Sl samuco nero (Sambucus Nigra L.) comune in tutta L'Europa non va
oltre L'Asia Minore.
Nelle campagne da questa pianta si traeva una tintura e anche un
liquore poco apprezzato.
In anni antichi sembra che gli uomini dell'età dell'oro si
siano cibati delle sue bacche. Anche le popolazioni del neolitico
se ne cibavano.
In Grecia col nome di Sambducus si chiamava anche un piccolo flauto,
fatto con un ramoscello di Sambuco vuotato del suo midollo. Il "flauto
magico" delle leggende germaniche era di sambuco. Bastava il
solo suono a proteggere le persone contro i sortilegi.
Nel folclore di diversi popoli europei veniva suonato il flauto a
questo scopo.
Nel XVII secolo gli stregoni temevano come la morte di essere battuti
con un bastone di sambuco. In Danimarca l'arbusto era considerato
il protettore di tutta la famiglia. In Russia si riteneva che allontanasse
gli spiriti maligni.
Giuda si sarebbe impiccato a un albero di Sambuco; da allora l'albero
era affetto di esecrazione; le bacche una volta così dolci,
erano diventate così amare che non si potevano mangiare.
L'odore fortissimo dei fiori, sembra che provocasse malesseri anche
mortali.
Nel calendario degli alberi il sambuco rappresenta il tredicesimo
mese lunare, e può darsi che Giuda e il sambuco abbiano reso
malefico il numero tredici.