Le classi del Comune di Cusano Milanino - 1a - scuola elementare Fermi seconda uscita - 22 maggio 2002

La classe 1a arriva al Parco in pullman in perfetto orario.
Subito ci incamminiamo verso l'ingresso del bosco.

Ci fermiamo qui un po' per cercare di fare memoria della prima uscita: soprattutto facciamo attenzione alle differenze tra la giornata odierna e la volta scorsa.

Ci sono le foglie sugli alberi, fa più caldo, molti uccellini stanno cantando.
Come mai gli uccelli stanno cantando?
Non certo per gioia o allegria: semplicemente stanno comunicando agli altri animali della loro stessa specie il loro possesso del territorio e li stanno invitando a non entrare.

Camminiamo un po' lungo il sentiero di Greta e Anselmo, fino a raggiungere il frassino n°53 - ovvero il luogo dove andremo a realizzare la nostra stanza dei giochi.

Prima di iniziare le attività previste per la mattinata, i bambini mi fanno vedere l'elaborazione della storia dell'uscita precedente, che hanno realizzato a scuola: si tratta di un bel lavoro che leggiamo e commentiamo.

La storia della pianta vanitosa

Terminata questa lettura ci organizziamo per la realizzazione della stanza.

Innanzitutto posizioniamo all'interno dello spazio i giochini che i bambini hanno portato con loro: si tratta soprattutto di pupazzi, macchinine, palline.
Quindi passiamo alla definizione degli oggetti della stanza che andranno costruiti.

Decidiamo di realizzare:

• 2 vestiti
• un letto
• un comodino

Divisi in gruppi ci mettiamo al lavoro.

Terminato - con una certa fatica - l'allestimento, osserviamo il risultato finale.

il comodino

i vestiti

la preparazione del letto

Non rimane il tempo per la realizzazione del giornale, ma riesco comunque a proporre un gioco (che non riusciamo però a giocare) utilizzando i giochini che hanno portato.

Si tratta di una sorta di "nascondino dell'oggetto", nel quale ciò che conta è cercare di mimetizzare al meglio l'oggetto nel bosco mentre qualcuno, seguendo delle ben precise regole, avrà il compito di individuare la presenza dell'oggetto stesso.

Vediamo come non conti tanto la dimensione dell'oggetto nascosto quanto la sua appariscenza, i suoi colori.

La mattinata è terminata, accompagno per un pezzo i bambini quindi saluto tutti.