Ci incontriamo con la classe alla sbarra di inmgresso al Parco: da
quici portiamo al limitare del bosco.
Mi presento ed organizziamo l'attività.
Come primo momento i ragazzi illustrano il lavoro preparato in classe,
ovvero due cartelloni che riportanti due storie: "Il grande faggio
e l'albero di prugne" e "L'albero e le quattro stagioni".
Nella prima si sviluppa un rapporto affettivo uomo albero, nella seconda
si considera le trasformazioni degli alberi durante l'anno.
Ci inoltriamo così all'interno del bosco seguendo il sentiero
di Greta e Anselmo e raggiunto un punto piuttosto fitto depositiamo
borse e cappotti, facciamo una breve merenda ed iniziamo l'esplorazione
di questa zona alla ricerca di indizi che ci aiutino a capire come vive
un bosco e la sua storia.
I ragazzi vengono affascinati dai numerosi animaletti presenti nel
terreno, dai tronchi in decomposizione che scopriamo essere delle case
di organismi viventi che mangiano mangiano ripulendo il bosco dai resti
degli alberi morti.
Tra corteccia e legno dei ceppi esiste un mondo nascosto che non potevamo
immaginare.
Ci proponiamo di procurarci una lente, per osservare meglio questo
mondo microscopico, durante la seconda uscita.
Mentre esploriamo ritorniamo sui nostri passi fino a raggiungere l'Olmo
Fungheretto, che circondiamo di rami secchi a delimitare la stanza
del racconto della 1b.
Come momento finale impostiamo, utilizzando le carte
di Propp e due elementi del bosco come spunto, una storia che verrà
sviluppata in classe dai bimbi per la seconda uscita e che ci servirà
per arredare la stanza del nostro olmo.
La sequenza risultante alla fine è la seguente:
Clicca sulle piccole immagini per vederne l'ingrandimento
Il bosco racconta la sua storia attraverso il mondo microscopico scoperto
durante l'attività, utilizzando come elementi aggiuntivi alle
carte l'Olmo fungheretto e la corteccia portafortuna.