Rossi - Scuola dell'Infanzia "Maria Bambina" - Meda - 16 giugno 2008
Ci incontriamo alle 10 all'ingresso del Parco Nord e ci incamminiamo, sotto un cielo grigio scuro, carico di pioggia, verso il centro del Parco. Tutto intorno a noi è bagnato, e dobbiamo fare lo slalom tra le pozzanghere e le chiazze di fango.
Arrivati al bosco ci mettiamo in cerchio e ci presentiamo: io sono Riccardo, voi siete tanti bambini e bambine, accompagnati da due giovani maestre. Avete età diverse, lo si capisce anche dall'altezza: la più grande ha 6 anni, mentre i più piccolini hanno 3 anni. Le piante del bosco intorno a noi, quando sono state piantate 30 anni fa, avevano circa la vostra età. Senza fretta sono cresciute, e adesso alcune sono molto alte.
Tutto intorno a noi è bagnato, dopo la pioggia notturna. Ce lo dicono i nostri sensi. Ce lo dicono gli occhi, che vedono goccioline dappertutto, le nostre mani, che al contatto con líerba sentono umido e fresco, e si bagnano. E, stando attenti, ce lo dice anche il nostro naso: il profumo della pioggia e dell'umidità è nell'aria.
Oggi usiamo proprio i sensi: come prima attività percorriamo, camminando a quattro zampe, come i cani e i gatti, un sentiero fatto di terra, piccoli pezzi di legno, sassi, ghiaia, tronchi e paglia. Le sensazioni sono tante: le mani sentono il freddo, l'umido, il liscio, il ruvido, il graffiante, il morbido...
Per la seconda attività indossiamo delle maschere particolari: non hanno infatti i buchi per gli occhi, e quando le mettiamo non vediamo più niente. Così, alla cieca, dovremo seguire una corda che corre nel bosco, di albero in albero, e capire, usando solo le mani, cosa contengono i sacchetti che sono appesi alla corda.
Riuscite, anche senza vedere (anche se qualcuno sbircia di nascosto), a riconoscere tanti oggetti: pennarelli, sassi, foglie, pastelli, cose morbide.
Usciamo dal bosco e, rifatto il cerchio, facciamo attenzione ad un altro senso, l'udito: cosa sentono le nostre orecchie. Le macchine, il traffico, un elicottero, e anche suoni della natura: l'aria tra gli alberi, gli uccellini, una cornacchia, un colpo di tosse e uno starnuto, le chiacchiere degli altri bambini e... uno stomaco che brontola.
E' del resto quasi ora di pranzo, e ci mettiamo in cammino verso il centro della cascina, dove potete mangiare, all'asciutto, il pranzo al sacco che avete portato. Qui ci salutiamo: buon appetito, e alla prossima!