La classe arriva con il pulmann e subito ci avviamo verso la partenza
del sentiero
di Greta e Anselmo.
Comincio con il descrivere brevemente il Parco, con le sue fondamentali
caratteristiche di giovinezza e artificialità. Le piante sono
state piantate non più di venti anni fa e sono cresciute, eccome!
La ricerca dei cartellini ha inizio: senza particolari problemi i bambini
trovano gli alberi con i vari cartellini.
Cerchiamo, in corrispondenza di ogni albero, di capire quali siano le
regole del gioco corrispondente: il gioco delle maschere, la montagna
di foglie, etc...
Ci fermiamo a giocare in corrispondenza de "il nido d'erba"
e della "torre del drago"
In corrispondenza di quest'ultimo - un acero,
l'albero della paura - facciamo una breve riflessione sulla forma della
sua foglia e del possibile perchè della nomea "paurosa"
di questa pianta.
Prendendo come spunto questo significato tradizionale, chiedo ai bambini
se hanno paura di qualcosa. Come al solito ci sono sempre alcuni bambini
"coraggiosi", che non soffrono di questa malattia e che quindi
non dovranno essere "guariti".
Per guarire utilizziamo appunto il nostro acero - lo scavalchiamo -
quindi spiego alla classe perchè questa operazione potrebbe essere
effettivamente proficua alla nostra salute.
Cerchiamo il prossimo cartellino - quello del bosco smarrito - e vediamo
di trovare questo ambiente che si è "perso"; individuiamo
alcune piccole zone, dei veri e propri boschetti in miniatura.
Raccogliamo ora alcune piccole piantine appena germinate di acero:
l'obiettivo è quello di farle arrivare integre a scuola per riporle
in vasetto con terra per farle crescere nel modo migliore.
Facciamo merenda.
Durante tutta la mattinata sentiamo ripetutamente il picchio fare il
suo rumore caratteristico contro il tronco dei pioppi: ad un certo punto
lo individuiamo su di un albero - si muove su e giù lungo il
tronco, possiamo apprezzare il suo movimento e la sua frenetica ricerca
di cibo. Ci avviciniamo fino a che non si allontana infastidito dalla
nostra presenza.
Camminiamo un po' dentro al bosco, fino a raggiungere l'olmo n°39
- che sarà sede della loro stanza
del gioco:
A questo punto i bambini mi raccontano ciò che ricordano del
lavoro realizzato in classe: in particolare dell'analisi
del tema del gioco. I bambini che giocano e gli animali che imparano
giocando.
Questo lavoro è stato fatto insieme alle altre due classi - la
2a e la 2c - è molto interessante e divertente, soprattutto nella
parte che riguarda i possibili giochi degli animali.
Facciamo insieme alcune analisi sull'importanza che il gioco riveste
per la crescita e la sopravvivenza di tutti gli animali: ogni animale
ha il suo gioco "necessariamente preferito", che dovrà
imparare a giocare molto bene.
Inoltre valutiamo quanto sia importante per tutti gli animali maschi
il gioco della lotta - soprattutto fra simili - per la conquista della
femmina e quindi della supremazia genetica.
Iniziamo l'allestimento della stanza, ovvero la delimitiamo con rami.
Alla fine spiego cosa dovrebbe diventare questa stanza: un luogo bello,
contenente cose e idee, soprattutto sul tema del gioco nel bosco.
Invito la classe alla visita primaverile e saluto tutti.