La classe arriva alla sbarra d'ingresso al Parco: da qui ci incamminiamo
verso il bosco.
Raggiunto l'ingresso del secondo lotto di rimboschimento ci fermiamo
per raccontare velocemente alcune delle cose importanti del Parco Nord
- la sua giovinezza e la sua artificialità.
Si tratta di un bosco di non più di venti anni di vita, che è
stato realizzato dall'uomo piantando moltissimi alberi nel corso degli
anni.
Subito i bambini notano la presenza delle casette nido per gli uccelli:
si tratta di semplici costruzioni che intendono favorire la presenza
di alcuni piccoli insettivori - come la cinciallegra.
La casetta è piccola con un foro d'ingresso altrettanto piccolo
- per evitare l'ingresso a predatori più grandi.
Camminiamo un po' e subito incontriamo i cartellini del sentiero
di Greta e Anselmo: li osserviamo e cerchiamo di capire il funzionamento
dei vari giochi.
Giochiamo alla montagna di foglie - con due squadre intente a costruire
la montagnetta più bella e più grande.
Passiamo poi all'osservazione delle caratteristiche dell'acero "la
torre del drago": albero della paura che può aiutarci a
vincere le nostre paure.
Con una classe dimezzata - infatti molti bimbi dichiarano di non avere
paura di nulla - scaliamo il nostro acero, con impegno e soddisfazione.
Ci fermiamo poi in corrispondenza di un pioppo cipressino che ospita
un vecchio nido di picchio. Osserviamo infatti un grosso buco, regolare,
che è sicuramente al momento vuoto.
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il nido artificiale per la cinciallegra
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il nido del picchio rosso
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Camminiamo ancora, fino ad incontrare la 1b.
Qui facciamo merenda, quindi ci spostiamo fino al frassino n°53,
intorno al quale cominciamo a costruire la nostra stanza
del racconto.

Prima però di iniziare la costruzione con i rami, osserviamo
insieme i due cartelloni che hanno realizzato a scuola: si tratta di
una serie di tre storie inventate in classe ("Il rondinotto e l'abete"
- "La grande quercia" - "La pianta vanitosa"), con
i relativi disegni, e di un cartellone contenente disegni e testi sull'albero
nelle varie stagioni e sulla sua importanza per l'uomo.
Una volta terminato questo lavoro invito la classe ad entrare all'interno
della stanza, a sedersi, ad aiutarmi a costruire una storia del Parco
tutta nuova.
In verità vorremmo lavorare ad una storia a partire da "La
pianta vanitosa": ovvero ci imbarchiamo in una sorta di riscrittura
delle storia che i bambini mi hanno raccontato poco prima.
Scegliamo le "scene" della storia a partire da una serie
di carte
di Propp.
La sequenza risultante alla fine è la seguente:
Clicca sulle piccole immagini per vederne l'ingrandimento
- C'era una volta una strada che entrava in un bosco e dentro al bosco...
- si osservavavno tanti piccoli alberi morti intorno ad uno solo vivo
- un uccellino porta un messaggio ad un signore con la giacca verde
- si tratta della comunicazione che la pianta viva è la famosa
"pianta vanitosa", che, con la sua vanità, rende
insopportabile e impossibile la vita delle altre piante
- il signore in verde decide di trovare un rimedio: estirpa con una
vanga la pianta dal terreno, per ripiantarla altrove
- il piccolo uccellino chiama il suo papà per portare lontano
il signore in verde con la pianta vanitosa
- tutti infine giungono in un grande prato vuoto, senza alberi, al
centro del quale verrà piantata la pianta vanitosa, lontana
dagli altri alberi
- alla fine il signore in verde, riconoscente, ringrazia il suo amico
uccellino
Terminata la storia invito la classe per la seconda uscita al Parco,
durante la quale dovremo realizzare la stanza del racconto.

Ciao a tutti.