La classe arriva all'appuntamento alle ore 9,30, presso l'ingresso
delle scuole del Parco Nord.
Da qui ci incamminiamo verso il rimboschimento del 1984: ci fermiamo
e cominciamo a parlare del bosco e delle sue caratteristiche.
Fondamentalmente mettiamo in evidenza la natura giovane e artificiale
di questo luogo: 20 anni per un albero sono davvero un'età minima,
un'infanzia del bosco; malgrado ciò osserviamo alcune piante
secche, morte, segno che anche gli individui giovani possono morire!
Osserviamo che la struttura principale del bosco è formata da
piante più o meno della medesima dimensione - sono state piantate
nello stesso momento - forse addirittura durante la medesima giornata.
Mentre facciamo queste considerazioni sentiamo ripetutamente il rumore
fatto dal picchio menre bucherella qualche tronco di pioppo, alla ricerca
di cibo oppure intento nella realizzazione del nido per i suoi piccoli.
Osserviamo quindi i disegni che i bambini hanno portato: si tratta
di una serie di pensieri e immagini relative a come nasce e cresce un
albero - i riferimenti sono alla necessità che le piante hanno
di acqua, luce e calore, oltre alla presenza indispensabile del seme
come origine della vita.
Clicca sulle piccole immagini per vederne l'ingrandimento
A questo punto presento velocemente ai bambini il sentiero
di Greta e Anselmo - un sentiero di alberi e di giochi realizzati
dalle classi durante lo scorso anno - invito la classe a percorrerlo,
alla ricerca dei paletti con i relativi cartellini.
I bambini trovano velocemente e facilmente 4 paletti - ci fermiamo
un po' su di essi per leggere e commentarne il contenuto. Ci fermiamo
quindi in maniera definitiva presso l'acero n°27, dove ci prepariamo
per giocare il gioco della ricerca dell'albero più giovane.
Dividiamo la classe in 4 gruppi, che avranno il compito di trovare
la pianta più giovane possibile.
Ad una prima ricerca i bambini dimostrano di non avere compreso in
pieno le direttive date, in quanto tutti individuano come "albero
giovane" uno di quelli piantati quasi 20 anni fa, senza degnare
di uno sguardo tutti i piccoli alberelli nati spontaneamente successivamente.
Dopo aver corretto il tiro i bambini individuano effettivamente piante
giovani:
- due gruppi trovano alcuni alberelli di 3/4 anni di vita
- due gruppi focalizzano la loro attenzione su dei germogli appena
spuntati di acero di monte - effettivamente gli alberi più
giovani in assoluto!
Parliamo del seme, dellla sua importanza, del suo essere un concentrato
incredibile di informazioni, utili alla crescita dell'albero: una sorta
di memoria capace di autoaggiornarsi.
Facciamo merenda, quindi ci spostiamo verso il viale dei pioppi cipressini,
dove andiamo a conoscere più da vicino il mondo del picchio rosso:
il suo nido e i buchi da lui realizzati per cibarsi delle larve presenti
nel tronco del pioppo.
Camminiamo nel bosco e raggiungiamo un'area abbastanza aperta dove
lavoriamo con le sezioni di albero: consegno una sezione ad ogni coppia
di bimbi con la consegna di individuare l'età dell'albero stesso
oltre ad eventuali segni significativi.
La ricerca delle età non comporta particolari problemi, così
come l'individuazione delle particolarità: per queste ultime
è necessario il mio intervento per collegare determinati segni
ai corrispondenti eventi subiti dagli alberi.
Ferite rimarginate, inglobamento di rametti, segni dovuti al taglio
con la sega, piccoli cambiamenti di colore del legno, etc...
Come ultimo atto di questa simpatica uscita dobbiamo individuare la
nostra stanza
del tempo: dopo breve ricerca scegliamo l'olmo n°39, che provvediamo
velocemente a contornare con dei rami.
Dopo aver dato le consegne per il lavoro in classe saluto i bambini.