1d - scuola secondaria di 1° "Marconi"- Cusano Milanino - 9 dicembre 2008
Ci incontriamo quando scendete dal pullman e ci spostiamo su una collinetta dove voi venite con me e ci presentiamo: io sono Alessandra.
Siete qui per trovare le tracce dei conigli, mi dite, e per farlo avete portato guanti, una paletta e una lente di ingrandimento.
In realtà oggi cercheremo sia tracce di conigli sia di uccelli: due tipologie di animali presenti al Parco.
Amche se molti di voi sono stati qui con le elementari, pochi ricordano che il Parco è stato costruito dall'uomo: per esempio dove siamo ora sorgevano delle fabbriche, e le collinette che vediamo sono i loro resti e vari rifiuti inerti coperti di terra e seminati a prato, o piantumati.
Una volta creato il Parco, e cresciuto il bosco, gli animali o sono arrivati, o sono stati introdotti dall'uomo: in particolare i primi ad arrivare secondo voi sono stati gli uccelli, perché volano! Infatti questo è molto probabile!
Prima di tutto cerchiamo tracce di conigli selvatici, che qui hanno trovato un ambiente adatto a loro, e che non sono arrivati da soli ma probabilmente sono stati introdotti dall'uomo.
Più che conigli, a quest'ora ben rintanati nelle tane, cercheremo le loro tracce: tane e gabinetti (escrementi)
Ogni gruppo comincia la sua esplorazione,
stando attento ad ogni reperto.
Grazie ai guanti che qualcuno indossa raccogliete campioni di escrementi per analizzarli a scuola.
I gabinetti sono tantissimi
mentre per trovarele tane dobbamo spostarci e cercare sotto i cespugli!
Alla fine condividiamo i risultati: avete trovato circa 4 tane e contato in totale circa un centinaio di gabinetti. Forse alcuni valori ripetuti perché i gruppi hanno contato due volte uno stesso punto.
Anche il buco in un tronco ormai cavo ci sembra una tana
E' ora il momento di raggiungere le Guardie Ecologiche Volontarie: Vittorio, Federico e Marcella sono qui per parlarci e mostrarci delle casette nido che le GEV posizionano nel Parco in particolare per passeracei e cinciallegre.
Le casette nido sono un aiuto per gli uccelli più deboli, spinti dagli altri ai margini del bosco, per garantirgli un posto più tranquillo e sicuro dove nidificare. Hanno un' apertura piccola, per evitare che cornacchie o picchi entrino con la testa ed arrivino alle uova o ai pulcini.
Vittorio ce ne mostra alcune nuove e altre beccate dalle cornacchie
Osserviamo anche un tronco/nido di picchio: al buco che vediamo da fuori corrispone una grande cavità interna.
Poi ci racconta degli uccelli che si possono avvistare qui al Parco,
spiegandoci la differenza tra uccelli stanziali, di passo e migratori,
e ci mostra due tipologie di nido grazie a delle cassette nido opportunamente
trasparenti da un lato: un nido di passeraceo, costituito soprattutto
da paglia, e uno di cincia, realizzato con muschio e peli.
C'è anche un favo di calabroni, che spesso occupano il nido
dopo la primavera, una volta che gli uccelli lo hanno lasciato.
Ci dà davvero tante ed interessantissime informazioni!
Le GEV ci portano poi sotto un albero con una lunga pertica e ci spiegano come fanno manutenzione alle cassette: ogni autunno queste vanno pulite dai resti di nido primaverili, altrimenti da una parte una volta che i nidiacei sono volati via, il nido viene abbandonato e diventa la casa per altri animali: ragni, forbicine, calabroni rendendo a volte la cassetta inospitale per i piccoli uccelli, inoltre gli uccelli di anno in anno costruirebbero un nido sopra l'altro fino a riempirle e a renderle inaccessibili poiché nessuno di loro riutilizza due primavere di seguito lo stesso nido!
Nella cassetta che portiamo a terra c'è il resto di un nido di cinciallegra, lo riconosciamo dal muschio utilizzato.
Portate il tutto a scuola per osservarlo al microscopio.
Ringraziamo le GEV e facciamo merenda, accorgendoci che sopra le nostre teste ci sono due nidi!
E' quasi il momento di andare. Prima di salutarci condividiamo le cose imparate oggi, la vostra professoressa, oggi malata, ha ricevuto le istruzioni per realizzare una cassetta nido: se la costruirete la prossima volta la appenderemo.
Arrivederci a primavera con le vostre osservazioni e la vostra casetta nido!