Io cresco e l'albero cresce con me

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Le classi del Comune di Cinisello Balsamo - 3a - Elementare Sardegna
13 febbraio 2002

La classe arriva all'appuntamento alle ore 9,30, presso l'ingresso delle scuole del Parco Nord.

Da qui ci incamminiamo verso il rimboschimento del 1984: ci fermiamo e cominciamo a parlare del bosco e delle sue caratteristiche.

Fondamentalmente mettiamo in evidenza la natura giovane e artificiale di questo luogo: 20 anni per un albero sono davvero un'età minima, un'infanzia del bosco; malgrado ciò osserviamo alcune piante secche, morte, segno che anche gli individui giovani possono morire!

Osserviamo che la struttura principale del bosco è formata da piante più o meno della medesima dimensione - sono state piantate nello stesso momento - forse addirittura durante la medesima giornata.

Mentre facciamo queste considerazioni sentiamo ripetutamente il rumore fatto dal picchio menre bucherella qualche tronco di pioppo, alla ricerca di cibo oppure intento nella realizzazione del nido per i suoi piccoli.

Osserviamo quindi i disegni che i bambini hanno portato: si tratta di una serie di pensieri e immagini relative a come nasce e cresce un albero - i riferimenti sono alla necessità che le piante hanno di acqua, luce e calore, oltre alla presenza indispensabile del seme come origine della vita.

Clicca sulle piccole immagini per vederne l'ingrandimento

A questo punto presento velocemente ai bambini il sentiero di Greta e Anselmo - un sentiero di alberi e di giochi realizzati dalle classi durante lo scorso anno - invito la classe a percorrerlo, alla ricerca dei paletti con i relativi cartellini.

I bambini trovano velocemente e facilmente 4 paletti - ci fermiamo un po' su di essi per leggere e commentarne il contenuto. Ci fermiamo quindi in maniera definitiva presso l'acero n°27, dove ci prepariamo per giocare il gioco della ricerca dell'albero più giovane.

Dividiamo la classe in 4 gruppi, che avranno il compito di trovare la pianta più giovane possibile.

Ad una prima ricerca i bambini dimostrano di non avere compreso in pieno le direttive date, in quanto tutti individuano come "albero giovane" uno di quelli piantati quasi 20 anni fa, senza degnare di uno sguardo tutti i piccoli alberelli nati spontaneamente successivamente.
Dopo aver corretto il tiro i bambini individuano effettivamente piante giovani:

  • due gruppi trovano alcuni alberelli di 3/4 anni di vita
  • due gruppi focalizzano la loro attenzione su dei germogli appena spuntati di acero di monte - effettivamente gli alberi più giovani in assoluto!

Parliamo del seme, dellla sua importanza, del suo essere un concentrato incredibile di informazioni, utili alla crescita dell'albero: una sorta di memoria capace di autoaggiornarsi.

Facciamo merenda, quindi ci spostiamo verso il viale dei pioppi cipressini, dove andiamo a conoscere più da vicino il mondo del picchio rosso: il suo nido e i buchi da lui realizzati per cibarsi delle larve presenti nel tronco del pioppo.

Camminiamo nel bosco e raggiungiamo un'area abbastanza aperta dove lavoriamo con le sezioni di albero: consegno una sezione ad ogni coppia di bimbi con la consegna di individuare l'età dell'albero stesso oltre ad eventuali segni significativi.

La ricerca delle età non comporta particolari problemi, così come l'individuazione delle particolarità: per queste ultime è necessario il mio intervento per collegare determinati segni ai corrispondenti eventi subiti dagli alberi.
Ferite rimarginate, inglobamento di rametti, segni dovuti al taglio con la sega, piccoli cambiamenti di colore del legno, etc...

Come ultimo atto di questa simpatica uscita dobbiamo individuare la nostra stanza del tempo: dopo breve ricerca scegliamo l'olmo n°39, che provvediamo velocemente a contornare con dei rami.

Dopo aver dato le consegne per il lavoro in classe saluto i bambini.