1d - scuola secondaria di 1°d "Marconi"- Cusano Milanino - 16 aprile 2009
Ciao a tutti ragazzi!
Oggi è una giornata piovosa, ma noi non ci perdiamo d'animo,
ci armiamo di ombrelli e impermeabili e...via!
Ci inoltriamo nel verde del parco e ci dirigiamo nella zona della
montagnetta dove ad attenderci ci sono le GEV, le guardie ecologiche
volontarie, che oggi ci aiuteranno per una missione speciale...
Alcuni di voi hanno preparato con l'aiuto dei nonni o di qualche
papà, quattro cassette-nido in legno, sono davvero belle, complimenti,
avete seguito con attenzione le indicazioni della scorsa volta!
Queste cassette serviranno per aiutare per esempio la nidificazione
delle cinciallegre. La GEV Vittorio le osserva bene e ci ricorda le
caratteristiche che questi rifugi devono avere: una piccola apertura
circolare in modo da permettere alle cinciallegre di entrare, ma non
ad altri uccelli predatori che potrebbero mangiarsi le uova e i piccoli,
e dei fori di scolo nella parte inferiore per evitare il ristagno
dell'acqua.
Le GEV ora mettono un gancio di ferro su ogni cassetta, in modo
che si possano appendere a un ramo di di un albero.
Alcuni di voi scrivono il nome delle vostre classi sulla base della
casetta, in modo che siano riconoscibili in caso vogliate venire a
controllare la situazione nei prossimi mesi...
Appendiamo quindi una casetta su un pioppo nero...
due su due esemplari di ippocastani...
e un'ultima su un tiglio...missione compiuta!
Ma questa era solo la prima parte dell'uscita...adesso ci rechiamo ad alcuni laghetti del Parco per osservarli; prima di tutto però proviamo a riflettere su come sono stati realizzati questi stagni, che sono artificiali, cioè creati dall'uomo. Inizialmente è stata fatta una grossa buca nel terreno, dopodiché è stato depositato sul fondo uno strato di un materiale impermeabile: l'argilla. La buca è stata quindi riempita d'acqua; pian piano, grazie ai semi trasportati dal vento sono cresciute delle piante acquatiche come la tife, la menta acquatica o le ninfee.
Adesso però, cerchiamo di individuare e capire anche le specie
di animali che vivono in questo ambiente così particolare:
per esempio le rane (che vivono sempre in prossimità dell'acqua,
anche nei periodi in cui vanno in letargo), i rospi (che vanno in
letargo nei boschi nei mesi invernali, mentre escono in primavera
per deporre le uova nelle zone acquatiche), ed ancora uccelli acquatici
come il germano e la gallinella acquatica.
Di questi ultimi tipi di animali, in particolare, notiamo le evidenti
differenze tra gli esemplari maschi e le femmine: i primi hanno un
piumaggio molto più colorato e appariscente per attirare le
femmine; queste ultime invece hanno colori più spenti come
il grigio o il marrone, perchè devono essere in grado di mimetizzarsi
meglio durante la cova delle uova. Notiamo quindi che in natura nulla
è per caso.
Dall'acqua dello stagno, Alessandra preleva una chiocciolina d'acqua,
un mollusco simile a quelli terrestri . Con l'aiuto di una lente di
ingrandimento e un microscopio la osserviamo meglio uno per volta.
Un'altra cosa che Alessandra ci fa notare sono alcune specie di alberi che amano vivere lungo i corsi acquatici, come per esempio l'Ontano, caratterizzato dalle tipiche "pignette" scure o il Salice piangente.
E' ora di tornare al pullman. Seguiamo a rotroso ancora il percorso
dei laghetti per vedere se incontriamo qualche altra specie di uccello
acquatico, ma non ne avvistiamo.
Lungo il cammino, incontriamo però una simpatica chiocciola
di terra...è un pò spaventata dalle nostre voci ma piano
piano tira fuori le sue antennine dal guscio per orientarsi e ispezionare
la situazione...carina, vero? Nel terreno ai lati del sentiero ce
ne sono molte, perchè escono in particolar modo quando è
umido.
A questo punto, ci incamminiamo per tornare verso l'ingresso del Parco, dove farete una bella merenda prima di tornare a scuola...
Alla prossima!