterli spargere bene.
Ognuno di voi ne prende una manciata,
e poi va, stando attento a non calpestare la terra smossa, a spargerla dove ha lavorato.
Per ringraziarvi vi lascio il cartellino del piccolo giardiniere.
Prima di andare ciascuno prende una delle erbacee che abbiamo tolto, che hanno comunque valore, perché rappresentano le piante spontanee del prato del Parco! Chi le raccoglie si impegna a piantarle subito a casa, perchè non hanno abbastanza terra per sopravvivere!
Per quest'anno ci salutiamo: arrivederci e grazie!